C’era una balena fossile sull’Appennino bolognese

Domenica 11 maggio 2008 a Gorgognano  di Pianoro , alle ore 16 Inaugurazione della scultura dedicata alla Balena della Val di Zena L’iniziativa, curata dal G.A.L. BolognAppennino, prevede l’inaugurazione della scultura dedicata alla balena della Val di Zena, che sorge nel punto esatto dove, circa 2 milioni di anni fa durante il Pliocene, una balenottera si è spiaggiata. Nell’anno 1965 è stato ritrovato lo scheletro del Cetaceo fossile, il cui originale è esposto nel Museo di Geologia e Paleontologia Giovanni Capellini della Università di Bologna. Le dimensioni della scultura che verrà inaugurata sono quelle esatte della balena (circa 9 metri di lunghezza).
Introdurranno l’evento: Simonetta Saliera, sindaco di Pianoro, Tiberio Rabboni, assessore Regione E R  Andrea Marchi, Presidente Comunità Montana – Cinque valli bolognesi , Remo Rocca, Presidente Gal BolognAppennino, Giulio Ghetti, Fondazione Carisbo, Gianbattista Vai, Direttore Museo Capellini, Università di Bologna, Carlo Sarti, Dirigente-Curatore Museo Capellini, Università di Bologna – L’inaugurazione sarà inserita all’interno di un evento-spettacolo con letture da Melville (Moby Dick) e Capellini tenute dall’attore Umberto Bortolani, in una suggestiva ambientazione sonora appositamente approntata per l’occasione.
“Se a Bologna ci fosse il mare…..! Eppure c’era. Anzi, c’è! Circa 15 km a monte dell’attuale Via Emilia due milioni di anni fa o giù di lì arrivava il mare: una spiaggia tropicale era il panorama che si offriva agli occhi di chi oggi invece si perde davanti alla vista di colline e piccole valli fiorite. Siamo in Val di Zena, a neanche una ventina di chilometri da Bologna, in una delle zone archeologiche e paleontologiche più importanti di Italia.
Basta chiudere gli occhi e abbandonarsi per un po’ al racconto. Poi, riaprendoli, la balena sarà lì, in carne e ossa, davanti al pubblico: una balena lunga ben 9 metri, opera dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna coordinati dallo scultore Davide Rivalta.
Nel corso della giornata, l’inaugurazione del monumento della Balena della Val di Zena sarà accompagnata da una ricostruzione fantastica dell’ambiente di due milioni di anni fa, testimoniato ancora da una ricca presenza di fossili in tutta la zona. Poi, da qui all’eternità la gigantesca balena-scultura (riproduce, infatti, le dimensioni reali di quella i cui resti sono ora al Museo Capellini) ricorderà per sempre ai turisti della Val di Zena che c’era un paesaggio tropicale popolato di balene e mastodonti là dove oggi si viene a funghi o per arrampicarsi sulle pendici collinari in sella a una bici….” (*)

(*) Maggiori informazioni sul museo, sulla balena fossile e sul suo ritrovamento sono leggibili  sul sito www.museocapellini.org
 www.bolognappennino.com  

– Il Gruppo di Azione Locale dell’Appennino Bolognese, denominato GAL BolognAppennino, nasce grazie al Programma Europeo Leader Plus che sostiene lo sviluppo di attività innovative in ambito rurale, realizzato e gestito da soggetti che compongono il tessuto socio-economico di questo territorio. Nel periodo 2001-2006 il GAL ha avuto il compito di attuare il Piano di Azione Locale che individua il quadro delle azioni ritenute necessarie per dare un forte impulso alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio locale di produzioni, ambiente, cultura, paesaggio e risorse umane del territorio appenninico bolognese. il territorio è caratterizzato dalla fascia pedemontana e montana dell’Appennino bolognese solcata da valli perpendicolari alla catena principale che corre da nord ovest a sud est e fa da confine, a sud, con la regione Toscana. Il G.A.L. dell’Appennino Bolognese comprende i territori delle quattro Comunità Montane della Provincia di Bologna (Comunicato stampa del GAL).