Cooper Willyams, da Brighton ad Abukir, ad Altedo. Dino Chiarini

Cooper WILLYAMS  ad Altedo
Cooper Willyams, nato a Brighton il 22 giugno 1762, era figlio di John Willyams, un capitano della Royal Navy; tutta la famiglia aveva sempre avuto forti tradizioni militari, invece Cooper studiò a Canterbury dove nel 1784, dopo aver conseguito il diploma, pronunciò i voti diventando curato in una piccola chiesa nei dintorni di Gloucester, città  dove risiedeva la madre; successivamente, nel 1791 fu nominato Vicario nel Sussex.
Ma il richiamo della tradizione marinaresca familiare lo portò, nel 1794, ad imbarcarsi su una nave della flotta del Contrammiraglio Orazio Nelson come cappellano per la campagna delle Indie; partecipò pure nel 1798 alla famosa “Battaglia del Nilo” (detta in Francia Battaglia di Abukir) in cui la flotta britannica sbaragliò quella francese, tanto che alcuni mesi dopo Napoleone dovette abbandonare il suo esercito in Egitto e tornare da sconfitto in Francia.
Dopo quello scontro navale, ma sempre nel 1798, arrivò a Livorno e da qui iniziò il suo personale Grand tour, cioè¨ quel viaggio attraverso l’Italia che molti giovani europei, nobili o intellettuali, intraprendevano lungo tutta la Penisola; raggiunse dapprima Firenze poi, proseguendo oltre l’Appennino, arrivò nella Legazione bolognese; si fermò a Pianoro e qui prese la diligenza postale diretta a Bologna.
Cambiati i cavalli a Porta Mascarella, continuò il percorso verso Ferrara ma, giunto ad Altedo, pensò di fare una sosta, fermandosi per una notte presso la famosa posta-cavalli locale, comprensiva della tipica e maestosa Locanda. Dopo Ferrara, visitò Padova, Venezia, Vicenza, Verona, il lago di Garda e Mantova. Si recò pure a Ischia ed a Napoli, poi tornò a Livorno, dove si imbarcò per le isole Baleari.

Alla fine di questo suo peregrinare, redasse un piacevole volumetto dal titolo Voyage up the mediterranean, in cui descrisse le bellezze che aveva visto nell’ambito delle terre bagnate da questo mare. Inoltre compilò diversi taccuini e numerosi disegni dei luoghi da lui visitati. Al rientro dalla campagna del Mediterraneo, il Rev. Cooper Willyams sposò Elizabeth Snell dalla quale ebbe quattro figli, due maschi e due femmine. Ottenne in seguito un mandato religioso nel Kent ed ebbe vari incarichi come magistrato locale. Nel 1815 si ammalò e nonostante le cure che gli furono prestate a Londra, il 17 luglio 1816 morì in casa del cognato. Fu sepolto a Fulham, nel Middlesex, accanto alla tomba di sua sorella Beata. Nella navata della chiesa di Kingston, di cui era stato Rettore, una lapide lo menziona ad imperitura memoria.  

Dino Chiarini

Referenze fotografiche.
In alto: cartolina con veduta di Altedo a inizio ‘900.
In basso: L’isola di Ischia in un’incisione tratta da un disegno di Cooper Willyams