– Comunicazioni del Consorzio della Bonifica Renana su lavori in corso o conclusi su canali della pianura bolognese, a Molinella e ad Anzola –
– A MOLINELLA, la Bonifica Renana conclude i lavori sul canale della Botte
Si tratta degli interventi propedeutici alla completa rigenerazione idraulica della cassa di espansione Cornacchia capace di trattenere 1,7 milioni di metri cubi di pioggia
Per il ripristino dell’invaso e delle sue strutture di regolazione sono stati stanziati 2,5 milioni di euro
Tra Molinella e Argenta, il canale della Botte costeggia un importante invaso di laminazione: la cassa Cornacchia, ampia 58 ettari e con una capacità di accumulo pari 1.740.000 metri cubi d’acqua. Questo invaso consortile serve a raccogliere le acque in eccesso che confluiscono nel canale della Botte, durante le fasi alluvionali.
La Cornacchia è’ una delle casse di espansione della Bonifica Renana definite “di sistema”, la cui funzione risulta indispensabile alla regolazione delle acque in transito nei 2.000 chilometri di canali artificiali del reticolo consortile, in cui rientra anche la Botte, in cui convergono le acque delle terre alte di pianura tra Reno e Idice.
Come spiega l’ing. Ilihc GHINELLO, direttore tecnico: “E’ stato necessario ripristinare l’intero sistema di cassa Cornacchia, comprese le opere di regolazione e le canalizzazioni interne, dai danneggiamenti subiti durante le piene del maggio 2023. L’importo investito ammonta a 2.500.000 euro “.
Giulia BERNAGOZZI, ingegnere e coordinatrice per la Renana del progetto, specifica che: “Per i 3,4 chilometri della Botte confinanti con la cassa, tra il ponte Morgone e il ponte Zanolini, il canale è stato dragato e risezionato completamente. Con i materiali degli interrimenti -nella stessa tratta- è stata creata una sottobanca arginale a consolidamento della sponda sinistra del canale, recuperando l’originario volume scolante e contemporaneamente migliorando la solidità dell’argine. E’ stata anche è ripristinata la chiavica Ranocchina, necessaria per la regolazione dei livelli idrici nella Cornacchia. Queste attività (realizzate in economia diretta dalla Renana) sono propedeutiche al ripristino complessivo delle strutture della cassa, attualmente in corso. “
“Si tratta di una delle opere finanziate dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post alluvione – conclude Valentina BORGHI, presidente del Consorzio – e corrisponde al 61esimo intervento della Bonifica Renana dal giugno 2023 ad oggi, su un totale di 115 opere programmate per la completa rigenerazione idraulica della rete di bonifica. I restanti 54 interventi sono in fase attuativa. In totale, sono oltre 167 milioni di euro impiegati dal Consorzio nel potenziamento della sicurezza idraulica e della disponibilità idrica della pianura tra Samoggia e Sillaro“.
– Ad ANZOLA
Completata l’innovazione elettro-meccanica delle pompe consortili che gestiscono le acque di pioggia della pianura tra Lavino e Samoggia. Si tratta del 60° intervento concluso dal Consorzio nella pianura bolognese dal giugno 2023 ad oggi.
La pianura a nord della Via Emilia situata tra i torrenti Samoggia e Lavino ha una quota troppo bassa per riuscire a scolare autonomamente in questi corsi d’acqua che scorrono arginati più in alto dei suoli circostanti i quali – naturalmente – tornerebbero palude in un solo inverno piovoso. Ma dal secondo Dopoguerra, in località Forcelli (in comune di Anzola) è attivo un impianto idrovoro della Bonifica Renana che solleva le piogge raccolte in questo punto da 150 chilometri di canali artificiali e immette tali acque meteoriche nei due torrenti, affinchè giungano al mare.
Come dettaglia l’ing. Ilihc GHINELLO, direttore tecnico del Consorzio:“Questo impianto – realizzato tra il 1950 e 1960 – è costituito da porte vinciane e da cinque pompe idrovore meccaniche, in grado di sollevare e recapitare nel torrente regionale Samoggia fino 16,5 metri cubi d’acqua al secondo. L’impianto viene alimentato con energia elettrica e, grazie all’intervento appena concluso, ne è stata ripristinata la completa funzionalità che le recenti alluvioni avevano compromesso. Grazie a questi lavori sono state completamente rinnovate le componenti elettromeccaniche che alimentano e governano la funzionalità dell’intero impianto e ne consentono il telecontrollo anche da remoto, quando serve.”
“E’ il nostro 60° intervento già concluso dall’alluvione del maggio 2023 ad oggi -spiega Valentina Borghi, presidente della Bonifica Renana – sul totale di 115 opere già progettate e programmate per una completa rigenerazione sia della rete dei canali artificiali che degli impianti del sistema di bonifica. Si tratta di attività mirate a rendere la fragile pianura bolognese più sicura dal punto di vista idraulico. L’intervento è valso un investimento di 1 milione di euro, resi disponibili dalla Struttura commissariale di missione per la ricostruzione post alluvione.”