Luigi Arbizzani, protagonista, studioso e divulgatore della storia della Resistenza.

Dal 2005 la biblioteca di S. Giorgio di Piano è intitolata a Luigi Arbizzani, poiché il Comune ha voluto onorare la memoria di un concittadino che ha dedicato buona parte della sua vita alla ricerca storica e alla diffusione della conoscenza del frutto delle sue ricerche, rivolte soprattutto al delicato e importante periodo della Resistenza , accompagnate sempre anche dal suo impegno politico.
La sua biografia è valorizzata soprattutto dalla sua bibliografia, che conta decine di pubblicazioni (v.  in fondo all’articolo).
Dal ritratto che ne ha tracciato Gian Maria Anselmi, Direttore dell’Istituto Gramsci dell’Emilia-Romagna apprendiamo che Luigi Arbizzani è nato a S. Giorgio di Piano l’11 marzo 1924,  ha frequentato l’Istituto industriale,  iniziando poi la professione di disegnatore tecnico. Dal 10 maggio all’8
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Omero Schiassi : un uomo che ha difeso la libertà  , l’umanità  e la giustizia, in Italia e in Australia

A S. Giorgio di Piano c’è una strada dedicata a  lui e nella lontanissima  Myrtleford in Australia c’è la sua tomba. Ma forse qui pochi sanno chi era e perchè è giusto ricordarlo –
Omero Schiassi è nato  il 3.9.1877 a S. Giorgio di Piano da Guglielmo e  Virginia Biagioni. Entrambi i genitori  furono animatori del primo movimento socialista locale , sia nella tabaccheria con mescita di alcolici da loro gestita a S. Giorgio di Piano, sia nel “salotto buono" di casa, a causa del
rifiuto dei padroni di casa ad affittare locali per farne la sede dei socialisti del comune. Animato dagli stessi ideali,  si immerse nel movimento dei lavoratori, portando avanti gli studi fino a conseguire la laurea  in Giurisprudenza all’Università  di Bologna. Il 22-23 aprile 1901 "Il Resto del Carlino" pubblicò un comunicato che vedeva il giovane Omero come redattore e primo firmatario nelle lotte per strappare migliori condizioni per i " vangatori di risaia" (tra le rivendicazioni più sentite, la giornata lavorativa di 12 ore!) ed un salario più elevato.

Partecipò al l° Congresso nazionale dei Lavoratori della TerraFederazione Nazionale dei lavoratori della terra nella provincia di Bologna, in Umbria, nel Lazio ed in Toscana, promosse organizzazioni mezzadrili e agitazioni Leggi Tutto

Vita e satira di Fortebraccio

Sabato 27 giugno 2009, alle ore 10 , a S. Giorgio di Piano, piazza Indipendenza 1, presentazione del libro
Fortebraccio. Vita e satira di Mario Melloni a cura di Pasquale Di Bello e Paola Furlan (Ed. Diabasis)
Dopo il saluto del sindaco Valerio Gualandi, presentazione di Fabio Govoni, interventi di: Emanuele Macaluso e Marisa Rodano. Presenti  i curatori del volume e Mauro Roda, presidente della Fondazione Duemila
In occasione del ventennale della scomparsa del giornalista, noto con lo pseudonimo di Fortebraccio, inaugurata una scultura a lui dedicata.
Mario Melloni (nato a San Giorgio di Piano, 25 novembre 1902  e morto a Milano, 29 giugno 1989) E’ stato un giornalista e politico italiano.
Inizialmente di professione calzolaio, fu antifascista e durante la dittatura mussoliniana visse per molte tempo in esilio a Parigi. Durante la Seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza partigiana e nel 1945 si iscrisse alla Democrazia Cristiana. Laureato in giurisprudenza, fu giornalista e dal 1946 al 1951 direttore del quotidiano Il
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Ezio Villani. Da Galliera alla Costituente. Biografia in un libro

Mancava ad oggi un lavoro complessivo volto a ricostruire sia il percorso formativo sia il contributo dato
da Ezio Villani (Galliera (BO), 1892 – Roma, 1955) alla politica italiana, nel periodo che va dal primo dopoguerra agli anni del Centrismo. Personaggio non di primo piano, se paragonato ai grandi attori della storia nazionale del Novecento, il socialista Villani è però stato testimone, ed anche protagonista, di molte vicende nazionali del secolo appena trascorso. Giovane dirigente della Camera del Lavoro di Ferrara, convinto antifascista vessato dal regime di Mussolini, al termine della lotta di Liberazione combattuta nellaBrigata Matteotti partecipò ai lavori dell’Assemblea Costituente, prima nelle file del Partito socialista poi in quelle
del Partito socialista dei lavoratori italiani.  In quel consesso l’on. Villani si distinse per alcuni interventi in materia di rapporti economici e tutela del lavoro dai quali emerge chiaramente la volontà  del deputato socialista di dare compiuta realizzazione a quel precetto, contenuto nella Carta repubblicana, che affida ancora oggi allo Stato il compito di «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà  e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

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