Conversazioni su Dante, di uno scrittore russo dissidente

Leggere Dante con Osip Mandel’štam (1891-1938)
di Galileo Dallolio
Il 25 marzo 2021, nel Dantedì, la Divina Commedia è entrata in ogni angolo del palinsesto radio-televisivo. E’ stato un giorno di festa dove la ricchezza della Commedia è emersa con forza e le idee ascoltate sono sembrate belle e originali: ‘donare entro l’anno ad ogni scolaro una copia della Divina Commedia’, ‘ il 25 marzo di ogni anno sarebbe bello che il ricordo di Dante avvenisse in famiglia facendolo così diventare una tradizione come il presepe’. Le aziende che hanno avuto Dante nella loro pubblicità, lo hanno ricordato con letture e mostre on line (Dante e la Olivetti a cura dell’Associazione Archivio Storico) e le limitazioni da pandemia non hanno impedito la divulgazione di invenzioni e proposte. Molto attiva in Italia e all’estero la Società Dante Alighieri, sorta nel 1889 con 401 Comitati sparsi nel mondo.

Dopo il Dantedì, le celebrazioni per il settimo centenario dalla morte del poeta, prolungheranno la presenza di Dante per tutto il 2021. Uno dei messaggi ‘c’è molto in Dante che non immaginereste’ forse raggiungerà quel pubblico che ha buoni ricordi su Dante ed è probabile che procurerà un incremento di lettori.

Chi scrive appartiene a quel pubblico e con questo articolo propone a chi vorrà riprendere in mano la Commedia, di leggere il testo di un lettore di Dante d’eccezione, Osip Mandel’štam, Leggi Tutto

La cavallina storna. Mistero svelato?

Il romanzo che svela un mistero…
LUNEDI’ 1 APRILE, ore 18
Libreria Coop Ambasciatori, via Orefici 19, Bologna
Presentazione del nuovo libro di Maurizio Garuti
IL SEGRETO DELLA CAVALLINA STORNA
Un’altra verità sul delitto Pascoli (Minerva)
Dialoga con l’autore Alessandro Castellari
– Letture di IVANO MARESCOTTI e PAOLA BALLANTI
Una confessione, filtrata segretamente da una generazione all’altra in seno a una famiglia di Savignano sul Rubicone, getta una luce nuova e forse risolutiva sul delitto più famoso della letteratura italiana. Maurizio Garuti raccoglie questa confessione e costruisce un racconto appassionante che riunisce il ritmo del giallo e lo spessore del romanzo di formazione.”
Per rinfrescare la memoria scolastica, riportiamo qui un breve commento dal sito
https://cultura.biografieonline.it/cavalla-storna-commento/
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Leopardi allo specchio

15 marzo ore 17, Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Alla Luna , con Paola Italia, Eugenio Borgna.
E’ il terzo degli incontri di un ciclo dedicato al poeta Giacomo Leopardi, promosso da Unibo Cultura Eventi.
A duecento anni di distanza, in sette incontri rivolti all’Università e aperti a tutta la città, due specialisti provenienti da ambiti diversi affronteranno le poesie leopardiane del 1819 “allo specchio”, in un intreccio di interpretazioni e punti di vista che rinnovano la sorprendente attualità di quella poesia.
A cura di Marco Antonio Bazzocchi e Paola Italia.

Il 1819 è per Leopardi un anno cruciale. Sarà lui stesso a ricordarlo – nello Zibaldone del 4 luglio 1820 – parlando della “conversione filosofica” vissuta in quell’anno, del passaggio dal “bello al “vero”, dallo stato “antico” a quello “moderno“. Ma il 1819 è anche l’anno dei primi tre idilli: la Luna, l’Infinito, Odi Melisso, e delle poesie “sentimentali”, Leggi Tutto

Una poesia dedicata al 25 aprile

A seguire, una poesia di Maria Cristina Nascosi, in lingua  italiana e in dialetto ferrarese, per ‘non
dimenticare di ricordare
una data importante per tutti, il 64°

della Liberazione: era stata ispirata tempo fa da due film molto belli, ognuno a proprio modo, coinvolgenti ed inerenti al tema:
Tornare per rivivere di Claude Lelouch (Partir revenir) del 1985 ed
Arrivederci, ragazzi (Au revoir, les enfants), di Louis Malle del
1987, lo stesso anno in cui, peraltro, la delicata pellicola aveva
davvero

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Alcune poesie (in italiano) premiate al Concorso di Pieve di Cento

Concorso
letterario nazionale Le quattro porte organizzato dal Laboratorio di ricerca culturale di Pieve di Cento
10.a edizione .2007

– 1.a poesia classificata,  di Lida De Polzer – Varese
Forse”

Pareva fino a ieri
un inverno per sempre, sconsolato
figlio del ghiaccio e della pioggia, e luce
pareva non avere altro che grigia
ed ore lunghe, e giorni rintanati
e nebbia, nebbia a seppellirci il cuore.

Ma stamane due gazze son volate
sui rami di un’antenna, e lungamente
si guardavano fitto, in un silenzio
che quasi profumava, e intanto il sole
si affacciava al balcone delle nubi

e l’inverno mi è parso avere un sogno
di nidi caldi , e tenerezze d’erba
sui prati scabri, e forse un’improvvisa
suggestione di gioia l’ha sfiorato
mentre burberamente richiudeva
il sole nelle nubi, e per un attimo
gli è scivolata morbida sul cuore
la seta di una piccola voglia di primavera .

– 2.a poesia classificata,   di Paolo Sangiovanni – Roma

“Il nostro Novecento”

Ieri ho intravisto il cieco che vendeva
pannocchie lesse all’angolo di via
Taverna Penta nel quarantatre.

Ci siamo riscoperti sbigottiti.
Meravigliati entrambi di trovarci
ancora qua a combattere,accaniti.

Chini sui nostri pezzi in punteria.

Eppure persi.Come il passeggero
senza biglietto che tenta la fuga
ma ha le gambe invischiate nella molle
fanghiglia ambigua dell’eternità.

Il Novecento scivolando piano
oltre l’angolo ci ha lasciato in fondo
ai sentimenti qualche cosa di
impalpabile e denso di pietà.

Ma Leggi Tutto

Pianura poetica. Mauro Franzoni

E quindi uscimmo

a riveder le stelle

e ognuno di noi

cercava d’esser solo

puro e disposto

a salire alle stelle

perciò cercammo

(ma non così bene!)

l’amor che muove

il sole e l’altre stelle.

(2002) 

Con questo affettuoso ed ironico plagio (avrete riconosciuto il finale dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso del nostro sommo poeta, Dante!), apriamo un ulteriore spazio in questo già  ricco sito dedicato alla Pianura del Reno, dando la parola ad una delle più pure espressioni che l’intelletto umano abbia elaborato cioè la poesia.
Invitiamo tutti coloro che hanno versi chiusi nel cassetto di tirarli fuori e di portarli a conoscenza di tutti i visitatori di questo sito, perchè la storia e la valorizzazione del nostro territorio siano illuminate anche dalle parole che scaturiscono dal più profondo della nostra anima.

Il primo poeta ospitato è Mauro Franzoni (autore anche del plagio iniziale) con un suo acrostico (leggendo in verticale le iniziali di ogni verso risulterà  una parola, a dare una chiave di lettura a tutta la composizione).
Nato nel 1956, laureato in Storia Antica e socio fondatore di questa Associazione, ha iniziato la sua attività  poetica alla fine degli anni ’70.
Ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche:
–         L’intonaco del cielo (1986)
–         Pallida eco (1991)
–         Elogio del niente (1995)
–         Notizie dal mio scrittoio (1997)
Una quinta raccolta è in corso di pubblicazione, entro il 2004 (top secret riguardo al titolo!)
Chiunque fosse interessato ad approfondire la conoscenza di questo autore può reperire i suoi libri presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio di Piano, oppure presso la libreria Minerva via Castiglione 13- Bologna, oppure contattando l’autore .

Di Mauro Franzoni: 

Di ritornare sui passi sbagliati

J’ai djt  payè cette dette!

Anche se a dimostrarlo non c’è ricevuta 

Vorrei soltanto che fosse più agevole

Uscire dall’acrostico in cui leggo VITA
                                               
  (2003)