Nuovo tubone e ponte ciclo-pedonale sul Reno

Inaugurata la condotta idraulica con ponte ciclopedonale sul fiume Reno
A Trebbo di Reno, in comune di Castel Maggiore è stata inaugurata nei giorni scorsi un’opera importante e molto attesa da tutto il territorio bolognese: una condotta – ponte che attraversa per 400 metri il fiume Reno. Si tratta di intervento idraulico progettato e realizzato dalla Bonifica Renana perchè la condotta in pressione rende disponibile acqua rinnovabile di superficie alla pianura a sinistra del Reno che attualmente ne è priva. Sulla tubazione, il Consorzio ha realizzato un ponte ciclo-pedonale che connette le ciclabili locali ai lati del fiume, con la ciclovia del Reno. E questo aspetto è stato particolarmente apprezzato da cittadini, amministratori locali e fans della mobilità sostenibile.
Entrando nel merito tecnico dell’opera, Paolo Pini, direttore generale della Renana specifica che: “La condotta è in grado di fornire fino a 25 milioni di metri cubi d’acqua rinnovabile all’anno, a zone oggi prive di risorsa stabile. E questo grazie all’integrazione di fonti complementari di superficie di cui la principale resta il Po, attraverso la connessione con il Canale Emiliano Romagnolo. Ciò consente di ridurre l’uso dei pozzi nella zona a sinistra del Reno e, quindi, favorisce la conservazione dei livelli di falda, contrastando il grave fenomeno della subsidenza”.

“Questo intervento – aggiunge Valentina Borghi, Leggi Tutto

Disboscamento “selettivo” delle golene di Reno al Trebbo

L’area di golena del fiume Reno a Trebbo sarà ripulita dalla vegetazione (notizia pubblicata in data sabato 02 novembre 2019 sul sito del comune di Castel Maggiore)
Intervento della Regione Emilia – Romagna per aumentare la sicurezza dell’abitato
Nel corso di un incontro tenutosi a Trebbo (frazione del Comune di Castel Maggiore, ndr) il 24 ottobre scorso, su iniziativa dell’amministrazione comunale e delle consulte ambiente e territoriale di Trebbo, i tecnici della Regione hanno illustrato la necessità di operare una forte riduzione della vegetazione presente nella golena a Trebbo di Reno: nel corso degli eventi alluvionali del 2 febbraio scorso si è infatti registrato un anormale incremento di livello della piena nella zona di Trebbo di Reno e della prospicente Longara (Sala Bolognese). Secondo i tecnici tale innalzamento dei livelli è imputabile, in prima approssimazione, alla combinazione di una sezione fluviale particolarmente ridotta in presenza di una scabrezza dell’alveo particolarmente elevata per la presenza di una fitta vegetazione.
La fitta vegetazione presente costituisce un ingombro che riduce la capienza dell’alveo e al tempo stesso frena i detriti portati dalle piene, costituendo Leggi Tutto

Bonifica Renana per il contenimento dei danni da esondazione

Comunicato stampa del 4 febbraio 2019
ATTIVITA’ DELLA BONIFICA RENANA PER IL CONTENIMENTO DELL’ALLUVIONE DA ROTTURA ARGINALE DEL RENO

La Bonifica Renana sta prestando la massima collaborazione per il contenimento dell’emergenza alluvionale provocata dallo sfondamento dell’argine maestro del Reno, a Boschetto di Castelmaggiore (Bologna), fermo restando che gestione e manutenzione di fiumi e torrenti (cioè dei corsi d’acqua naturali come Reno, Samoggia, Savena, Quaderna ecc), compete alla Regione,
La massa d’acqua riversatasi dalla falla arginale nella pianura nord di Bologna ha allagato circa 2.750 ettari di superficie (comuni di Castelmaggiore, Argelato, Pieve di Cento, Castello d’Argile, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale) mettendo a dura prova il reticolo di scolo artificiale gestito dalla Renana.
Attraverso i canali di bonifica Venenta, Canaletta di Casadio, Riolo, Fossa Quadra, Fossa Storta e Gramigna Superiore e loro affluenti, le acque fuoriuscite dal Reno sono state in parte immesse dentro il Canale Emiliano Romagnolo ed in parte convogliate verso casse di espansione ed impianti Leggi Tutto

Cronache sul Reno, per non dimenticare: articoli, foto e video dalla stampa

Il Reno ha esondato e rotto un argine a Castel Maggiore, nel Bolognese. 2 febbraio 2019
In cinque ore la rottura dell’argine del fiume Reno tra Castel Maggiore e Argelato, nel Bolognese, ha provocato la fuoriuscita di circa 1,5-2 milioni di metri cubi di acqua, con una portata di 80 metri cubi al secondo. E’ la stima della Protezione civile dell’Emilia-Romagna: il cedimento ha riguardato un tratto di circa 50 metri di lunghezza per due di altezza.
La situazione “più impegnativa, critica, al momento” sul fronte maltempo in Emilia-Romagna è dunque a Castel Maggiore, dove “è in corso l’apertura dell’argine del fiume Reno, con l’acqua che sta uscendo e che sta interessando alcune case di campagna”. Lo dice all’Ansa Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il livello idrometrico del fiume Po è già salito di tre metri in sole 12 ore: lo registra la Coldiretti a Boretto, nel Reggiano. Sono due delle immagini della grave situazione che si sta riscontrando in buona parte della regione.
Chiusa la Trasversale di Pianura da Funo di Argelato a San Giovanni in Persiceto, inoltre Leggi Tutto