
– L’ing. Antonio Giordani fu una delle personalità di maggiore caratura nel panorama centese del secolo XIX. Nacque a Cento il 2 luglio 1813, da famiglia venuta dal Veneto, e morì il 2 maggio 1897. La sua vita fu tratteggiata con maestria dal commosso necrologio apparso sulla Gazzetta dell’Emilia a firma di Antonio Orsini – ( Premessa di Adriano Orlandini) –
“In Bologna studiò matematica riportandone la laurea nel 1835. Sul principio del 1831 egli pure aveva preso il fucile ed in quel manipolo di animosi mostrò come sino dai primi anni serbasse fervido nel petto l’amore all’Italia. Rimpatriato, tutto diedesi alle cure della famiglia, all’esercizio della sua professione ed alla cosa pubblica. L’anno 1837 venne ascritto alla centese Accademia dei Rinvigoriti, della quale, sei anni dopo, fu eletto segretario, per esserne poi ultimo presidente (1860-72). Nel 1840 trovavasi già Consigliere del Comune, nel qual tempo collaborò insieme ad altri architetti, negli studi d’impianto e di costruzione del Cimitero, divenuto uno dei monumenti più ragguardevoli di questa città.
Nel 1845 il Giordani diede opera all’impianto di una Società di Mutuo Soccorso fra gli Artieri di Cento della quale sostenne l’ufficio di Segretario. Salito al Pontificato il Cardinale Mastai anche Giordani inneggiò al papa riformatore, che liberava dal carcere e dall’esilio i condannati per fatti politici.








