Lunario bolognese 2025

UN BUON ANNO NUOVO CON IL “LUNARIO BOLOGNESE 2025″
Presentazione di GIAN PAOLO BORGHI
Anno Nuovo, “Lunario Bolognese” nuovo: è un appuntamento che si propone per il 28° anno consecutivo! Ideato dal celebre cantastorie bolognese Marino Piazza (o, meglio, “Piazza Marino, poeta contadino”, come amava definirsi), che lo vendeva anche sulla sua mitica bancarella al mercato della “Piazzola”, la sua stampa è stata in seguito curata dal figlio Giuliano e, dal 2015, dal nipote Marco.
Questo almanacco petroniano non ha nulla da invidiare all’editoria popolare di tradizione, della quale mantiene le sue peculiari caratteristiche, puntualmente sintetizzate in copertina: “Almanacco con i cambiamenti della luna e del cielo – Le previsioni del tempo – Lavori dell’orto, del giardino, della cantina – Ricette di cucina – Fiere e mercati di Bologna e zone limitrofe – Oroscopo bolognese – Tradizioni Bolognesi – Zirudelle e poesie bolognesi”.
Non mancano, ancora, i numeri da giocare al lotto (ovvero la cosiddetta “Cabala del Lotto”), la descrizione mensile del cielo serale e un editoriale che è una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti del dialetto e della cultura popolare bolognese.
Il “Lunario” si apre con una simpatica “zirudella” di Roberta Montanari, dedicata al Leggi Tutto

Notre Dame de Paris, storia di una cattedrale

Nei giorni scorsi a Parigi è stata riaperta la cattedrale gotica di Notre Dame dopo 4 anni di lavori per restaurare l’edificio gravemente danneggiato da un incendio. Cogliamo l’occasione per fare un riassunto della sua storia – (*)

La cattedrale di Notre-Dame (in italiano Nostra Signora; in francese: cathédrale Notre-Dame, è il principale luogo di culto cattolico di Parigi, chiesa madre dell’arcidiocesi di Parigi.

Ubicata nella parte orientale dell‘Île de la Cité, nel cuore della capitale francese, nella piazza omonima, rappresenta una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo ed è uno dei monumenti più visitati di Parigi. In base alla Legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, l’edificio è proprietà dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica.

La cattedrale è monumento storico di Francia dal 1862 e patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1991. Il 15 aprile 2019 è stata gravemente danneggiata da un imponente incendio che ha portato alla distruzione della copertura e della guglia e al collasso di alcune volte sottostanti.

Le origini

Nell’area in cui oggi sorge la cattedrale, si trovava un tempio pagano dedicato a Giove, frutto della ricostruzione di Lutezia (Parigi romana) da parte di Gaio Giulio Cesare dopo la resa di Vercingetorige del 52 a.C.Una Leggi Tutto

Reno di nuovo in piena. Ma la situazione è critica in tutta l’Emilia Romagna

PIENA DEL RENO
È in corso l’attività di monitoraggio della Piena. Nella giornata odierna, 18 ottobre 2024, è stata diramata dalla Protezione civile una allerta ARANCIO e per domani una ALLERTA ROSSA.
Gli idrometri a monte hanno superato la soglia 3. Al momento, stante la breve durata del colmo che arriverà sul territorio nelle prossime ore, unita allapertura dello scolmatore di Sant’Agostino (Cavo napoleonico), non dovrebbe richiedere la chiusura dei ponti . Si invitano comunque i cittadini  a mantenersi aggiornati sui canali ufficiali dei Comuni dell’Unione Reno Galliera e della Polizia Locale Reno Galliera.

  • Nel pomeriggio è stata   ordinata la chiusura della passerella pedonale sul Ponte Nuovo tra Pieve e Cento.

** Ma a preoccupare non è solo il Reno. Da notizie di stampa si apprende che la situazione è critica in tutta l’Emilia Romagna.

È allerta meteo rossa per sabato 19 ottobre in Emilia-Romagna per le piene dei fiumi. Riguarda le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì- Cesena e Rimini. Allerta arancione per le altre località.
Nella giornata di sabato 19 ottobre sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche associate a rovesci temporaleschi di moderata-forte intensità. I fenomeni si estenderanno progressivamente da sud-est verso ovest nel corso della giornata, attenuandosi durante la sera-notte. Le precipitazioni previste genereranno nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici sui bacini del settore centro-orientale Leggi Tutto

La religiosità nell’antica Roma: dalla tolleranza alle persecuzioni

La religione a Roma
– Note riassuntive della religiosità  romana, dai tempi iniziali della molteplicità  di divinità pagane nella Repubblica a quelli dell’Impero, fino alla adozione della religione cristiana come unica ammessa e autorizzata, prima da Costantino(313 d.C.) poi da Teodosio (390d.C.)-
Dalla News letter di Francesc Cervera – Redattore di Historia National Geographic
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la religione romana non fu mai omogenea, anzi: a partire dal periodo repubblicano nell’Urbe coesistette una moltitudine di divinità, sia locali sia straniere. Per questo ogni cittadino viveva la spiritualità a modo proprio, a seconda delle sue origini e preferenze.
Seguendo l’esempio greco, i romani tendevano a equiparare le divinità straniere alle proprie. Iniziarono con l’adozione del panteon greco, con Zeus in testa, e arrivarono ad appropriarsi di divinità sconosciute come quelle degli egizi e dei celti. Curiosamente, questa assimilazione funzionava in entrambi i sensi: le dottrine straniere venivano accettate come parte di quella romana, cosicché in epoca imperiale, ad esempio, il culto di Iside soppiantò ampiamente quello di Venere, una dea con la quale era identificata ma che offriva meno ricompense ai suoi fedeli.
Nonostante questa mescolanza, ci furono sempre alcune divinità Leggi Tutto

Settembre 1939. I tedeschi occupano la Polonia. Inizia la Seconda guerra mondiale. Note di storia.

Lettere dalla Polonia invasa
Àlex Sala Redattore di Historia National Geographic
[Quelle che seguono sono testimonianze fittizie di lettere, diari e impressioni basate su ritagli di giornale e altri documenti reali dell’epoca]
Il 1° settembre 1939 la Germania diede inizio all’invasione della Polonia. La campagna scatenò la Seconda guerra mondiale (1939-1945).
Comunicazione del maggiore Henryk Sucharski. Forte polacco Westerplatte, porto della città autonoma di Danzica. 1 settembre.
S.O.S.: sono sotto il fuoco nemico.
– Lettera di un soldato tedesco alla sua famiglia. Campo d’aviazione di Neudorf, Germania.1 settembre.
Cara mamma,
oggi all’alba sembrava una mattina come tante, il cielo era sereno e stellato. Alle quattro però è arrivato il colonnello: “Signori, l’alto comando ha deciso di attaccare la Polonia questa notte. Preparatevi alla guerra”, ha detto.
D’improvviso la quiete si è trasformata in trambusto, le sirene hanno iniziato a suonare, le luci si sono accese e un’attività frenetica si è impadronita del campo d’aviazione. Quaranta minuti dopo stavo sorvolando la città di Wieluń con il mio aereo. La macchina da guerra si è messa in moto con tutta la sua potenza su questa cittadina della Polonia centrale. La nostra squadriglia solcava il cielo come uno sciame di zanzare, volando apparentemente Leggi Tutto

Traduzioni e incomprensioni

Traduzioni e incomprensioni
Osservazioni interessanti e pertinenti su un tema arduo, di:
Roberto Luigi Pagani – Un italiano in Islanda .
Mi è stata rivolta una domanda in merito al campo delle traduzioni, nel quale vivo professionalmente da molti anni:
Perché continuano a cambiare le traduzioni di testi antichi che ormai dovremmo sapere una volta per tutte come tradurre definitivamente, come ad esempio i testi religiosi, le preghiere, ma anche le saghe?
La domanda era così: Se hai pazienza e vuoi rispondere ho una domanda.
Sappiamo che alcuni testi del nuovo testamento (ma potrebbe essere qualsiasi altra fonte o libro), sono originariamente scritti in greco antico. Nel corso della mia vita ho assistito a riedizioni e nuove traduzioni di tali testi con termini diversi rispetto a quelle sentire in precedenza. Ad esempio ultimamente hanno anche cambiato il testo del “Padre Nostro”. La domanda è : ma dopo tutti questi secoli non esiste una traduzione certa e definitiva concordata? Perché tutti questi cambiamenti. Lo scritto originale non è cambiato. Cosa provoca questi cambi? E perché ora certe versioni sarebbero più esatte e quelle precedenti lo sarebbero di meno? Grazie.

Ci sono tre questioni da considerare:

1) la lingua italiana cambia, e dunque devono cambiare le traduzioni. Leggere una traduzione in italiano del 1500 non è un’esperienza utile per un lettore che non sia un filologo interessato ad aspetti della lingua di quel tempo. L’italiano Leggi Tutto

Notizie Dal Contado. Nasce la rivista semestrale del Museo

IL PRIMO NUMERO DEL PERIODICO “DAL CONTADO”
DEL MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA DI BENTIVOGLIO
– Recensione di Gian Paolo Borghi –
In occasione della Festa della Trebbiatura, lo scorso 24 giugno è stato presentato il primo numero della rivista semestrale “Dal Contado”, a cura del Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio. Si tratta di un interessante periodico che ospita contributi di ricerca e divulgazione sulle tematiche storiche, della cultura tradizionale/popolare e della museografia rurale, con specifico riferimento alla mission di questo nota istituzione museale che l’anno scorso ha festeggiato il cinquantesimo di fondazione.
In sintonia con la Festa, il numero si apre con l’articolo incentrato su La trebbiatura: dal ballo delle cavalle alla mietitrebbia, di Francesco Fabbri: un’interessante carrellata storica sulle tecniche della battitura del grano nel corso dei secoli, dalle arcaiche operazioni manuali con il correggiato al “rivoluzionario” avvento delle mietitrebbie.
Redazionale è il secondo articolo, così come i tre successivi, che illustra un “Manuale Hoepli” del 1902, dedicato al grano, già facente parte delle dotazioni bibliografiche delle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, da anni confluite nelle raccolte librarie del Museo (rubrica Dagli scaffali della biblioteca).

Fa quindi seguito, per la rubrica Dentro le collezioni, il contributo su I rustici e le arnie razionali di Aurelio Girotti, Leggi Tutto

Nuovo tubone e ponte ciclo-pedonale sul Reno

Inaugurata la condotta idraulica con ponte ciclopedonale sul fiume Reno
A Trebbo di Reno, in comune di Castel Maggiore è stata inaugurata nei giorni scorsi un’opera importante e molto attesa da tutto il territorio bolognese: una condotta – ponte che attraversa per 400 metri il fiume Reno. Si tratta di intervento idraulico progettato e realizzato dalla Bonifica Renana perchè la condotta in pressione rende disponibile acqua rinnovabile di superficie alla pianura a sinistra del Reno che attualmente ne è priva. Sulla tubazione, il Consorzio ha realizzato un ponte ciclo-pedonale che connette le ciclabili locali ai lati del fiume, con la ciclovia del Reno. E questo aspetto è stato particolarmente apprezzato da cittadini, amministratori locali e fans della mobilità sostenibile.
Entrando nel merito tecnico dell’opera, Paolo Pini, direttore generale della Renana specifica che: “La condotta è in grado di fornire fino a 25 milioni di metri cubi d’acqua rinnovabile all’anno, a zone oggi prive di risorsa stabile. E questo grazie all’integrazione di fonti complementari di superficie di cui la principale resta il Po, attraverso la connessione con il Canale Emiliano Romagnolo. Ciò consente di ridurre l’uso dei pozzi nella zona a sinistra del Reno e, quindi, favorisce la conservazione dei livelli di falda, contrastando il grave fenomeno della subsidenza”.

“Questo intervento – aggiunge Valentina Borghi, Leggi Tutto

La modernità di Guglielmo Marconi, che unisce, oltre il tempo e i luoghi.

La modernità di Guglielmo Marconi
Note di Pia Brugnatelli Coordinatrice editoriale di Storica National Geographic*
«Un giorno sarà possibile mandare messaggi in ogni angolo della terra utilizzando una quantità così piccola di energia, che anche i costi saranno molto bassi». Con queste parole, pronunciate nel dicembre 1909 in occasione dell’assegnazione del premio Nobel per la fisica, Guglielmo Marconi dava prova della lungimiranza che lo aveva portato a raggiungere risultati straordinari.
La figura del grande inventore che nel 1896 brevettò per primo il telegrafo senza fili – nato a Bologna il 25 aprile di centocinquant’anni fa – mostra tratti d’impressionante modernità. Appassionatosi fin da giovane agli studi sull’elettricità, a soli vent’anni, prima ancora di laurearsi, si dedicò a sperimentazioni sulla trasmissione di onde elettromagnetiche, riuscendo per primo nel 1895 a inviare un segnale radio a oltre due chilometri di distanza, e a superare un ostacolo naturale (una collinetta nella località di Sasso, all’epoca non ancora detta Sasso Marconi). Le decisioni che prese a partire da questo risultato straordinario segnarono la storia delle comunicazioni, e suonano al contempo estremamente familiari ai giovani d’oggi. Su consiglio della madre, di origini irlandesi, decise d’interrompere gli studi, trasferirsi in Inghilterra, Paese tecnologicamente Leggi Tutto

Un libro per ricordare Passarini e il tempo della “balera”

UN LIBRO DEDICATO A RUGGERO PASSARINI E ALLE ORCHESTRE ALLA FILUZZI
Note di GIAN PAOLO BORGHI
Da diversi anni ricercatori e studiosi stanno dedicando un’attenzione non comune al mondo del cosiddetto ballo liscio, candidato peraltro dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna a essere dichiarato Patrimonio immateriale dell’Umanità a tutela Unesco.
Una significativa variante del “liscio” è costituita dal ballo alla Filuzzi, probabilmente “nato” agli inizi del ‘900 (ma “figlio” di danze ottocentesche), «vero leitmotiv e strenua passione musicale imperante nelle sale da ballo di Bologna e provincia». Così si esprime Adriano Bacchi Lazzari, noto ricercatore e collezionista di dischi, in un libro fresco di stampa dedicato a Ruggero Passarini, uno dei “giganti” di questa forma musicale, per decenni attivo con successo nelle sale da ballo (o, meglio, nei baladûr) della Città di Bologna e dei nostri territori.
L’agile libro che sto commentando porta il significativo titolo “Ruggero Passarini. Testi e bottoni, quante emozioni!” ed estende la sua sfera d’azione anche a una piccola Storia delle orchestre alla Filuzzi (come recita il sottotitolo) con biografie di altri grandi filuzziani, come Leonildo “Nildo” Marcheselli, considerato il “padre” e il principale divulgatore di questo ballo, tuttora molto apprezzato Leggi Tutto