Barriere per bloccare lo sversamento di idrocarburi in Reno.

Misterioso sversamento di idrocarburi in Reno, tra Cento e Pieve di Cento, scoperto e segnalato alle autorità da un cittadino il giorno dell’Epifania. Immediato l’intervento di sindaci della zona interessata e degli Enti preposti alla salvaguardia del fiume e del territorio circostante.
Sono proseguite tutto il giorno del 7 e 8 gennaio 2023 le operazioni di messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco alla presenza dei sindaci del territorio oltre ad Arpae, volontari di Protezione Civile e Carabinieri forestali, Bonifica Renana e Regione Emilia-Romagna. Dopo aver messo in sicurezza il tratto di fiume Reno a valle (Opera Reno) si è intervenuti a monte per cercare l’origine ed arginarla.
In corrispondenza di “Opera Reno” (zona Cavo Napoleonico) i Vigili del Fuoco hanno installato una “barriera assorbente” e altre due barriere uguali sono state posizionate (per ulteriore sicurezza) all’altezza del ponte fra Galliera e Poggio Renatico.
Le barriere serviranno ad assorbire il materiale sversato in Reno bloccando così la sua corsa verso valle e a seguire verrà smaltito. La Regione ha autorizzato la Bonifica Renana ad effettuare gli scavi in profondità per risalire alla fonte.
Nel frattempo le autorità sono già al lavoro per individuare la responsabilità di quanto accaduto, che si configura come un grave danno ambientale. Nella foto il punto della situazione assieme ai sindaci di Pieve di Cento e Cento, Castello d’Argile e Galliera, Vigili del Fuoco, volontari di Protezione Civile Idra Associazione Volontari di Protezione Civile, Carabinieri Forestali e autorità di bacino del Reno.
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