Cassa di Espansione di Bagnetto. Che sia la volta buona che si fa? o no?

Nuovi interventi annunciati sugli argini del Reno.
“Dopo l’alluvione di maggio sono al via nel bolognese importanti lavori sulle sommità di alcuni argini fluviali. E’ previsto un doppio intervento sul fiume Reno in Bisana a Castello d’Argile e a Savignano in comune di Argelato…”. Si legge su un articolo di ieri, sul Corriere/Cronaca di Bologna(*) e altri organi di stampa, che danno notizia delle dichiarazioni di Irene Priolo, vicepresidente della regione Emilia Romagna con delega alla Protezione civile, che ha annunciato il Progetto realizzato dai tecnici dell’Ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. In sostanza si prevede di investire 580.000 euro per alzare il livello dell’argine destro in corrispondenza della Cassa di espansione di Bagnetto, operazione idraulica in via di realizzazione tra il fiume Reno e il torrente Samoggia; mentre a Savignano verrà rimossa una infrastruttura stradale esposta a inondazione durante le piene dalla zona golenale, spostando un tratto di viabilità sulla banca esterna dell’argine maestro, per poco più di un Km.
“Le terre necessarie – si legge ancora nell’articolo succitato- per l’ampliamento saranno recuperate dallo sbancamento dell’attuale rampa di via Lame e di via Venenta. Quelle in esubero verranno invece impiegate per rinforzare la banca interna dell’argine del Reno nella stessa area….”

Confrontando questo intervento con i precedenti Leggi Tutto

La piazza di Castello d’Argile. Cenni di storia dall’Ottocento al Novecento

Porta dal 1946 il nome di Attilio Gadani (già sindaco socialista, vittima nel 1944 di una feroce rappresaglia fascista)la piazza di Castello d’ Argile. Vi si affacciano gli edifici pubblici simbolici e rappresentativi del vivere civile e religioso del paese: il Municipio (1874) e la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Pietro, costruita nel 1863 dopo l’abbattimento di  quella precedente costruita nel 1380 (v. vol. II pag 169 e seg. e pag. 465-485 e seg.); e, inoltre, palazzo Artieri (1870), e, al centro della piazza, il monumento ai Caduti argilesi nelle guerre del 1900 (costruito nel 1924, con lapidi aggiornate al 1946 e 1996). E’ affiancata, sul lato ovest, dalla centrale via Matteotti, e vi confluiscono le vie Marconi, Mazzoli e Roma.
La piazza di Argile non è antichissima, e non risale ai tempi di costruzione del “Castello” (1380), ma è nata di fatto nel 1870, quando furono abbattuti i 4 caseggiati che sorgevano su questa area e che formavano un quadrilatero con un piccolo spiazzo al centro, detto “ la piazzetta dei 4”. Fino alla fine del secolo 1700, dalle mappe del centro storico risulta solo l’esistenza di questa piccola piazzetta, contigua tra l’altro ad un piccolo Leggi Tutto

Storia e storie del Monumento ai caduti di Castello d’Argile

Continuano le serate dedicate al Monumento ai Caduti di Castello d’Argile, che nel 2024 compirà cento anni!  Dopo la serata curata da Enrico Talassi, accompagnato dalla Corale Santa Cecilia, il 12 settembre 2023 in piazza alle ore 20.45 Angelo Cocchi e Simone Cortesi, racconteranno la storia della piazza di Castello d’Argile e del suo monumento e ci faranno scoprire altre storie che proprio in questa piazza hanno preso vita. Sarà anche l’occasione, grazie alla presenza del gruppo di restauratori, per osservare da vicino il lavoro di restauro del monumento, concluso da poco tempo, che ha riportato all’iniziale splendore questa statua che, da quasi cento anni, custodisce e osserva la piazza di Castello d’Argile.
Il Monumento ai caduti di Argile – Cenni di storia
La prima proposta di costruzione di un monumento “ricordo marmoreo in onore degli argilesi caduti in guerra” fu approvata ufficialmente il 25 maggio 1922 dal consiglio comunale di Castello d’Argile, allora costituito da socialisti e presieduto da Attilio Gadani, pochi mesi prima della marcia su Roma e della instaurazione del regime fascista. La realizzazione avvenne due anni Leggi Tutto

Rassegne estive a Cento, Pieve di Cento e Argile

RASSEGNA ESTIVA ‘LA BELLA STAGIONE’ A CENTO
Dal 7 giugno al 27 luglio 2023 –
Musica, Eventi, Cinema e Sport nel Piazzale della Rocca, Cortile interno della Rocca e Piazza del Guercino
*Sabato 17 e domenica 18 giugno : Palio di Cento – rievocazione storica*
La rassegna di eventi estivi è realizzata da Fondazione Teatro G.Borgatti in collaborazione con il Comune di Cento. 23 eventi che prenderanno vita nel cuore pulsante di Cento e che garantiranno intrattenimento e svago per tutte le età, realizzati anche grazie alla collaborazione con le numerose realtà e associazioni culturali del territorio. Il programma completo:
https://www.comune.cento.fe.it/aree-tematiche/cultura-turismo-sport-e-tempo-libero/rassegna-estiva-la-bella-stagione
* Per altre informazioni anche sulle frazioni di Cento: Sito web www.comune.cento.fe.it
Se stasera sono qui”…inizia ufficialmente mercoledì 14 giugno l’estate 2023 di Pieve di Cento.
Presentazione libri, letture Leggi Tutto

Le cattedrali dell’acqua aperte per il FAI: a Bagnetto

Le cattedrali dell’acqua della Renana aperte dal FAI per le Giornate di Primavera 2023
Nella pianura a nord di Bologna, in territorio del comune di Castello d’Argile, alla confluenza del fiume Reno con il torrente Samoggia, si trova l‘Impianto Idrovoro Storico di Bagnetto, uno dei nodi strategici per il governo sistematico delle acque che scendono dall’Appennino e confluiscono nel principale fiume pensile, il Reno. Il territorio attorno è frutto di un lavoro secolare di bonifica e sicurezza idraulica che ha consentito di abitarlo e coltivarlo. Dal 1990 vi è stata anche un’ intensa attività di valorizzazione ambientale.
L’impianto fu costruito nel 1925 e potenziato negli anni ‘80 e costituisce una delle principali opere di bonifica e sistemazione idraulica che hanno reso possibile la coltivazione e gli insediamenti umani nelle zone un tempo paludose. L’impianto è stato realizzato con il compito di governare l’immissione nel fiume Reno del canale collettore delle acque basse, provvedendo a sollevare le acque delle zone più depresse del comprensorio e difendendo dal rischio alluvionale 5.000 ettari di territorio. L’impianto è tuttora operativo, gestito dalla Bonifica Renana
NB – Il Bene non è raggiungibile Leggi Tutto

Una crocerossina argilese in servizio al Castello di Bentivoglio

Progetto culturale Carlo Alberto Pizzardi 1922-2022
Il programma del Centenario continua: sabato 3 dicembre al Palazzo Rosso di Bentivoglio alle 10.30 per una conferenza sul tema: La tenuta Pizzardi a Bentivoglio, con i risultati delle ricerche condotte all’Archivio Pizzardi conservato presso il Museo della Civiltà Contadina Bentivoglio insieme alla ricercatrice Marianna Biondi. Un’occasione per approfondire ancora la storia di Carlo Alberto e della sua famiglia.
– Seguirà Sabato 17 dicembre ore 17,30 a Castello d’Argile, Teatro Casa del Popolo, inaugurazione della mostra PIZZARDI E LA GRANDE GUERRA. L’operato della crocerossina argilese Ernestina Simoni in foto e cartoline di inizio ‘900, trovate nella soffitta di Casa Simoni in via Gaspare Mazzoli.
Mostra a cura del Circolo fotografico di Bentivoglio e dintorni.
Intervengono: Miria Cervi, storica locale e promotrice delle iniziative, Enrico Talassi, storico locale e Dario Seruti , assessore alla cultura.
* La mostra resterà aperta dal 14 al 29 dicembre (esclusi i giorni dal 23 al 26 compresi) dalle ore 15,30 alle 18,30 .

Dante, quante figure nell’arte…

Lunedì 13 settembre alle ore 21 presso il Teatro Comunale di Castello d’Argile, Simone Cortesi presenta:
Che figure, Dante! Viaggio artistico e illustrato nella Divina Commedia
Info e prenotazioni: 392 5931562 tealtro@gmail.com
L’incontro fa parte del programma di 3 serate dedicate ad “un modo diverso per conoscere e riconoscere Dante(Firenze 1265- Ravenna 1321) a 700 anni dalla sua morte” che si è svolto nelle serate estive di giovedì nell’Arena del Percorso vita di Castello d’Argile.
Questa terza serata era stata rinviata a causa di un temporale e si terrà ora nel Teatro Comunale nel rispetto di tutte le disposizioni antiCovid19.

Iniziativa promossa da Comune e Associazione Tea(l)tro

1796-1814 Napoleone, Bologna e l’Italia

1796 – 1814: Napoleone in Italia – 18 anni che hanno rivoluzionato il Paese (nel bene e nel male. Lo ricordiamo a 200 anni dalla morte)
1796 – DA PARIGI A BOLOGNA*
Quello che stiamo per raccontare fu un periodo davvero speciale per la storia locale, come per quella bolognese e nazionale, e fu vissuto sotto l’impronta della volontà di un uomo, Napoleone Bonaparte, venuto dalla Francia alla testa di un esercito mandato dal nuovo governo post-Rivoluzione, detto del “Direttorio”.
Va premesso, che dopo 6 anni dallo scoppio della Rivoluzione, nel 1795 a Parigi la borghesia moderata aveva preso il sopravvento nella “Convenzione” francese, sconfiggendo i più estremisti “giacobini”. I nuovi ricchi avevano rialzato la testa, si erano riaperti i salotti, erano riprese le feste e la voglia di divertirsi e di vivere, dopo tanti bagni di sangue e il periodo del “Terrore” instaurato da Robespierre. Ma la ghigliottina aveva continuato a lavorare, solo che, invece di tagliare le teste di nobili e clero, tagliava quelle di “giacobini” e “sanculotti”…

Approvata una nuova Costituzione nel 1795, anno IV della Repubblica, gli eserciti delle monarchie europee premevano sui confini della Francia, le casse del Tesoro erano vuote, le entrate pubbliche erano nulle perché nessuno pagava le tasse , e gli “assignat” (precursori degli assegni… a vuoto) inventati in precedenza come nuova forma di prestito pubblico, Leggi Tutto

Sansone Padoa, un sindaco ebreo per Argile, nell’Ottocento

Tra i sindaci che si sono susseguiti nel Comune di Castello d’Argile dopo l’Unità d’Italia, è da ricordare Sansone Padoa, membro di una famiglia di ebrei di lunga permanenza a Cento  ( presenti fin dal 1400) e diventati molto importanti nel commercio della canapa, prodotta nel bolognese e nel ferrarese, che esportavano anche in mercati esteri.
Nella documentazione del Comune di Castello d’Argile la prima presenza di membri della famiglia Padoa risulta dagli anni tra il 1806 e il 1809, quando i fratelli Sansone e Pellegrino Padoa, figli del fu Moisè di Cento, acquistarono 11 tornature di terreno in Argile dall’Agenzia dei Beni Nazionali, voluta da Napoleone per gestire e vendere tutte le proprietà tolte agli Enti religiosi cattolici soppressi.
Oltre ai Padoa, furono possidenti in Argile, a partire dallo stesso periodo napoleonico e per tutto il secolo ‘800, altre importanti famiglie di ebrei di Cento: i Levi, i Modena e i Carpi (nella seconda metà dell’800), ai quali, come nel resto d’Italia, era stata proibita fino ad allora la proprietà, e poterono quindi acquistare, insieme ad altri privati bolognesi, centesi e pievesi ( già possidenti e confinanti e alcuni nuovi), buona parte dei terreni Leggi Tutto

Costanza da Argile e Giacomo da Valenza. Una storia d’amore e morte a Bologna, tra le fazioni di Pepoli e Gozzadini

Il 1300 fu un secolo travagliato, oltre che dalla peste, dalle grandi lotte tra Papato e Impero, che misero in crisi entrambi, tanto che per 70 anni il Papa si trasferì e prese sede in Avignone. I più importanti Comuni emiliani e italiani, che per circa un secolo si erano conquistati ampi spazi di autonomia, a causa delle lotte interne e di rivalità e mire esterne, finirono per affidarsi alle più stabili, forti e autoritarie, Signorie: gli Este a Ferrara, Modena e Reggio, i Malatesta a Rimini, i Visconti a Milano, i Medici a Firenze, i Gonzaga a Mantova, ecc. A Bologna, invece, inizialmente anche le Signorie furono di breve durata perché nessuna famiglia riuscì ad imporsi stabilmente (ci riuscirono solo i Bentivoglio nel 1400). Pertanto, all’inizio del 1300 la vita politica di Bologna, città e contado, fu caratterizzata dalle lotte di fazione fra guelfi (favorevoli al Papato) e ghibellini (favorevoli all’Imperatore), e in particolare tra le famiglie dei Geremei e dei Lambertazzi, e soprattutto tra i Pepoli (detti anche “scacchesi”, per il simbolo del loro stemma) e i Gozzadini (detti anche “maltraversi”, per la banda trasversale sul loro scudo).

Accadde dunque in questo clima infuocato, nel 1321, un fatto che sconvolse a lungo la città, in un periodo in cui era temporaneo Signore di fatto di Bologna Romeo Pepoli, ricco cambiavalute- banchiere, potente Leggi Tutto