Palazzo Rosso e antico mulino di Bentivoglio, da visitare

Domenica 8 dicembre 2019
Visita guidata a Palazzo rosso e Mulino Pizzardi a Bentivoglio
Organizzata dall’Associazione Amici delle vie d’acqua in collaborazione con Prospectiva.
Da questo nuovo ciclo di visite verrà consegnato gratuitamente a tutti i partecipanti il nuovissimo libretto sul patrimonio bentivogliese. Naturalmente per chi volesse più copie, il volumetto sarà anche in vendita andando così ad aiutare il progetto di recupero del grande opificio. Alla scoperta di un patrimonio dimenticato fatto di persone, di macchinari, di storie di vita e di archeologia industriale. La Sala della Ruota, situata all’interno dell’opificio Pizzardi, sta tornando agli antichi fasti. Dopo il lavaggio dei muri, lo sgrassaggio dei pavimenti, delle macchine e del movimento idraulico è possibile ammirarne a fondo il complesso funzionamento che trasmetteva il moto ai piani superiori, ben tre
Bentivoglio è un piccolo borgo che affascina il visitatore, capace di regalare alcune “perle” uniche nel panorama artistico della pianura a nord di Bologna: un quattrocentesco castello appartenuto alla signoria dei Bentivoglio, un antico e imponente mulino testimone
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Amedea Zanarini, una donna forte del nostro Novecento

Amedea Zanarini (nata a Bentivoglio (Bologna) il 7 ott. 1924 – morta il 3 nov. 2019)
Premessa: In memoria di questa donna, deceduta nei giorni scorsi a 95 anni, riportiamo qui una sua biografia, tratta dalla “Enciclopedia delle donne”, in quanto figura rappresentativa della storia vissuta nelle nostre terre nell’arco del ‘900, tra guerra e pace difficile.
Amedea nasce in una famiglia di mezzadri della bassa pianura emiliana. Staffetta durante la guerra di liberazione, riceve, con il grado di sottotenente partigiano, la croce al merito di guerra.
«Sono cresciuta in una famiglia numerosa, tra fratelli e cugini maschi. … La vita era fatica e sofferenza, anche se attorno a me sentivo affetto.» Perché, nella famiglia contadina della bassa emiliana, tutti dovevano lavorare e Amedea, appena un po’ cresciuta, ha il compito di portare bevande a chi lavora nel campo in pesanti borracce o bottiglioni. La scuola, scomoda e lontana due chilometri, non va oltre la quarta: «Così, per me, la scuola finì a nove anni e andai nei campi a lavorare» poi, d’inverno, a imparare il mestiere di sarta, situazione che non le dispiace, perché le dà la possibilità di fare amicizia con altre ragazzine.
«Ho iniziato già ad andare a scuola in periodo Leggi Tutto

Festa grande al Castello di Bentivoglio

Sabato 15 e domenica 16 al Castello di Bentivoglio (con preludio la sera del 14)
C’era una volta… al castello.
“Li divertimenti de lo Messer Zoanne”
Un tuffo nel passato a ricordar le gesta della Signoria dei Bentivoglio nella loro prestigiosa Domus Jocunditatis, il Castello di Ponte Poledrano! L’antica dimora rivive lo splendore e la vita quotidiana dell’epoca antica con una rievocazione storica fatta di giochi e folklore medievale. Tra le varie manifestazioni: nel 500° anniversario della scomparsa di Lucrezia Borgia (1480-1519) la Compagnia Teatrale IL TEMPORALE metterà in scena l’arrivo di Lucrezia Borgia a Ponte Poledrano nel lontano 31 gennaio 1502. I Leggi Tutto

Il Castello di Bentivoglio, il Palazzo rosso e il Mulino Pizzardi. Cenni di storia

Brevi notizie storiche su: La Rocca e il Castello di Bentivoglio
Il Castello fu fatto costruire da Giovanni II Bentivoglio fra il 1475 e il 1481 di fianco alla Rocca, quest’ultima eretta nel 1390 dal Comune di Bologna con fini strategici: nel torricino vi erano infatti la campana d’allarme e il braciere per le segnalazioni con Bologna e altri luoghi. Il castello fu adibito da Giovanni II a dimora di svago e di caccia, la Domus Jucunditatis, come si leggeva nella decorazione pittorica della corte, per brevi soggiorni e adatta ai divertimenti della corte bentivolesca.
L’edificio è a pianta quadrata, dalle finestre ampie, dal vasto e luminoso cortile, dalle accoglienti stanze con annessi servizi e stalle. I caratteri sono quelli di una tipica costruzione rinascimentale, una dimora di campagna senza le preoccupazioni difensive eccessive, con due ariosi porticati, stanze e corridoi semplici con vivaci decorazioni, purtroppo oggi in maggioranza perdute tranne quelle dei fiordalisi, degli stemmi e dei ghepardi.
Un posto a parte hanno la Sala dei Cinque Camini e la Sala del Pane, quest’ultima così definita dallo splendido ciclo di affreschi che la adornano narrando in dieci riquadri la storia della panificazione.
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Bentivoglio da visitare

Sabato 25-05-2019 ore 14,30
Il Mulino Pizzardi e il Palazzo Rosso a Bentivoglio
Visita guidata a cura dell’Associazione amici delle vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna
Da questo nuovo ciclo di visite verrà consegnato gratuitamente a tutti i partecipanti il nuovissimo libretto sul patrimonio bentivogliese. Naturalmente per chi volesse più copie, il volumetto sarà anche in vendita andando così ad aiutare il progetto di recupero del grande opificio
Alla scoperta di un patrimonio dimenticato fatto di persone, di macchinari, di storie di vita e di archeologia
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Festa della terra a Bentivoglio, tre giorni di incontri sul territorio tra agricoltura e cambiamenti climatici

17-18-19 MAGGIO 2019 Bentivoglio (Bo)
FESTA della TERRA-Il valore del territorio tra agricoltura e cambiamenti climatici
promosso da Lega Ambiente
– Venerdì 17 Sala dello Zodiaco – Palazzo Rosso , Via Marconi 5
– ore 14,30 Rischio idraulico, idrogeologico e costiero  Seminario con esperiti e tecnici per ragionare sui rischi e sulle possibili soluzioni
ore 17,45 INCONTRO: ENERGIA, RISORSE,
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Settimana della Bonifica, le iniziative della Renana

Settimana della Bonifica 2019, 12-19 maggio: ecco le iniziative
Acqua è…”: questo lo slogan proposto per l’edizione 2019 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, iniziativa promossa da ANBI ed organizzata dai 180 consorzi di bonifica italiani, che coinvolge ed apre al pubblico strutture ed impianti in tutto il territorio nazionale.
Sarà una settimana dedicata a far conoscere attività e ruolo della Bonifica Renana: questo il significato delle numerose iniziative organizzate dal nostro consorzio che, come ogni anno, a maggio apre le proprie porte a consorziati e cittadini.
Ricordiamo che oltre agli eventi specifici proposti dal seguente programma, nei giorni 11,12,18 e 19 maggio 2019 il Museo della Bonifica (a Saiarino di Argenta) sarà aperto gratuitamente al pubblico, previa prenotazione al numero 0532 808058.
PROGRAMMA
venerdì 10 maggio 2019, ore 10.30 – Acqua&Territorio: laboratorio per gli studenti delle classi quarte dell’Ist. Serpieri di Bologna, c/o , s Leggi Tutto

Natura di pianura: visite guidate di Primavera

E’ stato diffuso il programma delle attività didattico-naturalistiche e visite guidate di Natura di pianura” a cura del GIAPP, Gestione Integrata delle aree Protette di Pianura
Ecco i primi appuntamenti proposti per il mese di marzo
24 marzo 2019 ore 9,30-13,30- Camminata storico-ecologica lungo il torrente Quaderna
Torrente Quaderna – Budrio e Ozzano dell’Emilia
Alla scoperta di un nuovo tracciato di cavdagning lungo il corso del torrente Quaderna: ambiente, storia, paesaggio.
Iniziativa organizzata dai Comuni di Budrio e Ozzano dell’Emilia, Associazione Italiana Cultura e Sport – Comitato Provinciale di Bologna, Sustenia, Centro studi e ricerca agricoltura urbana e biodiversità (ResCUE-AB) – UniBO.
Ritrovo e partenza presso il campo sportivo di Prunaro di Budrio
Info AICS Bologna icona Facebook – 333 7836691
– Domenica 24 marzo 2019 – ore 10,30-12,30
Domeniche all’oasi:  Area di Riequilibrio Ecologico “Ex Leggi Tutto

Antica strada romana a Bentivoglio

La strada romana di Bentivoglio, risultati delle ultime indagini archeologiche
Il saggio archeologico realizzato nel 2018 a Castagnolo Minore apre nuove ipotesi sull’antica strada romana rinvenuta a Bentivoglio un paio d’anno fa: Se ne parla  Venerdì 1 Marzo, alle ore 20,30  Teatro TeZe, Via Berlinguer n. 7 a Bentivoglio
Intervengono:
– Tiziano Trocchi, Archeologo Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
– Stefano Cremonini, Ricercatore in Geologia del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università degli Studi di Bologna
– Moreno Fiorini, Ispettore onorario per l’archeologia della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

L’area dell’Interporto di Bologna, nel Comune di Bentivoglio, è nota per il ritrovamento di numerosi siti di età pre-romana, romana e medievale. Uno scavo effettuato nel 2016 sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Bologna, collegato alla realizzazione di alcuni nuovi capannoni, ha permesso di ritrovare una antica strada romana con orientamento Leggi Tutto

Oasi “La Rizza” di Bentivoglio

E’ stato inaugurato nell’ottobre del 2003 ed è uno dei pochi esempi di parco naturale di recupero e valorizzazione delle zone  umide che in un passato non lontano caratterizzavano molte aree della nostra pianura.

E’ stato denominato “Oasi La Rizza”  da un antico toponimo attribuito al podere con edificio rurale che si trova al centro dell’area; edificio che è stato ristrutturato per ospitare il Centro Multifunzionale per i visitatori. Il Parco si estende su 1.500 ettari, accessibili partendo dalla via Vietta (che si dirama dalla strada provinciale S.Giorgio-Bentivoglio e conduce anche all’ex discarica),  attraversati  dal Canale Navile e dallo scolo Calcarata.

La mappa dell’oasi comprende zone umide permanenti, prati umidi, canneti, boschetti e siepi: inoltre, il centro per la reintroduzione della cicogna bianca, vasche per la fitodepurazione, laghetti per la pesca sportiva e l’allevamento dei pesci rossi e due capanni di osservazione situati nella cassa di espansione del Navile, accessibili a piedi o in bicicletta

 
Le zone umide permanenti si trovano vicino al “Ponte della morte“, nella parte più a nord, oltre “La   Rizza” , dove il canale Navile  e il Calcarata disegnano un’ansa,  chiusa tra la via Olmo e l’ex podere “la Bianchina“.
Sono ambienti caratterizzati da ampi specchi d’acqua, liberi da vegetazione emergente ma ricchi di vegetazione sommersa; nell’intrico di radici, fusti e foglie trovano riparo dai predatori numerosi organismi acquatici (invertebrati, larve di anfibi, avannotti e pesci adulti). Talvolta in superficie crescono piante “natanti” , come le “lenticchie d’acqua” , oppure radicate al fondo e con foglie e fiori galleggianti, come le ninfee o i ranuncoli d’acqua.
 
La profondità  dell’acqua deve essere di almeno mezzo metro per permettere l’alimentazione delle anatre tuffatrici, di folaghe e di uccelli che si nutrono di pesci , come il cormorano, il tuffetto e lo svasso maggiore. Il falco di palude  e la biscia dal collare sono i predatori di questo ambiente.
 
Le anatre tuffatrici nuotano anche sott’acqua; per alzarsi in volo devono correre sull’acqua prima di raggiungere la velocità  sufficiente ; la posizione arretrata delle loro zampe rispetto al corpo  facilita il nuoto  ma rende difficile spiccare il volo.
 

I prati umidi dell’Oasi si possono osservare percorrendo la via Olmo. Questi ambienti , ora rari nella nostra pianura, un tempo erano frequenti ai margini delle zone umide e venivano utilizzati  per il pascolo estivo. Ambienti ideali per la rana verde e il rospo smeraldinopittima, il chiurlo, la pantana e il beccaccino. Vi sostano pure anatre di superficie, come il germano reale.

Il cavaliere d’italia e la pavoncella vi nidificano . E’ possibile vedere anche oche, spatole, cicogne e aironi.
 
I boschetti del parco hanno origini diverse. All’interno dell’impianto di fitodepurazione si può osservare un boschetto di salici cresciuto spontaneamente quando le vasche furono lasciate incolte, mentre il pioppeto presso “la Rizza” è un residuo di coltivazioni praticate nei decenni passati.
in varie zone del Parco Agricolo sono state effettuate delle piantumazioni di piante e arbusti autoctoni , tra i quali il salice bianco, il pioppo nero e bianco, il frassino, l’olmo ,il carpino, il biancospino e il pruno. 
 
TRACCE DEL PASSATO 
 
Nell’0asi sono ancora osservabili alcuni edifici diroccati che restano a testimonianza dell’uso agricolo di questo territorio in passato. Ad esempio, gli essicatoi per il riso, qui a lungo coltivato e fino a circa 40 anni fa; gli essicatoi per il tabacco , coltura praticata in via sperimentale agli inizi del 1900 e poi abbandonata; filari di gelsi coltivati quando fu fiorente l’allevamento dei bachi da seta, che si nutrivano delle loro foglie. 

“La mancanza di habitat idonei è una delle cause principali della riduzione o della scomparsa delle specie animali legate agli ambienti umidi; per questo motivo una delle finalità  principali perseguite nella gestione dell’oasi di Bentivoglio è proprio la tutela e la reintroduzione di specie vegetali appropropriate”.

“Qualcuno pensa che le zone umide siano solo posti con tante zanzare, dove ci si infanga le scarpe…sarà  sorprendente verificare che non è così semplicemente visitando l’Oasi di Bentivoglio”. (*)
 

(*) Le prime due immagini  e la mappa sono riprese dal depliant  diffuso dalla Società  “La Rizza” costituita recentemente per la valorizzazione del Parco e la reintroduzione della cicogna bianca, in convenzione con Comune di Bentivoglio e Provincia di Bologna

(**) Testo e immagini  successive sono stati desunti in sintesi  dal fascicolo Un cuore verde per la pianura“, edito a cura del Comune di Bentivoglio, con la collaborazione degli insegnanti delle scuole elementari e medie di Bentivoglio e di S. Marino e del WWF-Pianura Centrale, e il patrocinio della Provincia di Bologna