Dipinti, disegni e sculture di Carlo Tassi. Dalla mostra al Catalogo
–Recensione di GIAN PAOLO BORGHI–
Domenica 8 giugno si è conclusa al Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio la mostra dal titolo Carlo Tassi, Elegia degli affetti. Dipinti, disegni e sculture (1947-2011), a cura di Valeria Tassinari e Mara Vincenzi Tassi, in collaborazione con Elisa Biondi dell’Istituzione Villa Smeraldi. Aperta al pubblico dallo scorso 13 aprile, l’interessante esperienza espositiva ha conseguito un più che soddisfacente successo di pubblico e di critica e ha reso un doveroso omaggio a un noto e valente artista, Carlo Tassi (Bondeno, 1933-Ferrara, 2011), figlio di Gaetano, a sua volta apprezzato pittore, nonché restauratore.
La data di chiusura della mostra ha costituito l’occasione per la presentazione al pubblico del relativo catalogo, denso di interessanti contributi che hanno studiato approfonditamente sia l’opera di Carlo Tassi sia il contesto (prevalentemente rurale) che ha ampiamente offerto ispirazione all’artista.
L’elegante pubblicazione si apre con una nota introduttiva di Elisa Biondi, che focalizza opportunamente le motivazioni che hanno indotto e inducono il Museo della Civiltà Contadina a coltivare il dialogo, anche con proposte artistiche, tra istituzioni e comunità con una mission fondamentale e indispensabile: “La narrazione di un mondo che appartiene al passato deve inevitabilmente trasformarsi, per poter parlare alle nuove generazioni, senza cedere alla tentazione della nostalgia”.
Valeria Tassinari, in un approfondito saggio, ha affrontato le tematiche (veriste e figurative, in particolare, ma anche di sperimentazione informale) caratterizzanti la eccelsa opera artistica di Carlo Tassi rendendo nel contempo omaggio al critico d’arte Gianni Cerioli, che fu suo attento studioso. Precisa efficacemente la curatrice che l’interesse dell’artista si è incentrato “sull’analisi della condizione umana, esplorata attraverso l’osservazione della quotidianità delle persone semplici, rappresentate al lavoro dei campi o in occupazioni quotidiane. La ricerca sull’umanità più autentica lo ha anche portato a osservare le intime affinità tra uomo e paesaggio, spingendolo a contemplare in particolare l’ambiente rurale e fluviale ferrarese, al quale era molto legato e dal quale egli si è allontanato solo per brevi periodi della sua vita”.
Il catalogo si chiude con alcune incisive considerazioni di Francesco Fabbri, presidente dell’Associazione Gruppo Stadura, che dal versante di studioso di cultura materiale illustra le realizzazioni artistiche di Carlo Tassi, verso le quali afferma convintamente: “Sembrano nate qui” (al Museo). Il suo intervento contestualizza il rapporto tra lavoro e vita quotidiana in un mondo tradizionale nel quale spiccava “una campagna-giardino piena di colture per l’alimentazione degli uomini e degli animali e una sola concessione a una coltura industriale, la canapa, che per secoli è stata presente nelle rotazioni dell’agricoltura emiliana”.
L’iniziativa culturale dedicata a Carlo Tassi è compresa tra i progetti per la valorizzazione, salvaguardia e promozione delle Case d’Artista, di cui fa pure parte la Casa del Pittore-Archivio Carlo Tassi di Bondeno (***).
Gian Paolo Borghi
IL CATALOGO
Carlo Tassi – Elegia degli affetti. Dipinti, disegni e sculture (1947-2011)-
a cura di Valeria Tassinari e Mara Vincenzi Tassi
in collaborazione con Elisa Biondi- Archivio Casa Carlo Tassi, Bondeno, 2025, pp. 30, Euro 15
** *Vedi anche
https://www.carlotassi.it/casa-museo/