10 leggi per le donne, una mostra per spiegarle e ricordarle

Museo Arti e Mestieri di Pianoro, via del Gualando 2
Domenica 3 marzo 2024 ore 17,00
Inaugurazione della mostraLe leggi delle donne”, le leggi che hanno cambiato la vita delle donne, a cura dei volontari Auser di Monghidoro.
La mostra pone l’attenzione sulle 10 leggi che hanno contribuito a cambiare la vita delle donne in Italia, per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Interverranno il Sindaco di Pianoro Franca Filippini, l’assessore alla cultura Silvia Benaglia e la curatrice della mostra Vittoria Comellini.
Nell’ambito degli eventi organizzati dal Comune di Pianoro “Scenari al Femminile”.
La mostra sarà visitabile al sabato e la domenica fino a domenica 10 marzo, ore 15,30-18,30.
LA MOSTRA
I volontari e le volontarie dell’Auser di Monghidoro (che gestiscono il Museo della Civiltà contadina e il Piccolo museo dell’emigrante – Centro di documentazione) hanno programmato una rassegna espositiva organizzata in diverse mostre per tracciare un percorso che racconti il mondo delle donne nelle sue mille sfaccettature. Ogni mostra, solo apparentemente Leggi Tutto

La storia geologica delle nostre valli, in mostra. E tante iniziative al Museo di Pianoro

Al Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro.
– Sabato 21 ottobre 2023, ore 17,00
Inaugurazione della mostra di Giuseppe Rivalta “Di Mare in Mare”, la storia geologica delle nostre valli.
L’esposizione intende mostrare, in maniera didattica, ma scientificamente corretta, tutte le diverse fasi durate milioni di anni, che hanno formato il nostro territorio e come si è trasformato durante le ere geologiche , fino ad arrivare all’attuale paesaggio. Le alternanze dei numerosi cambiamenti climatici e dei cicli orogenetici hanno agito come delle ruspe in tutta l’area bolognese trasformando fondali marini in montagne e in valli.
– A seguire: il Prof. Gian Battista Vai, past Director del Museo G. Capellini” – Università di Bologna, terrà la conferenza:
Morandi, Bertocchi, Costa e la pittura Bolognese della montagna; Montovolo, Monte Vigese e il Sinai Bolognese; Castiglione, il Brasimone e i terremoti; Campolo, La Rocchetta Mattei e Aalto; struttura, stratigrafia e frane; geoturismo e promozione del territorio”.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 5 novembre ore 16,00-19,00.
Giuseppe Rivalta, ogni domenica di espozione, sarà disponibile per il pubblico con anche proiezioni di immagini relative ai temi trattati nell’esposizione.
Nell’ambito della Festa della Storia
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Dedicato ad Artemisia. Un film al museo

Prossimi appuntamenti al Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro.
Domenica 14 novembre, ore 15,30
Rassegna cinema: per il ciclo contro la violenza sulle donne.
Proiezione del film “Artemisia Gentileschi. Pittrice guerriera”, regia di Jordan River (*).
Sabato 20 novembre, ore 17,00
Fabio Franci presenta il suo ultimo libro “Linea 37”, intervistato dal direttore de L’Idea Gianluigi Pagani. La strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna e gli anni successivi vengono raccontati dando vita, parole e sentimenti a degli oggetti inanimati quali l’orologio della stazione, un taxi distrutto dall’esplosione, un quadro ancora oggi appeso in sala d’aspetto e, ovviamente, l’autobus 37 che ha fatto la spola fra la stazione e gli obitori.(**)
– Domenica 21 novembre, ore 10,00 Festa degli Alberi.
Una passeggiata per ritrovarci a fare visita alla Vite del Fantini
Camminata alla Vite ultracentenaria, detta Vite del Fantini, nel podere Leggi Tutto

Museo arti e mestieri di Pianoro. Iniziative del mese.

Al Museo Arti e mestieri di Pianoro, da lunedì 11 ottobre si torna alla normalità per visitare il museo e gli spazi aperti di pertinenza! Capienza al 100%. Resta l’obbligo di indossare la mascherina e di esibire la certificazione verde, il green pass. E’ in vigore l’orario invernale: sabato e domenica ore 15,00-18,00.
Ecco il programma delle iniziative del mese di ottobre
FESTA della STORIA, XVIII edizione, “Una storia da salvare”: gli eventi al museo. Continua fino a domenica 31 ottobre la mostra “Una grotta lunga 6 milioni di anni” – Alla riscoperta dei Gessi del Farneto e della Croara del Parco Regionale dei Gessi Bolognesi, a cura di Giuseppe Rivalta. Una carrellata di fotografie, descrizioni, oggetti e animali ipogei permettono al visitatore di “entrare in grotta”.
Per le scuole: Nel periodo: 11 – 29 ottobre 2021, al martedì, mercoledì, venerdì, visite guidate alle scolaresche Contattare: cell. 338 8718213. Si propone come si è formata la grotta (antica risorgente) e come vivevano coloro che l’abitarono, i loro strumenti e la loro economia. Le avventure di Francesco Leggi Tutto

Il Museo di arti e mestieri di Pianoro riapre

Dopo una lunga pausa riapre il Museo Arti e mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro via del Gualando 2, con varie iniziative. A partire da:
Sabato 18 settembre 2021, ore 17,00
Inaugurazione mostra “Omaggio a Dante”, ispirata ai versi della Divina Commedia, a cura di Adriano Simoncini e di Gianluigi Zucchini. I paesaggi danteschi interpretati dagli artisti per festeggiare il 30° anniversario dalla fondazione del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro.
– A seguire: “Le Piante della Divina Commedia“, conferenza di Giancarlo Marconi.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 3 ottobre 2021. Orari: al sabato e domenica ore 16,00-19,00
Domenica 19 settembre 2021, dalle 14.30 alle 19.00
Festa della vendemmia
Rievocazione del momento festoso corale che accompagnava e concludeva la vendemmia.
Un pomeriggio per famiglie, giovani e bambini . Laboratorio botanico per bambini e genitori
Laboratorio di danza per bambini
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C’era una balena fossile sull’Appennino bolognese

Domenica 11 maggio 2008 a Gorgognano  di Pianoro , alle ore 16 Inaugurazione della scultura dedicata alla Balena della Val di Zena L’iniziativa, curata dal G.A.L. BolognAppennino, prevede l’inaugurazione della scultura dedicata alla balena della Val di Zena, che sorge nel punto esatto dove, circa 2 milioni di anni fa durante il Pliocene, una balenottera si è spiaggiata. Nell’anno 1965 è stato ritrovato lo scheletro del Cetaceo fossile, il cui originale è esposto nel Museo di Geologia e Paleontologia Giovanni Capellini della Università di Bologna. Le dimensioni della scultura che verrà inaugurata sono quelle esatte della balena (circa 9 metri di lunghezza).
Introdurranno l’evento: Simonetta Saliera, sindaco di Pianoro, Tiberio Rabboni, assessore Regione E R  Andrea Marchi, Presidente Comunità Montana – Cinque valli bolognesi , Remo Rocca, Presidente Gal BolognAppennino, Giulio Ghetti, Fondazione Carisbo, Gianbattista Vai, Direttore Museo Capellini, Università di Bologna, Carlo Sarti, Dirigente-Curatore Museo Capellini, Università di Bologna – L’inaugurazione sarà inserita all’interno di un evento-spettacolo con letture da Melville (Moby Dick) e Capellini tenute dall’attore Umberto Bortolani, in una suggestiva ambientazione sonora appositamente approntata per l’occasione.
“Se a Bologna ci fosse il mare…..! Eppure c’era. Anzi, c’è! Circa 15 km a monte dell’attuale Via Emilia due milioni di anni fa o giù di lì arrivava il mare: una spiaggia tropicale era il panorama che si offriva agli occhi di chi oggi invece si perde davanti alla vista di colline e piccole valli fiorite. Siamo in Val di Zena, a neanche una ventina di chilometri da Bologna, in una delle zone archeologiche e paleontologiche più importanti di Italia.
Basta chiudere gli occhi e abbandonarsi per un po’ al racconto. Poi, riaprendoli, la balena sarà lì, in carne e ossa, davanti al pubblico: una balena lunga ben 9 metri, opera dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna coordinati dallo scultore Davide Rivalta.
Nel corso della giornata, l’inaugurazione del monumento della Balena della Val di Zena sarà accompagnata da una ricostruzione fantastica dell’ambiente di due milioni di anni fa, testimoniato ancora da una ricca presenza di fossili in tutta la zona. Poi, da qui all’eternità la gigantesca balena-scultura (riproduce, infatti, le dimensioni reali di quella i cui resti sono ora al Museo Capellini) ricorderà per sempre ai turisti della Val di Zena che c’era un paesaggio tropicale popolato di balene e mastodonti là dove oggi si viene a funghi o per arrampicarsi sulle pendici collinari in sella a una bici….” (*)

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