Arte antica e Compagnia dei Lombardi a Bologna

Collezioni Comunali d’Arte-  Piazza Maggiore 6 – Bologna
Prosegue fino al 9 febbraio prossimo la mostra
“UN PASSATO PRESENTE L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, aperta dall’ottobre scorso. Le ultime visite guidate sono in programma per
domenica 26 gennaio 2020 | ore 16.30
– domenica 9 febbraio 2020 | ore 10.30
Le visite guidate sono gratuite, previo pagamento del biglietto di ingresso al museo.
Mostra nata dall’idea di presentare otto capolavori della pittura gotica e tardogotica bolognese per raccontare anche la storia unica della Compagnia dei Lombardi attraverso una selezione di documenti del suo archivio. Si tratta di tavole in cui sono rappresentati santi e sante, tra i più venerati in quel tempo, raffigurati con i loro attributi iconografici: San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo, Santa Caterina d’Alessandria, Santa Maria Maddalena, dipinti da Simone di Filippo detto ‘dei Crocifissi’, alla fine del XIV secolo. Questo artista ebbe una vastissima produzione di dipinti di devozione non solo per Bologna. Vuole la tradizione che nel 1170 a Bologna si costituisse una compagnia di uomini originari del Nord della penisola, con la finalità di darsi sostegno e difendere i propri interessi, anche armandosi.

La vera origine della Compagnia dei Lombardi è però da far risalire alla prima metà Leggi Tutto

Dialetti a confronto e il culto di S. Antonio abate nella tradizione locale.

Al MAF di San Bartolomeo in bosco (FE)Via Imperiale, 263
Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
Domenica 19 gennaio 2020 ore 15,30
DIALETTI E TRADIZIONI POPOLARI
per la nona giornata nazionale del dialetto e delle parlate locali
– Presentazione del libro di poesie dialettali ferraresi
Al paréa un fógh ad paja (Pareva un fuoco di paglia)
di Edoardo Penoncini (Puntoacapo, Pasturana, Alessandria, 2019)
Finalista del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” 2019, Sezione Poesia.
Letture di Cristina Rossi
A seguire
– “Er monno de la poesia da le ciàcole padoane al bugadùr frarés, passanno pe’ Napule, lu sicilianu e lo mantuano” con un
Leggi Tutto

Noè, dalla Bibbia al Corano. Confronti

LA FIGURA DI NOE’ E IL DILUVIO UNIVERSALE NEL CORANO E NELLA BIBBIA – Osservazioni  e confronti di Giovanni Pellegrino e Ermelinda Calabria –
Noè è una figura molto popolare nel mondo islamico anche perché il Corano parla di lui in ben 25 sure. Descrive in questi termini, riguardo alla figura di Noè, Guzzetti afferma che come per la Bibbia così anche per il Corano Noè è l’unico uomo giusto della sua generazione ed è per questo che viene salvato da Dio.
L’ Islam lo considera un “Rasul” ovvero un messaggero pur non avendo un suo libro rivelato.
Dobbiamo dire che la storia di Noè e del diluvio universale si ritrova nelle traduzioni della maggior parte dei popoli antichi specialmente nell’ ambiente semitico. Gli storici della religione spiegano l’esistenza di questi racconti intorno al diluvio universale considerandoli conseguenza di grandi inondazioni verificatisi in tempi antichissimi. Col trascorrere dei secoli il ricordo di tali inondazioni, la cui portata venne notevolmente ingigantita diede origine alle storie riguardanti il diluvio universale riscontrabili anche nei popoli nordici e nell’ antica Grecia.

Dopo questa breve digressione toniamo ad occuparci del racconto coranico intorno al diluvio universale.

Il Corano accetta il racconto biblico che afferma, che il catastrofico evento fu causato dalle acque torrenziali che per molti giorni si riversarono sulla terra ma a questa versione sembra preferire la tradizione Leggi Tutto

I Pivis a Massumadegh, a teatro.

Dal 16 al 19 gennaio 2020, alle ore 21, al Teatro Zeppilli di Pieve di Cento, la compagnia I Quatergat (che dopp i en diventè dimondi mo dimondi de piò) presenta
I Pivis a Massumadegh, rappresentazione scenica tratta dall’omonimo poemetto in dialatt piveis (dialetto pievese) di Angelo Michele Gessi, pubblicato nel 1901. Il poemetto epico  in dialetto locale è un po’ la “Gerusalemme liberata” per i pievesi, che ne hanno fatto una loro bandiera storico-letteraria simbolica, elevando il  poeta monsignor Angelo Gessi (Pieve di Cento 1850- Roma 1904) nel panteon degli autori di poemi epici, sulla scia di predecessori illustri vissuti in terra emiliana come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, passando per il persicetano Giulio Cesare Croce (ma anche per il Manzoni dei Promessi sposi), ai quali si è forse in parte ispirato per la narrazione, ma che per contenuto e stile, tra l’eroicomico e il popolare, si differenzia assai nella sua specificità, esaltando, e romamzando, un lontano episodio locale risalente al secolo XIV in cui il popolo pievese dimostrò virtù eroiche e spirito civico in difesa del proprio paese.
La stesura dell’opera fu lunga e Leggi Tutto

Sorgo e miglio per una alimentazione ecosostenibile. Una sperimentazione

Training Chef per l’utilizzo dei prodotti a base di sorgo e miglio, nelle mense scolastiche di Cento.
Il sorgo? detto anche “saggina”, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle graminacee; dà una spiga buona per l’alimentazione animale e i suoi fusti erano pure utilizzati per farne scope. Il miglio? graniglia buona per alimentare il pollame e i piccioni... Questo è quanto molti credono stando agli usi noti finora dalle nostre parti. E invece no, i loro semi, anticamente già molto usati anche per l’alimentazione umana, oggi sono tornati alla ribalta e se ne stanno rivalutando le proprietà nutrizionali, oltre alle possibilità di una coltivazione più ecosostenibile. E da un anno è in atto una sperimentazione che coinvolge alcuni poderi del bolognese, l’Università di Bologna (*) e il Comune di Cento che nello scorso dicembre ha dato il via al training degli Chef delle mense scolastiche per la preparazione di ricette a base di sorgo e miglio. I prodotti preparati durante il progetto, infatti, saranno sperimentati proprio nelle scuole del comune emiliano.

Il training è iniziato con un primo incontro conoscitivo presso il centro di cottura gestito dalla Soc. Coop. Gemos, concessionaria per il Comune di Cento della gestione delle mense scolastiche, dove hanno partecipato i collaboratori e i cuochi di Gemos, il Comune di Cento e la chef Pina Siotto, docente di cucina vegetale, antropologa e autrice.

La formazione Leggi Tutto

Casa Museo Carducci e Museo del Risorgimento.

“Casa Carducci” a Bologna è considerato monumento nazionale ed è sede di due importanti musei: il museo dedicato al poeta (al primo piano) e il Museo del Risorgimento (al piano terra). E’ situata fra porta Maggiore e porta Santo Stefano, vicino all’omonima Piazza Carducci. Giosuè Carducci (nato a Valdicastello di Pietrasanta, 27 luglio 1835 – morto a Bologna, 16 febbraio 1907) è stato un poeta, scrittore, critico letterario e accademico italiano; nel  1860 venne incaricato dal Mamiani a tenere la cattedra di Eloquenza italiana, in seguito chiamata Letteratura italiana presso l’Università di Bologna, dove rimarrà in carica fino al 1904. Senatore dal 1890 al 1907. Fu il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1906. Ad innalzare la dimora in cui Giosue Carducci trascorse gli ultimi diciassette anni della sua vita a monumento “nazionale” è stata la regina  Margherita di Savoia. In precedenza, Carducci  aveva abitato in via Broccaindosso e in Strada Maggiore.

Ad Albano Sorbelli (1875-1944), già discepolo di Carducci e dal 1904 direttore della Biblioteca dell’Archiginnasio, si deve l’organizzazione dell’istituto. Con passione pari al rigore si dedicò infatti al riassetto dell’imponente libreria del maestro e del suo archivio letterario, così da garantirne la fruizione pubblica, Leggi Tutto

Visite guidate e conferenze alla Mostra sugli Etruschi

Museo Civico Archeologico di Bologna , Via dell’Archiginnasio 2
* VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA “ETRUSCHI” , a cura di ASTER | Electa
4 Gennaio 2020, ore 16.30 5 Gennaio 2020 ore 16.30 – 11 Gennaio 2020 ore 16.30 – 12 Gennaio 2020 ore 11 – 18 Gennaio 2020 ore 16.30 – 19 Gennaio 2020 ore 16.30 – 25 Gennaio 2020 ore 16.30 – 26 Gennaio 2020 ore 11
€ 7 visita guidata + ingresso ridotto mostra € 10 (max 30 partecipanti). Prenotazione obbligatoria allo 051 7168807
* *CONFERENZE LEGATE ALLA MOSTRA “ETRUSCHI”” Viaggio nelle terre dei Rasna,
– 11 Gennaio 2020, ore 16. L’archeologo è un viaggiatore. Viaggi in Etruria tra Settecento e Novecento, Incontro con Giuseppe Maria Della Fina, Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto.

– 18 Gennaio 2020 ore 16. Un popolo in viaggio. Viaggiatori etruschi nel mito e nella storia, incontro con Roberto Macellari, Musei Civici di Reggio Emilia
– 25 Gennaio 2020 ore 16. Gli Etruschi e noi, incontro con Anna Dore, Museo Civico Archeologico
Tutti gli incontri si terranno nella Sala del Risorgimento del MuseoArcheologico e sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

http://www.museibologna.it/archeologico/eventi/47655/id/99182

www.etruschibologna.it

Epifania e Befana, storia religiosa e tradizioni popolari pagane

Con l’Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all’intera umanità, con la visita solenne, l’offerta di doni altamente significativi e l’adorazione dei Magi.
L’Epifania (nome completo: Epifania del Signore) è una festa cristiana celebrata dodici giorni dopo il Natale, ossia per le Chiese occidentali il 6 gennaio, giorno che per le Chiese orientali che seguono il calendario giuliano corrisponde al 19 gennaio del computo civile. Il termine deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi rendo manifesto“), dal sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina). Sin dai tempi di San Giovanni Crisostomo il termine assunse una valenza ulteriore, associata alla Natività di Gesù Cristo. Nelle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana è una delle massime solennità celebrate, assieme, per esempio, alla Pasqua, al Natale e alla Pentecoste, ed è quindi istituita come festa di precetto (in Italia fu abolita per alcuni anni , poi ripristinata). Nei Paesi in cui non è festività civile, viene spostata alla domenica tra il 2 e l’8 Leggi Tutto

Alice Zeppilli e Giuseppe Alberghini, la musica a Pieve di Cento

A 50 anni dalla scomparsa del grande soprano Alice Zeppilli, Pieve di Cento rende omaggio a lei e al marito Giuseppe Alberghini con un concerto dal titolo “Ricordando Alice Zeppilli e Giuseppe Alberghini” che si terrà sabato 28 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Alice Zeppilli.
Il Museo della Musica raccoglie testimonianze della vita artistica del soprano Alice Zeppilli alla cui memoria è stato intitolato il teatro, nel 2003, dopo i lavori di restauro.
Nata il 28 agosto 1885 a Mentone (F) interpretò a soli diciotto anni di Gilda nel Rigoletto all’Opera di Montecarlo, con E. Caruso, Duca di Mantova. La sua carriera, rapida ed intensa, la vide calcare le scene dei più importanti teatri del mondo. Dal 1906 al 1914 fu un’autentica star negli Stati Uniti. A New York nel 1913 sposò Giuseppe Alberghini, primo violoncello nell’orchestra di Chicago, nato a Pieve nel 1879, fratello maggiore dello scultore Antonio. Nel 1915 la Zeppilli abbandonò gli States per seguire in Italia il marito chiamato alle armi. Durante gli anni del conflitto il suo nome continuò ad apparire sulle locandine dei teatri francesi e italiani, fino a quel momento, questi ultimi, un po’ trascurati.

Al fronte Alberghini conobbe Gabriele D’Annunzio, suo capitano, e iniziò una splendida amicizia che durò anche dopo il conflitto: ne sono testimonianza le bellissime lettere inviate Leggi Tutto

Auguri e cartoline dal MAF

Il MAF, Mondio Agricolo Ferrarese, augura un luminoso e felice Natale e un gioioso 2020, e ricorda che fino al gennaio 2020 potrete visitare al MAF la mostra “Antichi segni augurali di Natale e di Nuovo Anno”, curata da Maria Roccati e Gian Paolo Borghi, che ha come protagoniste cartoline e letterine di Natale dei primi settant’anni del secolo scorso.
* La mostra è visitabile nei seguenti orari: Dal martedì al venerdì: 9.00-12.00. Domenica e giorni festivi: 15.00-18.00. Chiusura: 25 Dicembre e 1 Gennaio.
Tanti cari auguri di Buone Feste, ci rivediamo a gennaio con il prossimo evento domenicale!
Mondo Agricolo Ferrarese