L’Osservatorio del Paesaggio dell’Unione Reno Galliera prende forma

OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO UNIONE RENO GALLIERA
REPORT dell’ INCONTRO DEL 18/1/21
La registrazione online dell’incontro e delle presentazioni è disponibile al seguente link:
https://drive.google.com/drive/folders/12nar9rPI-48xYCJeJmzA1hpvRObt3wzl?usp=sharing
 La giornata è stata aperta con la presentazione di buone pratiche di Osservatorio del Paesaggio da parte delle referenti della Regione Emilia Romagna
– Presentazione del progetto “Paesaggio e rischio” realizzato nel 2019 da parte dell’Osservatorio Regionale, contesto territoriale: Fiume Reno – Anna Mele
– Esperienze nazionali di Osservatori del Paesaggio – Laura Punzo
– Esperienze internazionali di Osservatoti del Paesaggio – Daniela Cardinali
 In seguito Elena Lazzari dell’Unione ha presentato la proposta di organizzazione dei ruoli/cariche per costituire l’Osservatorio del Paesaggio:
Presidente/Direttore: figura sia di rappresentanza e funzionale a prendere contatti con enti e istituzioni, che di direzione tecnica (operativo), ricercatore degli investimenti; l’associazione/società da cui proviene potrebbe svolgere l’attività di segreteria (ad es. per convocazioni, stesura verbali, ecc.). Diversamente, questa attività potrebbe essere svolta da qualcuno del Consiglio

– Consiglio Direttivo: elabora, assieme al Presidente e sentito il parere dell’Assemblea, il programma delle attività e per ciascuna Leggi Tutto

Morando Morandi e Giovan Battista Morgagni, maestri di scienza medica e precursori nel 1700

Memoria di Morando Morandi – Articolo di Galileo Dallolio
Morando Morandi allievo a Padova di Giovanni Battista Morgagni
Al grande medico Giovanni Battista Morgagni (Forlì 1682-1771 Padova) la sua città d’origine ha dedicato un importante convegno[1]. Lo scienziato che è stato il ‘fondatore del metodo scientifico in medicina, come Galileo lo fu per la fisica’, ha dato una svolta decisiva alla scienza medica con il suo De Sedibus et causis morborum per anatomen indagatis, dove dimostrò come con l’anatomia si potessero studiare le sedi e le cause delle malattie.
Morgagni fu anche uno straordinario didatta ed è proprio leggendo le sue idee sulla formazione dei futuri medici che, a mio parere, è possibile capire le ragioni del successo del suo allievo, il finalese Morando Morandi (1693-1751).
Nel 1712 Morgagni da Bologna, dove si era laureato in medicina, si trasferisce a Padova perché l’ambiente accademico bolognese gli era ostile. In questa Università c’è un clima diverso e in una prolusione indirizzata ai colleghi, parla della formazione del futuro medico in un modo che sorprende : “.. voglio educare un Medico ingentilito Leggi Tutto

Nevicata storica a Bologna e disagi, del 1887

La nevicata a Bologna del 1887 (raccontata sul sito di Storia e memoria di Bologna)-
Tra il 29 e il 30 dicembre del 1887 la città di Bologna si ritrovò tutta imbiancata. I giornali scrissero che da anni non si vedeva così tanta neve, tanti che le comunicazioni vennero interrotte e si registrarono numerosi disagi per i bolognesi. “Il Resto del Carlino”, nella cronaca dell’evento, si scagliò polemicamente contro la gestione comunale dell’“emergenza-neve”, restituendoci uno spaccato delle condizioni di precaria sicurezza in cui i bolognesi erano abituati a vivere in una città che da quasi un trentennio era un cantiere permanente: «Tutta la notte e tutta la giornata di ieri la neve continuò a cadere. Da molti anni non si era vista una nevicata così grande. La città è tutta bianca e sarebbe uno spettacolo piacevolmente curioso, se non vi fosse una minaccia spaventosa davvero, di numerose disgrazie. E siamo alle solite! Qui dovremmo avere parole roventi di biasimo per l’incuria e l’imprevidenza del Municipio! Lo creda il Municipio, non è questa nostra una mania di disapprovazione; non è una smania di opposizione sistematica ai suoi atti. Gli è che questa volta, anche più del consueto, si è appalesata la negligenza e l’insufficienza dei criteri di coloro che sono preposti alla pubblica cosa. E tutto il pubblico Leggi Tutto

Aroldo Bonzagni, pittore futurista, da Cento a Milano

Aroldo Bonzagni, pittore futurista
– Un articolo scritto nell’anniversario della morte di un artista che visse nella nostra zona e morì il 30 dicembre 1918. Paola Rambaldi 30/12/2020-
“Dopo il terribile secondo picco, nell’autunno del 1918, l’influenza Spagnola aveva allentato un po’ la presa su Milano. Si moriva meno e questo aveva autorizzato un incauto ottimismo. Le feste di fine anno incombevano, osti e proprietari di cinematografi premevano perché le misure restrittive fossero allentate, in modo da consentire ai milanesi di festeggiare la fine di un anno che aveva visto terminare anche la prima guerra mondiale.
Ma già il 30 dicembre lo Stato civile di Milano contava 107 morti accertati di Spagnola. Fra di loro un giovane artista di grandi speranze: Aroldo Bonzagni. Il giorno prima l’amico pittore Leonardo Dudreville era andato a trovarlo, allarmato dalla chiamata di Archimede Bresciani, che con Bonzagni condivideva lo studio: “Bonzagni muore! … Han parlato di polmonite, di pleurite, di ‘Spagnola’ … Han provato di tutto, ma quello se ne va… se ne va… se ne va!”. Bonzagni era a letto, ma il viso sorridente era “tremendamente scarno e terreo”, la mano “già abbandonata alla vita”, scriverà Dudreville.

In questa seconda pandemia qualche giornale ha ricordato i pittori morti di Spagnola un secolo fa: Gustav Klimt e l’allievo Egon Schiele, ma hanno dimenticato Leggi Tutto

Costanza da Argile e Giacomo da Valenza. Una storia d’amore e morte a Bologna, tra le fazioni di Pepoli e Gozzadini

Il 1300 fu un secolo travagliato, oltre che dalla peste, dalle grandi lotte tra Papato e Impero, che misero in crisi entrambi, tanto che per 70 anni il Papa si trasferì e prese sede in Avignone. I più importanti Comuni emiliani e italiani, che per circa un secolo si erano conquistati ampi spazi di autonomia, a causa delle lotte interne e di rivalità e mire esterne, finirono per affidarsi alle più stabili, forti e autoritarie, Signorie: gli Este a Ferrara, Modena e Reggio, i Malatesta a Rimini, i Visconti a Milano, i Medici a Firenze, i Gonzaga a Mantova, ecc. A Bologna, invece, inizialmente anche le Signorie furono di breve durata perché nessuna famiglia riuscì ad imporsi stabilmente (ci riuscirono solo i Bentivoglio nel 1400). Pertanto, all’inizio del 1300 la vita politica di Bologna, città e contado, fu caratterizzata dalle lotte di fazione fra guelfi (favorevoli al Papato) e ghibellini (favorevoli all’Imperatore), e in particolare tra le famiglie dei Geremei e dei Lambertazzi, e soprattutto tra i Pepoli (detti anche “scacchesi”, per il simbolo del loro stemma) e i Gozzadini (detti anche “maltraversi”, per la banda trasversale sul loro scudo).

Accadde dunque in questo clima infuocato, nel 1321, un fatto che sconvolse a lungo la città, in un periodo in cui era temporaneo Signore di fatto di Bologna Romeo Pepoli, ricco cambiavalute- banchiere, potente Leggi Tutto

Canale di Reno illuminato

Il Canale di Reno si accende dopo il tramonto
Uno dei luoghi più suggestivi di Bologna è ora visibile anche dopo il tramonto. Dal 17 dicembre il Canale di Reno, nel tratto che si può vedere dagli affacci tra via Malcontenti e via Oberdan, si è acceso con il nuovo sistema di illuminazione artificiale realizzato anche grazie ai contributi dei cittadini.
Il progetto d’illuminazione propone un intervento non invasivo che rispetta il luogo. A bassa intensità di luce, si avvale del potere riflettente dell’acqua e distribuisce morbide e rade pennellate sul canale nella direzione della corrente, creando un lieve riflesso e movimento di ombre sulla parte bassa delle facciate prospicienti.
Inoltre, per ricordare gli antichi mestieri legati alle acque del Canale di Reno e del Canale delle Moline, ogni sera sono proiettate, sul muro dell’affaccio di via Oberdan, delle immagini evocative ispirate alle incisioni di Annibale Carracci e Giuseppe Maria Mitelli.
L’intero progetto di valorizzazione notturna è stato realizzato grazie anche ai contributi dei visitatori raccolti dal 2015 durante le iniziative organizzate da Canali di Bologna (come Notte blu, Effetto blu e le visite nei sotterranei). La nuova illuminazione artificiale è stata curata dall’architetto Leggi Tutto

La Rocca di Cento, una storia lunga 7 secoli.

E’ l’edificio storico simbolo più antico di questo comune, sempre al centro di eventi e dell’attenzione nei secoli,  e fino ad oggi.
Ricerca storica di Adriano Orlandini
Eretta nel 1378, la rocca faceva parte di un vasto sistema difensivo organizzato dal Comune di Bologna a volte in contrasto con il Vescovo della città, per il controllo politico-militare di questi territori di confine. In epoca medievale furono inoltre costruiti e rinforzati altri castelli e torri, controllati dal Comune o dal Vescovo: la Galeazza, Forcello, Canoli, Massummatico, Galliera e altri. Anche la Comunità di Cento, in particolare, vive questi anni travagliati da vicende interne tendendo verso una maggiore autonomia politica, rivendicata sia nei confronti del Comune Bolognese che del Vescovo, Signore di gran parte di queste terre.
Alla seconda metà del Trecento i documenti descrivono la rocca, dopo i lavori fatti dal Comune di Bologna (senza darne una descrizione precisa), ormai completa di mura e torri merlate, con una ventina di soldati di presidio in tempo di pace e forse contrapposta anche politicamente a quella del vescovo, gìà esistente a Cento ma presto scomparsa e ancora di incerta collocazione. Come detto, non siamo
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Il cofanetto di Pierpauti racconta storie egizie a casa vostra

Anche il Museo Civico Archeologico di Bologna segnala:
VI ASPETTIAMO A CASA VOSTRA! INCONTRO ONLINE per il pubblico adulto | Il cofanetto di Perpauti racconta l’Egitto antico
22 DICEMBRE 17.30 a cura di Spazio Aster
Il cofanetto di Perpauti racconta l’Egitto antico – Partendo da un reperto importante all’interno della collezione egiziana scopriamo diversi aspetti della società e della vita in questo periodo così da comprendere la ricchezza di informazioni che un oggetto come questo può darci.
* Gratuito. Prenotazione obbligatoria, esclusivamente online👉https://bit.ly/INCONTRO_22_DICEMBREL’incontro si terrà tramite la piattaforma Zoom.
*** Altre notizie e pillole di informazione archeologica sul sito:
https://www.facebook.com/MuseoCivicoArcheologicoBologna/
Un esempio:
Queste”ghiande” non sono innocui frutti del sottobosco, ma pericolosi proiettili destinati ad essere scagliati con la frombola, un particolare tipo di fionda, in dotazione Leggi Tutto

Il Museo vi aspetta… a casa vostra

Dal Museo civico del Risorgimento di Bologna, un invito:
Siamo chiusi ma abbiamo qualcosa da proporti per stare insieme
Il lunedì e martedì ci trovi in diretta alle 20 su Facebook. Per Santo Stefano, il 26 dicembre, abbiamo pensato ad un appuntamento molto speciale. Il sito Storia e Memoria di Bologna è stato arricchito di contenuti che possono rendere più piacevole il periodo natalizio. Puoi sfogliare riviste d’epoca con tanti estratti in formato pdf da leggere con comodo quando vuoi. Ti diamo due suggerimenti: la bella rivista per fanciulli Ragazzi d’Italia, edita a Bologna per un solo anno nel 1923; il mensile La Lettura del Corriere della Sera, edito tra 1901 e 1946. Ti ricordiamo che la Biblioteca chiude dal 25 dicembre al 6 gennaio 2021 compresi, tranne per i giorni 28-29-30 dicembre, in cui effettuerà solo servizio di prestito previa prenotazione.
* Gli appuntamenti
lunedì 21 dicembre, ore 20.00 Mirtide Gavelli, storica e curatrice del Museo civico del Risorgimento, in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna con un intervento dedicato al Natale in trincea durante la Grande Guerra.
martedì 22 dicembre, ore 20.00 Angela Pierro, storica dell’arte, in diretta Facebook su Associazione Amici della Certosa di Bologna, con un intervento sulla Ducati, storica azienda meccanica bolognese nata nel 1925 con la produzioni di apparecchi elettronici.

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Luci blu alla Chiusa e Tour lungo il Canale di Reno

La chiusa in blu …per immergervi in una magica atmosfera!
– Sabato 12 dicembre alle ore 16
La chiusa di San Ruffillo aprirà i cancelli proprio la sera che anticipa il giorno più corto e più buio dell’anno per mostrare l’illuminazione artistica in blu della Chiusa, ma non solo, si illustrerà la storia di questo antico manufatto ricco di curiosità tutte da scoprire!
Tour cittadino del Canale di Reno con finale a sorpresa
sabato 19 dicembre ore 16.00 Durata: 1.45 circa
Una passeggiata al tramonto sulle tracce del Canale di Reno in città, nel rispetto delle norme comportamentali antiCovid-19. Al calare del buio si partirà dal punto chiamato la “ grada” dal quale il condotto fa il suo ingresso all’interno della cerchia muraria, si passerà dalla Chiesa di Santa Maria della Visitazione e dalla Centrale del Cavaticcio. Ripercorreremo insieme la storia del canale e le vicende di chi lavorava quotidianamente utilizzando l’acqua del reticolo artificiale. Infine raggiungeremo il tratto di canale compreso tra via Oberdan e via Malcontenti: uno dei rari punti in cui l’antica via d’acqua scorre ancora scoperta all’interno del centro
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