Aurora Battaglia: il suo nome ad una scuola per ricordarla

A S. Giorgio di Piano una scuola comunale d’infanzia porta il nome di Aurora Battaglia. Chi era e perchè ricordarla nel tempo?
Aurora era  una bambina di 9 anni che il 21 aprile 1945  fu uccisa , insieme alla madre e  ad altre sei persone,  nel cortile della  casa dei nonni materni Dardi, a S. Giorgio di Piano, da un gruppo di tedeschi in ritirata, che per rappresaglia, vollero così vendicare la morte di un loro compagno ucciso da militanti nelle formazioni “SAP” della Resistenza. Il tragico  episodio è stato così descritto (*)
L’ultimo giorno dell’occupazione nazista è, per San Giorgio di Piano, il più tragico. Nel pomeriggio del 21 aprile – quando Bologna è giÃ
liberata da molte ore – nuclei di tedeschi di stanza nel paese s’apprestano a fuggire lungo il “fiume” degli altri nazisti che, lasciata la capitale emiliana, vanno verso il Po. [….] Poco fuori dell’abitato, nel podere condotto dai Dardi, sul far della notte, ad un atto di fierezza antinazista succede
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Omero Schiassi : un uomo che ha difeso la libertà , l’umanità e la giustizia, in Italia e in Australia

A S. Giorgio di Piano c’è una strada dedicata a  lui e nella lontanissima  Myrtleford in Australia c’è la sua tomba. Ma forse qui pochi sanno chi era e perchè è giusto ricordarlo –
Omero Schiassi è nato  il 3.9.1877 a S. Giorgio di Piano da Guglielmo e  Virginia Biagioni. Entrambi i genitori  furono animatori del primo movimento socialista locale , sia nella tabaccheria con mescita di alcolici da loro gestita a S. Giorgio di Piano, sia nel “salotto buono” di casa, a causa del
rifiuto dei padroni di casa ad affittare locali per farne la sede dei socialisti del comune. Animato dagli stessi ideali,  si immerse nel movimento dei lavoratori, portando avanti gli studi fino a conseguire la laurea  in Giurisprudenza all’Università di Bologna. Il 22-23 aprile 1901 “Il Resto del Carlino” pubblicò un comunicato che vedeva il giovane Omero come redattore e primo firmatario nelle lotte per strappare migliori condizioni per i “ vangatori di risaia” (tra le rivendicazioni più sentite, la giornata lavorativa di 12 ore!) ed un salario più elevato.

Partecipò al l° Congresso nazionale dei Lavoratori della TerraFederazione Nazionale dei lavoratori della terra nella provincia di Bologna, in Umbria, nel Lazio ed in Toscana, promosse organizzazioni mezzadrili e agitazioni Leggi Tutto