Turismo di pianura: informazioni da 25 comuni e Città metropolitana

Il sito ufficiale di informazione turistica della Pianura Bolognese  copre il territorio di 25 Comuni: Anzola dell’Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Ozzano dell’ Emilia, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Zola Predosa.
L’Ente capofila della redazione è la Città Metropolitana di Bologna (ex Provincia di Bologna). 
il link di indirizzo è: https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/
Altri indirizzi collegati:
https://www.facebook.com/citta.metropolitana.bologna
https://www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste/Eventi_per_Comune
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Una mostra e due libri per un pomeriggio di cultura al MAF

Al MAF – Mondo Agricolo Ferrarese S. Bartolomeo in bosco (FE) Via Imperiale 265
Domenica 9 novembre ore 15,30
Evento culturale, con mostra e due libri, all’insegna dell’imminente festa di San Martino, un tempo molto seguita nel mondo rurale ferrarese e padano.
– Il pomeriggio culturale sarà aperto dalla presentazione della mostra-omaggio ad Angles Granini, noto maestro espressionista, di recente scomparso.
Affidata all’intervento illustrativo di Marco Righetti, l’esperienza espositiva, intitolata “Angles Granini. Vibrazioni dell’anima”, è proposta in collaborazione con la Famiglia Granini e l’Associazione Bondeno Cultura.
– Farà quindi seguito la presentazione, a cura di Galeazzo Giuliani, del libro di Paolo Aguzzoni, “Gherardo Ghirardini. 1854-1920. Primo centenario della morte. Badia Polesine ricorda”. La biografia del grande archeologo polesano è stata pubblicata dal Sodalizio Vangadiciense di Badia Polesine (Rovigo) nel Leggi Tutto

Gengis Khan: dalle steppe lontane alle porte di Vienna. Un Impero lontano e pur vicino.

Premessa
– Sappiamo tutto (o quasi) della storia degli Imperialismi dell’Occidente, e quasi nulla della storia degli Imperi d’Oriente, della confinante Asia, soprattutto, che pure hanno interessato , e invaso, anche l’Europa, o parte di essa.
Ne segnaliamo uno che conquistò e costruì un  Impero che fu tanto importante e potente, dal 1209 al 1227, e rimasto nei decenni seguenti per mano di figli e nipoti –

Gengis Khan, il conquistatore delle steppe
Articolo di Borja Pelegero – 18 agosto 2020 su Storica National Geographic
 In soli vent’anni, il condottiero mongolo creò un impero sterminato, inanellando vittorie grazie al suo carisma personale, alla scelta di generali in base ai loro meriti (e non al loro lignaggio) e all’uso sistematico del terrore-
Agli inizi del XIII secolo gli eserciti mongoli, guidati da Gengis Khan, furono protagonisti di una delle espansioni militari più importanti della storia. In poco più di vent’anni i mongoli conquistarono buona parte del nord della Cina, dove allora si estendevano il regno di Xi Xia e l’impero jurchen, e distrussero l’impero musulmano Corasmio, situato in Asia Centrale.
I successori del condottiero mongolo proseguirono con le conquiste, e nel giro di pochi anni giunsero a minacciare Paesi molto distanti, come Ungheria, Egitto e Giappone.
A prima vista, la folgorante espansione mongola risulta Leggi Tutto

Festival dei Burattini a Bentivoglio. Conclusa la terza edizione con successo

CONCLUSO A BENTIVOGLIO IL FESTIVAL BURATTINI SENZA CONFINI”
– Scheda di GIAN PAOLO BORGHI-
S
i è felicemente concluso al Centro Culturale tE.Ze di Bentivoglio il Festival “Burattini senza confini. Maestri e allievi in scena”, organizzato dall’Associazione “Burattini a Bologna”, con la Direzione artistica di Riccardo Pazzaglia. Si è trattato della terza edizione di un Festival che annualmente ha offerto al pubblico importanti testimonianze culturali del Teatro di Burattini. Si legge nel depliant illustrativo degli spettacoli che quest’anno si è voluto “porre al centro l’importanza del rapporto tra maestri e allievi. Come in ogni tradizione viva, i maestri hanno trasmesso la loro arte agli allievi, e i burattini stessi sono diventati strumenti per educare, divertire e tramandare storie”.
Sono state, in sintesi, quattro rappresentazioni proposte settimanalmente da altrettante compagnie burattinesche con repertori e provenienze significative nella storia nazionale di questa forma teatrale.
L’esordio è stato affidato, sabato 4 ottobre, a La Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia (Napoli), che ha presentato il copione “Pulcinella e la casa magica”, nel pieno solco della tradizione partenopea, con Pulcinella Citrulo, che con innato ingegno è riuscito a superare Leggi Tutto

Nueter/Noialtri, la voce della storia e tradizioni della montagna, sempre in stampa.

IL NUOVO NUMERO DI “NUÈTER/NOIALTRI
– Scheda bibliografica di GIAN PAOLO BORGHI-
Il nuovo numero della rivista “Nuèter-Noialtri” (101) si presenta come al solito denso di contributi e di tematiche che possono costituire spunti per ulteriori ricerche anche in altri territori. Edita dal Gruppo di studi alta valle del Reno di Porretta Terme (al quale il nostro Gruppo di studi ha inizialmente tratto ispirazione), ha già superato il traguardo del mezzo secolo e prosegue sempre più autorevolmente a occuparsi di “Storia, tradizione e ambiente della montagna bolognese e pistoiese”, come recita il suo sottotitolo.
Tra i contributi pubblicati, segnalo: “Gli allestimenti per feste da ballo di Umberto Tirelli, all’Hotel Helvetia di Porretta Terme, negli anni Trenta del Novecento” (Rossella Ariuli); “Benedetto Lorenzelli, il cardinale di Badi” (Giampaolo Venturi); “Cesare Mattei e Ottavio Gigli (Andrea Valenzano); “Parrocchie dell’appennino tra Pistoia e Bologna alla fine del Settecento” (Mario Bruschi); “Una storia di emigrazione dalla Lima agli Stati Uniti” (Alessandra Bini Carrara).
Di rilevante interesse, ancora, i fascicoli di “Nuèter-Ricerche”, distribuiti anche in estratti a parte: “I Macchiaioli. La stagione di San Marcello 1861” (Francesca Dini, Alessandro Bernardini, Daniela Fratoni, Valerio Sichi) e “Il Romanico Bolognese”, Volume 5 (Bill Holmes).

**LA RIVISTA
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lavori sui canali conclusi, dall’alluvione del maggio 2023, in attesa delle piogge autunnali.

– Comunicazioni del Consorzio della Bonifica Renana su lavori in corso o conclusi su canali della pianura bolognese, a Molinella e ad Anzola –
– A MOLINELLA, la Bonifica Renana conclude i lavori sul canale della Botte
Si tratta degli interventi propedeutici alla completa rigenerazione idraulica della cassa di espansione Cornacchia capace di trattenere 1,7 milioni di metri cubi di pioggia
Per il ripristino dell’invaso e delle sue strutture di regolazione sono stati stanziati 2,5 milioni di euro
Tra Molinella e Argenta, il canale della Botte costeggia un importante invaso di laminazione: la cassa Cornacchia, ampia 58 ettari e con una capacità di accumulo pari 1.740.000 metri cubi d’acqua. Questo invaso consortile serve a raccogliere le acque in eccesso che confluiscono nel canale della Botte, durante le fasi alluvionali.
La Cornacchia è’ una delle casse di espansione della Bonifica Renana definite “di sistema”, la cui funzione risulta indispensabile alla regolazione delle acque in transito nei 2.000 chilometri di canali artificiali del reticolo consortile, in cui rientra anche la Botte, in cui convergono le acque delle terre alte di pianura tra Reno e Idice.
Come spiega l’ing. Leggi Tutto

Ribalte di Fantasia. consegna dei premi al MAF

Al MAF – Mondo Agricolo Ferrarese S. Bartolomeo in bosco (FE) Via Imperiale 265
Domenica 19 ottobre ore 15,30
C
onsegna dei Premi del Concorso Nazionale “Ribalte di Fantasia”!
Promosso da : Fondazione Famiglia Sarzi – con il patrocinio di Re.Te.Fì, la Rete dei Teatri di Figura in Emilia e Romagna
Elenco dei premiati
La Giuria del XXXVI Premio Nazionale “Ribalte di Fantasia” ha conferito i riconoscimenti che seguono:
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Omaggio alla Banda di Cona

Al MAF – Mondo Agricolo Ferrarese S. Bartolomeo in bosco (FE) Via Imperiale 265
Domenica 12 ottobre ore 15,30
UN CONCERTO FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE DELLA FILARMONICA “GIUSEPPE VERDI” DI CONA (FERRARA)
Diretta da Roberto Manuzzi
Uno splendido autunno musicale nella campagna ferrarese
Il pomeriggio culturale sarà interamente dedicato alle splendide proposte di questo sodalizio musicale di remota tradizione: si pensi che tenne il suo primo concerto nell’oramai ultracentenario anno 1863, grazie all’istituzione di una apposita società denominata “Concerto Municipale della Villa di Cona”
L’incontro sarà incentrato su un intrigante repertorio fra tradizione bandistica e nuove proposte musicali, all’insegna di una esemplare qualità musicale.
Le bande musicali, con la loro affascinante proposta musicale dal vivo, è opportuno ricordarlo, sono state per anni e anni l’unica via per la divulgazione dello sconfinato e imponente patrimonio della Leggi Tutto

Monsignor Josè Borgatti, da Renazzo alla Patagonia. La sua storia in un libro.

UN VOLUME SULLA FIGURA DI MONS. JOSÉ BORGATTI
VESCOVO DELLA PATAGONIA
– Scheda bibliografica di GIAN PAOLO BORGHI
A Bruno Bertelli e Sandro Samaritani si deve questo interessante volume incentrato sulla luminosa figura umana e religiosa di un alto prelato la cui famiglia era di origini centopievesi. Intitolato “Mons. José Borgatti, Vescovo della Patagonia, Figlio della Terra Renazzese”, è stato dato alle stampe nel 2022 presso l’editore centese Baraldi su iniziativa del Circolo Culturale “Amici del Museo” di Renazzo.
Il libro porta l’autorevole Prefazione di Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, che così si esprime sul lavoro dei due Autori: “La vostra ricerca salda due mondi dando radici a quanti in quella fine dell’Ottocento italiano partirono per Buenos Aires, La Plata, Bahia Blanca ed altre località argentine portandosi dietro grandi speranze, ma anche povertà. Don Borgatti è figlio di una coppia del vostro paese, Renazzo di Cento, che in Argentina ha scandito la Storia”.
Monsignor José Borgatti (1891-1973) entrò in seminario nel 1904 e fu consacrato sacerdote il 17 giugno 1916. La sua attività pastorale fu intensa e appassionata; fu, tra l’altro, Leggi Tutto

La battaglia di Lepanto, una vittoria degli italiani ed europei che fermò l’espansione ottomana

La battaglia di Lepanto- 7 ottobre 1571
-Testo di Salvatore Pagano -*
La battaglia di Lepanto rimane uno di quegli eventi che vanno oltre il mero scontro militare.
Fu simbolo, fu spartiacque psicologico, fu l’attimo in cui l’Occidente smise di tremare.
Non salvò Cipro, non distrusse l’Impero Ottomano, non creò un’unità europea duratura, ma dimostrò che il gigante poteva sanguinare.
E a volte, nella storia, questo basta per cambiare tutto.
1. LA NASCITA DELL’IMPERO OTTOMANO
I turchi non nacquero in Anatolia, ossia l’attuale Turchia, ma venivano dalle steppe infinite dell’Asia centrale, cavalieri nomadi di stirpe oghuza che parlavano una lingua altaica e adoravano il cielo aperto.
Per secoli migrarono verso ovest, spinti da altri popoli, attratti da terre più ricche. Furono i selgiuchidi i primi a creare un grande impero turco in Medio Oriente, conquistando la Persia e poi l’Anatolia dopo la devastante sconfitta dei bizantini a Manzikert nel 1071.
Ma i selgiuchidi si frammentarono, e dalle loro ceneri emerse una piccola tribù di confine, guidata da un certo Osman. Era la fine del 1200, e quel gruppo di guerrieri ai margini dell’impero bizantino morente avrebbe cambiato la storia. Osman e i suoi successori costruirono uno stato guerriero, espandendosi villaggio dopo villaggio, fortezza dopo fortezza.
Nel 1326 Leggi Tutto

Gaza una terra sempre contesa nella storia

Breve excursus storico di un territorio oggi di tragica attualità.
Gaza, un territorio conteso.
– Testo di Francesco Cervera – Collaboratore Storica National Geographic – News letter del 13 gennaio 2024-
Potrebbe sembrare che la guerra sia giunta a Gaza solo in tempi recenti, ma la realtà è che la città è stata protagonista di numerosi conflitti fin dai tempi dell’antico Egitto. Ciò si deve alla sua posizione strategica, lungo quella che è stata per diversi secoli l’unica rotta praticabile tra Asia e Africa. Costruita sulla la strada che portava in Egitto, era un luogo di passaggio obbligato per tutti gli eserciti che intendessero conquistare quelle zone, e per questo motivo è stata vittima di saccheggi, assedi e massacri per oltre tremila anni.
Il primo riferimento storico a una guerra per Gaza si trova in un bassorilievo del regno del faraone Seti I (1294-1279 a.C.), il grande conquistatore del Medio regno. Nel rilievo si menziona la conquista della «città dei cananei», che alcuni storici hanno identificato con Gaza sulla base di resti archeologici. Sarebbe dunque a partire dallo scontro tra egizi e ittiti che Gaza avrebbe iniziato a rivestire un’importanza strategica, e si sarebbe convertita in un trofeo ambito da re e generali.
Il collasso dell’Egitto a causa dell’invasione dei popoli del mare avvenuto tra il IX e il X secolo a.C fece sì che Leggi Tutto