Caratteri di piombo che hanno fatto e scritto la storia

Lettere che cambiarono il mondo
Annalisa Palumbo –Coordinatrice editoriale Storica National Geographic (*)
Intorno all’VIII secolo, se non prima, in Asia si sviluppò una tecnica per produrre diverse copie di un testo senza ricorrere alla copiatura manuale: la xilografia. I testi e le immagini erano incisi in rilievo su una tavoletta di legno (in greco, xylon), che veniva cosparsa d’inchiostro e quindi impressa su fogli di carta o seta delle dimensioni della tavoletta stessa. Il primo esempio di libro stampato antico giunto fino a noi è il Sutra del diamante, dell’868.
Sebbene per tutto il XIII secolo in Cina si sia tentato di creare un sistema di stampa con caratteri mobili, la complessità della scrittura cinese e l’immenso numero di segni da riprodurre resero impossibile l’impresa. D’altro canto nel 1377, nel tempio di Heungdeok, in Corea, fu stampato il primo libro a caratteri mobili in cinese semplificato che sia sopravvissuto fino a noi: il Jikji, una raccolta d’insegnamenti dei grandi sacerdoti. Tuttavia la stampa a caratteri mobili non ebbe troppo successo e finì per scomparire.
Negli stessi anni in Europa aveva luogo una corsa alla creazione di un sistema analogo: gli artigiani e i primi stampatori mantenevano il più stretto riserbo sui progressi fatti in questo campo per evitare quello che oggi definiremmo una Leggi Tutto

Carnevali storici della pianura bolognese e ferrarese al via

I primi a partire saranno i carri allegorici e i gruppi in maschera di Bologna, Pieve di Cento e Cento, domenica 5 febbraio , gli altri arriveranno la domenica successiva.
– Per il Carnevale di Pieve di Cento il primo appuntamento è per domenica 5, continua il 12 e il 19 – eventuale recupero il 5 marzo – e aggiunge anche una speciale data primaverile per il 20 maggio
A Bologna si parte domenica 5 febbraio col Carnevale dei Bambini, istituito dal cardinale Giacomo Lercaro negli anni 50, parata dei carri lungo le vie e davanti alla fontana del Nettuno, con tantissimi spettacoli sparsi per la città, a partire da quelli dei burattini del maestro Riccardo Pazzaglia.
– Famoso, in provincia di Ferrara, è il Carnevale di Cento, conosciuto e rinomato in tutta Europa e raffigurato dal Guercino già nel 1600. Gemellato con quello di Rio de Janeiro, in Brasile, qui avviene una delle sfilate dei carri più suggestive. Le date sono quelle del 5,12, 19 e 26 febbraio e del 5 marzo: tantissimi gli eventi culturali per tutta la città in nome della tradizione con i giganti di cartapesta, il rombo delle Lamborghini, spettacoli e balli. Il programma in dettaglio su: https://www.carnevalecento.com/programma/ 
San Giovanni in Persiceto e San Matteo della Decima il 12 e il 19 febbraio a partire dalle 13 festeggiano  rispettivamente la 149ª e la 133ª edizione del carnevale storico.

Il Carnevale di Persiceto è Leggi Tutto

Vetrate artistiche e tanto altro al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
DOMENICA 5 FEBBRAIO, ORE 15.00
Per la prima volta un incontro dedicato alle vetrate istoriate tra storia, manifatture millenarie e contemporanee.
– Presentazione del volume “
Una nuova luce. La vetrata istoriata” (Edizione Cartografica di Ferrara 2021) di Marco Bonora, un’occasione per vedere anche all’opera l’antica Vetreria D’Arte Gamberini di Bologna con le vetrariste Camilla Cevolani e Sofia Malavasi, e il maestro Gabriele Gamberini.
(vedi anche https://www.vetreriadartegamberini.it/vetreria-darte-gamberini-storia/ )
– Verrà poi presentato “La Via Crucis tra storia, devozione e arte”, un interessante libro di Margherita Goberti e Gianni Goberti, edito dalla casa editrice ferrarese Carmelina Ferrara.
– Seguirà quindi la presentazione del CD “C’era una volta” del giovane fisarmonicista bolognese Nicolò Quercia, da anni apprezzato divulgatore del “ballo alla Filuzzi” (il liscio “alla bolognese”, ma non solo), del quale costituisce un’autentica promessa artistica dimostrando che questa danza non ha età ed è apprezzata anche dai giovani.
Ingresso libero e gratuito, con buffet finale riservato ai partecipanti.
*** Ricordiamo anche
Gli ultimi video del MAF-  Mondo agricolo ferrarese


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Autorizzata la raccolta legnami sparsi in golena di Reno

Autorizzazione alla raccolta del legname caduto nell’alveo dei corsi d’acqua nei tratti montani, collinari e di alta pianura del bacino del Fiume Reno.
“Considerato che:
– Si registrano sempre più frequentemente eccezionali avversità atmosferiche che determinano repentini e violenti livelli di piena nei corsi d’acqua interessando anche aree di limitate superficie di bacini idrografici;
– La vegetazione proveniente dai naturali processi di ricambio stagionale, che tutti gli anni viene trasportata dalle piene invernali e depositata nell’alveo dei corsi d’acqua e nelle aree demaniali limitrofe, può provocare danni alle opere idrauliche e alle infrastrutture ed aggravare il rischio idraulico nell’eventualità di ulteriore movimentazione a seguito di nuovi eventi di piena
La RegioneEmilia Romagnainforma che, limitatamente all’anno 2023 e con esclusione dei tratti arginati di pianura si autorizza, per soli usi personali e domestici, la raccolta manuale del legname, comunque privo di valore commerciale, caduto in alveo o trasportato presso le sponde in aree demaniali dei corsi d’acqua del bacino del Fiume Reno.
A tal fine, basta inoltrare preventivamente una semplice comunicazione scritta indirizzata a: SERVIZIO SICUREZZA TERRITORIALE E PROTEZIONE CIVILE BOLOGNA, Leggi Tutto

Come andare “a trebbo” anche oggi

Al MAF di S. Bartolomeo in bosco- Domenica 22 Gennaio, ore 15
A TRÉB IN BÒSCH
Andare “a trebbo” o “in filò” come un tempo:
Incontro culturale su storia e musica fra città e campagna
– Inaugurazione della mostra storico-documentaria
Mappando mappando”… San Bartolomeo in Bosco
a cura di Carlo D’Onofrio e dell’Archivio di Stato di Ferrara
(in parete fino al 28 febbraio)
A seguire:
Presentazione del volume:
...e adesso parliamo di San Bartolomeo (nuova edizione ampliata, 2022)
con proiezione del video
I 300 anni di San Bartolomeo in Bosco” di Carlo D’Onofrio
Intervento di Davide Guarnieri, Direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara
– Indi: Presentazione del libro:
Una famiglia di cantastorie, Bampa, nel racconto di Uber Bampa Trevisani,
cantastorie per eredità (Cierre, Sommacampagna, Verona, 2022)
con esempi dal repertorio di Uber Bampa Trevisani cantastorie da tre generazioni
– In conclusione:buffet riservato a tutti gli intervenuti
** Iniziativa patrocinata da : Comune di Ferrara, MAF- Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, Associazione “MAF”, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Ferrara

Mitologie nordiche. Origini e diffusione

Riflessioni sulla mitologia nordica. Di Giovanni Pellegrino (*)
In questo articolo formuleremo delle riflessioni intorno alla mitologia nordica.
Prima di fare ciò riteniamo opportuno dire qualcosa sulla mitologia in generale. Essa è l’insieme di narrazioni i cui protagonisti sono divinità eroi o creature leggendarie appartenenti a una determinata cultura o a un determinato popolo. Tali racconti o miti affrontano temi di carattere metafisico quali il tema dell’origine e della fine del mondo , della creazione dell’uomo della morte e dell’aldilà.
I miti rivestono una grande importanza all’interno delle società primitive in genere profondamente religiose. Tali società primitive attribuivano un senso al mondo circostante : dalle stelle che brillavano in cielo ai fenomeni atmosferici più comuni dal ciclo vitale delle coltivazioni al destino esistenziale degli uomini. Inoltre i miti codificavano i costumi le istituzioni e i tabù della società instaurando in questo modo un legame profondo tra il singolo individuo e gli eventi o i valori condivisi dagli altri membri della società in questione.
Dobbiamo mettere in evidenza che per coloro che le leggevano o li ascoltavano i miti erano delle storie vere che non potevano o dovevano essere messi in discussione .
Lo storico delle religioni Mircea Eliade ha affermato che i miti non solo erano considerati veri ma costituivano altresì i patrimoni Leggi Tutto

Barriere per bloccare lo sversamento di idrocarburi in Reno.

Misterioso sversamento di idrocarburi in Reno, tra Cento e Pieve di Cento, scoperto e segnalato alle autorità da un cittadino il giorno dell’Epifania. Immediato l’intervento di sindaci della zona interessata e degli Enti preposti alla salvaguardia del fiume e del territorio circostante.
Sono proseguite tutto il giorno del 7 e 8 gennaio 2023 le operazioni di messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco alla presenza dei sindaci del territorio oltre ad Arpae, volontari di Protezione Civile e Carabinieri forestali, Bonifica Renana e Regione Emilia-Romagna. Dopo aver messo in sicurezza il tratto di fiume Reno a valle (Opera Reno) si è intervenuti a monte per cercare l’origine ed arginarla.
In corrispondenza di “Opera Reno” (zona Cavo Napoleonico) i Vigili del Fuoco hanno installato una “barriera assorbente” e altre due barriere uguali sono state posizionate (per ulteriore sicurezza) all’altezza del ponte fra Galliera e Poggio Renatico.
Le barriere serviranno ad assorbire il materiale sversato in Reno bloccando così la sua corsa verso valle e a seguire verrà smaltito. La Regione ha autorizzato la Bonifica Renana ad effettuare gli scavi in profondità per risalire alla fonte.
Nel frattempo le autorità sono già al lavoro per individuare la responsabilità di quanto accaduto, che si configura come un grave danno ambientale. Nella foto il punto della situazione assieme Leggi Tutto

A Malabergo, per ricordare il patrono S. Antonio abate

Martedì 17 gennaio 2023 alle ore 20,30 a Malalbergo, palazzo Marescalchi, Sala Zucchini,
Giulio Reggiani e Dino Chiarini propongono un intrattenimento su
Sant’Antonio abate, fra storia e tradizioni locali, con immagini e considerazioni sul patrono di Malalbergo. Iniziativa promossa  da Comune, Pro loco e Gruppo di Studi pianura del Reno.
S. Antonio abate è una delle figure del cristianesimo che si porta dietro, fino ai giorni nostri, una iconografia e una biografia in cui si mescolano elementi reali e immaginari, storia, leggenda, tradizioni arcaiche pagane e altre successive rivestite di simbologia cristiana…… È il protettore degli animali domestici, del bestiame e delle attività agresti, sia del contadino che di chiunque lavori in campagna..….
E c’è anche una curiosa storia sulla statua di Sant’Antonio conservata nella chiesa di Malalbergo (raccontata in altro articolo qui sottoindicato).
All’interno dell’attuale chiesa, nel quarto altare laterale sinistro, vi è una bellissima statua lignea alta 145 centimetri, eseguita -secondo gli esperti- nel XVIII secolo da un autore anonimo locale che la ricavò da un grosso tronco. L’operatore del censimento, effettuato nel 1971, descrive la scultura con queste parole: «Il Santo, a figura intera, indossa veste marrone e manto nero tiene con la mano destra Leggi Tutto

Concerti, letture, incontri, mostre per il Natale 2022 nei comuni della Unione Reno Galliera

Il fiume Reno e i ponti tra Cento e Pieve. Una storia secolare, in un nuovo libro

Venerdì 16 novembre 2022 alle ore 21.00 Palazzo del Governatore di Cento – Sala F. Zarri presentazione del libro
I
l Fiume Reno e i ponti tra Cento e Pieve. Una storia secolare
Lo storico dell’arte Alessio Costarelli presenta il volume di Daniele Biancardi, Tiziana Contri e Alessandra Fiocca
Il nostro territorio ha un forte legame, storico e affettivo, con il fiume Reno; pur essendo stato in passato una risorsa, nel tempo si è assistito ad un allontanamento fisico delle persone dal fiume. Essendo spesso soggetto ad alluvioni rovinose che producevano danni alle culture e impaludamento dei terreni agricoli, nel corso dei secoli è stato necessario sottoporlo a un processo di addomesticamento con lo scopo di prevenire e ostacolare i danni causati dalle massime piene. Attraverso la documentazione conservata in diversi archivi gli autori hanno ricostruito cronologicamente le modifiche e le esondazioni del fiume, gli studi di carattere idrostatici e geomorfologici e le tipologie dei numerosi ponti costruiti nell’arco di oltre cinque secoli che, nel tempo, hanno assunto a volte l’aspetto di opera monumentale, a differenza di quanto è avvenuto in tempi recenti, quando l’ingegneria civile ha degradato i ponti da opere monumentali a semplici viadotti.
Il volume raccoglie seguenti contributi:
Tiziana Contri “Storia Leggi Tutto