Giornate FAI d’autunno, aperture straordinarie al prossimo fine settimana

Tornano le Giornate Fai d’autunno, evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi. Appuntamento sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021 per le visite a contributo libero in 600 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 300 città d’Italia. N B. La prenotazione online è consigliata perché i posti sono limitati. L’elenco completo di tutti i luoghi d’Italia aperti si trova sul sito:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/
Tra questi ecco le visite possibili a Bologna e provincia:

Bologna. Villa Guastavillani Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle ore 10 alle 18. (*) Vedi note storiche sottostanti.
Bologna. Palazzo Zani e ex Convento di S. Maria dei Servi
– Medicina. La Stazione Radioastronomica “Marcello Ceccarelli”. Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. (**)
Dozza. La Rocca Sforzesca come appartamento privato famiglia Marchesi Malvezzi Campeggi
Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle ore 10 alle 18. ( ***)
Castel del Rio. Palazzo Alidosi
Medicina. La Sacrestia svelata della Chiesa del Carmine
Grizzana Morandi. Borgo la Scala. Chiesa di Alvar Aalto. Santuario di Montovolo
Altri in Regione: A Nonantola (Modena) e Ferrara (****)

Alcune note storiche sui  luoghi citati
(* ) Situata sul colle di Barbiano, in splendida posizione panoramica sulla città di Bologna, nasce come residenza di campagna del cardinale Filippo Guastavillani, nipote di papa Gregorio XIII (1502-1584), che affidò all’architetto bolognese Ottaviano Mascherino, allievo del Vignola, l’ampliamento della preesistente dimora del primo rinascimento. Per la sua costruzione e la realizzazione del parco il Mascherino realizzò grandi opere di sbancamento della collina e una strada appositamente aperta per raggiungerla con agio dalla città. Le molte sale sono decorate con affreschi a fregio continuo che rappresentano paesaggi e numerose scene e figure allegoriche, con un denso programma iconografico che alterna temi sacri e profani. Dal salone delle feste una scala segreta conduceva alla sottostante sala musiva aperta sul giardino segreto. La sala progettata da Tommaso Laureti si presenta come una grotta interamente incrostata da materiali naturali eterogenei – spugne, conchiglie, frammenti di coralli, ciottoli di fiume, concrezioni calcaree – che nella volta compongono preziosi motivi a grottesche e nelle pareti incorniciano figure policrome ad alto rilievo di santi eremiti. Un tempo la sala era anche ornata di statue e animata da brillanti giochi d’acqua, mentre ora resta solo una replica romana di “satiro” di Prassitele, trasformata all’occasione in Bacco. Dal 2001 la villa ospita la sede di Bologna Business School, un centro internazionale specializzato nella formazione manageriale post-laurea con un innovativo approccio interdisciplinare.

(**) La storia dell’Istituto di Radioastronomia IRA inizia nel 1970, quando venne fondato grazie all’iniziativa del Professor Marcello Ceccarelli e del gruppo di scienziati, ingegneri e tecnici che progettarono e realizzarono il radiotelescopio Croce del Nord a Medicina. L’IRA fa parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF dal 2005, ed è dislocato in tre sedi: la sede centrale a Bologna e due ulteriori sedi presso le stazioni radioastronomiche di Medicina e Noto. L’IRA è uno dei poli fondamentali in cui si svolge la ricerca radioastronomica in Italia e riveste un ruolo di primo piano anche in ambito internazionale. La principale area di interesse per lo staff di ricerca è l’astrofisica extragalattica, ma si dedica anche all’astrofisica galattica, dalla formazione stellare all’astrofisica stellare. L’Istituto è inoltre particolarmente attivo nella fisica della Terra, principalmente nella ricerca geodetica e negli studi sul sistema solare, e sviluppa elettronica, sistemi tecnologici e software all’avanguardia per la realizzazione di radiotelescopi e relative strutture. Ospita inoltre due radiotelescopi: la grande Croce del Nord, di proprietà dell’Università di Bologna, e un’antenna parabolica da 32 metri di diametro. Quest’ultima è impiegata sia ad “antenna singola” che per “osservazioni interferometriche”, che misurano cioè le distanze nei sistemi stellari binari e sono indispensabili per lo studio di pianeti extrasolari. Il Radiotelescopio “Croce del Nord” è tra i più grandi radiotelescopi di transito del mondo. La sua costruzione, iniziata nel 1960, si è conclusa nel 1967.

(***) La posizione strategica al confine tra Bologna e la Romagna rese il castello di Dozza oggetto di forti contese. Nata come fortezza militare attorno alla metà del XIII secolo, nel corso del Cinquecento la Rocca iniziò a subire radicali lavori di ristrutturazione per volontà dei signori Campeggi, che la trasformarono in una residenza signorile con decorosi ambienti consoni alle funzioni di sede di rappresentanza feudale, in un connubio perfetto tra privato e pubblico. Nel corso della visita, si entrerà in ambienti sia ufficiali, come saloni, torri e prigioni, sia intimi, come camere da letto, cappelle private e cucine. Si avrà la preziosa possibilità di ammirare per la prima volta stanze di norma non aperte al pubblico o frutto di recenti restauri, cogliendo indizi del lato più intimo e privato della famiglia Malvezzi-Campeggi.

(****) Nonantola (Modena) La Partecipanza Agraria di Nonantola

Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle 9 alle 18. Una delle ultime forme di proprietà collettiva di terreni presenti nella nostra penisola è rappresentata dalle Partecipanze Agrarie. In Italia ne esistono oggi soltanto 8 e 6 di queste si estendono nella pianura tra Modena, Bologna e Ferrara. La Partecipanza di Nonantola, risalente all’XI secolo, è la più antica: seguendo regole pressoché immutate dal medioevo a oggi, divide il suo patrimonio fondiario collettivo tra i discendenti delle antiche famiglie originarie del luogo….

Ferrara . Antico Ospedale Sant’Anna

Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Il primo nucleo dell’ex ospedale Sant’Anna esisteva già nel 1295 sotto forma di oratorio e chiesa per l’Ordine terziario francescano, per essere poi trasformato in convento nei primi anni del XII secolo dai frati Armeni dell’Ordine di San Basilio. Tra il 1443 e il 1445 Pietrobono Brasavola venne incaricato di trasformare e adattare il convento di Sant’Anna a ospedale cittadino dal Vescovo Giovanni Tavelli da Tossignano…

Ferrara. Chiesa di San Carlo Borromeo.

Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 Chiusa al culto già dal 2008 in quanto bisognosa di restauri e in seguito danneggiata dal sisma del 2012, la Chiesa di San Carlo Borromeo è stata interessata negli ultimi anni da importanti interventi di riparazione relativi alle strutture, al campanile, alle coperture, alle murature di abside e aula, agli importanti apparati decorativi e ai vani della sacrestia. Oggi nella chiesa si stanno concludendo gli ultimi interventi e si è pensato con la proprietaria AUSL e il Comune di Ferrara, ente attuatore dei lavori in corso, di proporre uno svelamento in anteprima dell’aula restaurata, dopo quasi 13 anni di chiusura, con il grande soffitto affrescato da Giuseppe Avanzi nella metà del Seicento, capolavoro di scenografia pittorica. Progettata da Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, la chiesa di San Carlo Borromeo, terminata nel 1623…. .

PS Vedi anche, per altri luoghi dell’Emilia Romagna, l’articolo

https://www.ilrestodelcarlino.it/emilia-romagna/giornate-fai-2021-1.6903592