Una sperimentazione per la tutela degli argini

GREEN4BLUE: una sperimentazione per migliorare la sicurezza dei canali
Oggi prende il via ufficialmente il programma LIFE GREEN4BLUE: Università di Bologna, Legambiente Emilia-Romagna e Bonifica Renana presentano un progetto sperimentale per il riequilibrio faunistico delle specie alloctone infestanti che stanno compromettendo la stabilità degli argini dei principali corsi d’acqua di pianura.
Questo è l’obiettivo del progetto di gestione ambientale con la Bonifica Renana capofila – spiega Paolo Pini, direttore del Consorzio- che è risultato vincente in ambito europe, su oltre 1000 candidature provenienti dai 28 paesi dell’Unione.”
Si tratta di una sperimentazione quinquennale su 9 aree pilota, mirata alla riqualificazione ecologica tramite rinaturalizzazione dei principali canali di scolo ed al controllo diretto delle specie alloctone invasive, nutria in primis.
Andrea Morsolin, project manager del LIFE specifica che “Le aree pilota si concentrano sui canali della Botte e Lorgana, principali scoli di bonifica della pianura e interessa i comuni di Budrio, Minerbio, Baricella, Medicina e Molinella.La nutria è un roditore acquatico invasivo che realizza articolati reticoli sotterranei negli argini in terra dei corsi d’acqua, minandone la stabilità e aumentando il rischio alluvionale.”


Le nutrie non hanno predatori naturali, vivono in colonie familiari composte da femmine e prole mentre Leggi Tutto

Bonifica Renana e smaltimento acque esondate. Cassa Dosolo chiusa.

Continua l’attività di smaltimento da parte del reticolo idraulico artificiale della Bonifica Renana delle acque esterne esondate dai corsi d’acqua regionali. Ad oggi nelle casse di espansione del sistema idraulico del Consorzio sono parcheggiati più di 11 milioni di metri cubi d’acqua, in attesa che i livelli del Reno si abbassino e consentano di sollevare meccanicamente nel fiume queste masse idriche.
Per ammortizzare gli effetti della rotta dell’Idice e della piena del Navile sono state attivate tutte le casse di espansione consortili, tra cui Punta Signana (1 milione di metri cubi), Gandazzolo Vecchia, (1,8 milioni di metri cubi) e Gandazzolo Nuova (4,5 milioni di metri cubi). Anche il reticolo dei canali artificiali di scolo è pieno, ma ad oggi argini e botti del sistema consortile stanno reggendo la forte pressione delle masse d’acqua in transito.
Le pompe di sollevamento dei principali impianti idrovori della Renana, da venerdì ad oggi hanno accumulato circa 1.400 ore di funzionamento, sollevando verso i corpi riceventi un volume d’acqua pari a 23 milioni di metri cubi . Per avere un’idea delle quantità basti sapere che si tratta del volume corrispondente allo svuotamento di 7.700 piscine Leggi Tutto

Le “rotte” di Reno del ’49 e del ’51, a Gallo di Poggio Renatico

Le “rotte” del Reno del ’49 e del ‘51
Testo di Giulio Reggiani
Possiamo considerare il 1951 come l’annus horribilis delle alluvioni italiane? Forse no, se andiamo molto indietro nel tempo. Ma se consideriamo gli ultimi due secoli e valutiamo solamente i dati riguardanti la parte terminale della pianura padano-veneta (ed il bacino idrografico renano in particolare) siamo in grado di affermarlo con certezza. Infatti quell’anno successero due episodi di straordinario impatto sulle popolazioni di ambedue le sponde sinistre, sia del Po che del Reno; ed avvennero l’uno all’inizio e l’altro alla fine dell’anno. Il “trait d’union” fra queste due, fu la sommersione di terreni fecondi e ben coltivati di dimensioni assai rilevanti; naturalmente l’allagamento del Rodigino fu molto superiore a quello del Ferrarese, viste le diverse portate d’acqua dei due fiumi.
La più famosa e disastrosa inondazione italiana, dall’Unificazione ad oggi, resta senza dubbio quella del 13 novembre 1951, che vide il Po, il maggior fiume d’Italia, rompere il suo argine sinistro ad Occhiobello, in provincia di Rovigo, causando danni di dimensioni bibliche, allagando circa 70 mila ettari di fertile campagna e costringendo all’evacuazione Leggi Tutto

Di nuovo sott’acqua…

17 novembre. Ci risiamo. Sono passati appena 9 mesi dalla rotta di Reno al Trebbo  (Castel Maggiore) nel  febbraio di quest’anno, che già ci ritroviamo  con tante case, strade, vaste aree di campagna invase dalle acque  straripate o esondate da fiumi , canali e fossati strapieni. Sono bastati alcuni giorni e notti di piogge intense (ma non eccezionali…) , e tutto il sistema di circolazione delle acque nella miriade di corsi che attraversano la nostra pianura intorno al Reno è entrato in crisi. E sì che ci erano stati annunciati  interventi per la sicurezza idrogeologica per  centinaia di milioni… Ma non sappiamo quanti ne siano poi stati realizzati o avviati. Di certo che la cronaca di oggi è un bollettino di guerra, per molti persa. Leggiamo dalla stampa:”Esondato a Budrio il fiume Idice. Campagne allagate  a Budrio e Castenaso. Il Reno sta raggiungendo il colmo a Casalecchio di Reno. Anche i fiumi Samoggia e Sillaro hanno raggiunto il livello 3. A Castel Maggiore interviene l’esercito in seguito a tracimazione del Canale Navile in località Castello…Rimane l’allerta rossa per i fiumi in Emilia, visto che il maltempo delle ultime ore sta creando situazioni di criticità soprattutto nelle provincie di Bologna e Ferrara per il rapido innalzamento dei fiumi….

….. Nella tarda mattinata, su richiesta della Prefettura di Bologna, l’Esercito è stato chiamato ad intervenire Leggi Tutto

Disboscamento “selettivo” delle golene di Reno al Trebbo

L’area di golena del fiume Reno a Trebbo sarà ripulita dalla vegetazione (notizia pubblicata in data sabato 02 novembre 2019 sul sito del comune di Castel Maggiore)
Intervento della Regione Emilia – Romagna per aumentare la sicurezza dell’abitato
Nel corso di un incontro tenutosi a Trebbo (frazione del Comune di Castel Maggiore, ndr) il 24 ottobre scorso, su iniziativa dell’amministrazione comunale e delle consulte ambiente e territoriale di Trebbo, i tecnici della Regione hanno illustrato la necessità di operare una forte riduzione della vegetazione presente nella golena a Trebbo di Reno: nel corso degli eventi alluvionali del 2 febbraio scorso si è infatti registrato un anormale incremento di livello della piena nella zona di Trebbo di Reno e della prospicente Longara (Sala Bolognese). Secondo i tecnici tale innalzamento dei livelli è imputabile, in prima approssimazione, alla combinazione di una sezione fluviale particolarmente ridotta in presenza di una scabrezza dell’alveo particolarmente elevata per la presenza di una fitta vegetazione.
La fitta vegetazione presente costituisce un ingombro che riduce la capienza dell’alveo e al tempo stesso frena i detriti portati dalle piene, costituendo Leggi Tutto

Sicurezza idraulica del Reno: un milione in arrivo per interventi?

Grandi promesse e progetti in cantiere per  mettere in sicurezza  il territorio intorno al Reno, in particolare  sul tratto bolognese, dopo la disastrosa  rottura del febbraio scorso a Castel Maggiore. E’ quanto emerso dal convegno svoltosi  nei giorni scorsi a Pieve di Cento, con la partecipazione  dell’assessore regionale Paola Gazzolo, tecnici della materia e alcuni sindaci della zona . Si è parlato di una  futura spesa complessiva  di oltre un milione di euro per una serie di interventi lungo gli argini del fiume  Reno e dei torrenti Samoggia e Lavino. Si provvederà allo sfalcio della ormai folta vegetazione che invade gli alvei e le  golene, e alla chiusura  delle tane scavate dagli animali (nutrie in particolare) negli argini; alcuni interventi  nel tratto tra  Bologna e Pieve, e nel successivo tratto ferrarese, sono già in fase di appalto.  Ma soprattutto, entro l’anno, si dovrebbero avviare  le procedure di appalto per la costruzione dell’argine di chiusura  della Cassa di espansione di Bagnetto, su un lembo estremo  del territorio di Castello d’Argile sul confine con Leggi Tutto

Sicurezza idraulica per il fiume Reno. Un incontro a Pieve di Cento

“Sicurezza Idraulica del fiume Reno e del territorio di pianura”
Mercoledi 9 Ottobre, alle ore 17.30 , a Pieve di Cento, presso il Teatro Alice Zeppilli,
si terrà un convegno promosso dal Comune di Pieve di Cento e dall‘Unione Reno Galliera. Il ricordo della  rotta degli argini del Reno che ha causato un  vasto allagamento   nei territori di Castel Maggiore e Argelato nel febbraio scorso , è ancora vivo, e le nuove piogge autunnali incombono. Sono stati messi in sicurezza  ora gli argini? Si attendono risposte.
Il programma del convegno prevede il saluto di benvenuto di  Luca Borsari, Sindaco di Pieve di Cento,  l’introduzione di Alessandro Erriquez, Sindaco di Castello d’Argile con delega alla protezione civile dell’Unione Reno Galliera, e le relazioni tecniche di
Dott. Claudio Miccoli, Dirigente Servizio Reno e Po di Volano. Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile che farà il  Punto di situazione sulla sicurezza idraulica del Reno.
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Stelle cadenti… sul Reno

STELLE CADENTI, NELLA MAGIA DELLE ACQUE NOTTURNE
Il 10 agosto, per la Notte di san Lorenzo, tradizionale appuntamento a Saiarino di Argenta (FE), dove si incontrano tutte le acque della pianura!
NOI E IL RENO: un fiume di passione! Un viaggio lungo i paesaggi disegnati nei secoli dall’acqua: l’attore Saverio Mazzoni legge brani di Maurizio Garuti, dedicati alla millenaria storia del rapporto tra uomini, fiumi e alluvioni nel nostro territorio
Come ogni anno, nella meravigliosa cornice dell’Impianto Idrovoro di Saiarino, una serata dedicata a cultura, arte e musica! ecco il programma 2019:
ore 21.00 – visita guidata all’impianto idrovoro storico, vero capolavoro Liberty di archeologia industriale – tra fiaccole e candele accompagnati da guide della Bonifica Renana; osservazione e riconoscimento delle stelle sulla riva del canale, con Massimiliano Di Giuseppe; mostra Il fascino delle stelle sopra di noi dell’artista Vito Tumiati;
ore 21.30 – letture teatrale Noi e il Reno. Un fiume di passione, con testi dello scrittore Maurizio Garuti, letti da Saverio Leggi Tutto

Reno, di nuovo in piena. E anche Samoggia, Sillaro, Senio e altri. Allagamenti e frane

Nuova piena del Reno
Nel pomeriggio di oggi si prevede che la piena del fiume Reno arrivi a livello di 7,8 – 8,2 m. Si sta predisponendo la chiusura della passerella ciclopedonale di Ponte Vecchio tra Pieve di Cento e Cento, che sarà effettuata al raggiungimento di 7,5 m.: decisione che  sarà tempestivamente comunicata.
Il Servizio di Bacino del Reno ha anticipato che a breve verrà aperto il Cavo Napoleonico, che probabilmente scolmerà per la notte, così da mantenere le soglie di tranquillità. Alle ore  12 il prefetto ha convocato una riunione a riguardo.
La situazione, ora sotto controllo, potrà evolvere in un senso o nell’altro, a seconda che continui o meno a piovere  nell’alto bacino del Reno.

In serata l’onda di piena  è risultata  di livello meno preoccupante

** Foto  diffuse sul sito Facebook del Comune di Castello d’Argile

AGGIORNAMENTO POMERIDIANO

Già chiuso il passaggio ciclopedonale sul Ponte vecchio sul Reno tra Pieve e Cento, e già aperto il Cavo napoleonico che scaricherà le acque dal Reno nel Po. Ma è seria la situazione in Emilia Romagna intorno ad altri fiumi e torrenti .
Frane, smottamenti e allagamenti sono segnalati in molte località in provincia di Bologna in seguito alle piogge battenti che da ieri interessano l’Emilia Romagna. Nella notte è esondato il torrente Leggi Tutto

Effetto blu alla Chiusa di Casalecchio

EFFETTO BLU –
Sabato 13 aprile, i Consorzi dei Canali di Reno e Savena in Bologna, in collaborazione con l’Associazione Casa delle Acque e il CCRR di Casalecchio di Reno, con il patrocinio del Comune di Casalecchio di Reno e Cna Bologna, e con il contributo di CAE SpA. e Confesercenti Bologna, presentano la settima edizione di EFFETTO BLU, una giornata dedicata alla valorizzazione storico-funzionale del patrimonio idraulico del territorio casalecchiese.
EFFETTO BLU intende promuovere la conoscenza dell’origine del sistema bolognese delle acque, che nasce dall’antica e monumentale Chiusa di Casalecchio, riconosciuta dall’ UNESCO nel 2010 come Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani e che costituisce uno dei siti di “archeologia delle acque” più interessanti e significativi d’Europa.
Il programma della giornata comprende un’ampia offerta di attività ed eventi adatti ad un pubblico trasversale, con aperture eccezionali di siti normalmente non accessibili al pubblico come il Paraporto Scaletta (la cosiddetta Casa dei Ghiacci), Lido 15, la Centrale Leggi Tutto