Reno, di nuovo in piena. E anche Samoggia, Sillaro, Senio e altri. Allagamenti e frane

Nuova piena del Reno
Nel pomeriggio di oggi si prevede che la piena del fiume Reno arrivi a livello di 7,8 – 8,2 m. Si sta predisponendo la chiusura della passerella ciclopedonale di Ponte Vecchio tra Pieve di Cento e Cento, che sarà effettuata al raggiungimento di 7,5 m.: decisione che  sarà tempestivamente comunicata.
Il Servizio di Bacino del Reno ha anticipato che a breve verrà aperto il Cavo Napoleonico, che probabilmente scolmerà per la notte, così da mantenere le soglie di tranquillità. Alle ore  12 il prefetto ha convocato una riunione a riguardo.
La situazione, ora sotto controllo, potrà evolvere in un senso o nell’altro, a seconda che continui o meno a piovere  nell’alto bacino del Reno.

In serata l’onda di piena  è risultata  di livello meno preoccupante

** Foto  diffuse sul sito Facebook del Comune di Castello d’Argile

AGGIORNAMENTO POMERIDIANO

Già chiuso il passaggio ciclopedonale sul Ponte vecchio sul Reno tra Pieve e Cento, e già aperto il Cavo napoleonico che scaricherà le acque dal Reno nel Po. Ma è seria la situazione in Emilia Romagna intorno ad altri fiumi e torrenti .
Frane, smottamenti e allagamenti sono segnalati in molte località in provincia di Bologna in seguito alle piogge battenti che da ieri interessano l’Emilia Romagna. Nella notte è esondato il torrente Sillaro in un’area golenale nel territorio di Casalfiumanese, nell’Imolese, ma la situazione di Giardino a suscitare maggiore preoccupazione vista la spaventosa rotta di un argine. Nella zona ci sono diverse abitazioni e la Protezione civile sta predisponendo misure di emergenza.

  • Anche il Samoggia ha rotto gli argini in più punti nella tarda serata di ieri, allagando alcune strade fra Bazzano (chiusa la via Paolazzo) e  Monteveglio.

La situazione è critica  in Valsamoggia: la provinciale 27 Valle del Samoggia da questa notte è chiusa al traffico al km 25+500 in località Savigno. A causa delle abbondanti piogge infatti la piena del Torrente Samoggia ha eroso la scarpata di valle della sovrastante strada provinciale comportando l’asportazione quasi totale del corpo stradale per una lunghezza di circa 60/70 metri.

Sulla provinciale 76 “Stiore” (località Monteveglio) in corrispondenza del km 2+200 la piena del Torrente Samoggia ha eroso la scarpata di valle della sovrastante pista ciclabile adiacente la strada provinciale comportando, per circa 20 metri, l’asportazione della banchina stradale e di parte del corpo stradale della pista ciclabile.

  • La provinciale 51 Medicina-Bivio Selice è stata chiusa precauzionalmente dall’una di notte alle 6 di questa mattina al km 10+500 in corrispondenza del Ponte sul Torrente Sillaro, sulla provinciale 26 “Valle del Lavino” al km 23+000 e sulla provinciale 74 “Mongardino” al km 6+000 i tecnici della Città metropolitana hanno rimosso dei detriti che ostruivano parzialmente la carreggiata e alla successiva pulizia del manto stradale.

– Il fiume Savio ha rotto gli argini in più punti, diversi ponti a Cesena sono stati chiusi al traffico. La circolazione sulla rete ferroviaria Rimini -Bologna, tra Cesena e Forlì, è interrotta dalle 7.50 di questa mattina, la piena ha quasi sommerso un viadotto della linea. Tecnici di Rfi sono al lavoro per monitoraggi. È in corso la riprogrammazione dei treni, con possibili deviazioni, cancellazioni e servizi bus. I treni di lunga percorrenza interessati – diversi Frecciarossa, Frecciabianca e Intercity – potranno subire ritardi che al momento sono stimati in almeno un’ora e mezzo. Per informazioni specifiche legate alle modifiche di circolazione sulla linea Bologna-Rimini Trenitalia ha attivato il numero verde gratuito 800 892021.

  • La diga di Ridracoli, ai livelli minimi fino a poco tempo fa, ora è in fase di esondazione controllata. L’invaso artificiale alle spalle della grande muraglia della diga è, dopo mesi di forte siccità, completamente pieno, con circa 35 milioni di metri cubi d’acqua immagazzinati. L’acqua in eccesso non può perciò essere trattenuta e, superata la diga, precipita a valle dalle apposite paratie creando una tuonante cascata alta oltre cento metri.

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale invita la popolazione a non uscire di casa e di rimanere possibilmente ai piani alti delle abitazioni.

  • Nel modenese è il Secchia a destare forti preoccupazioni e a provocare i primi danni con l’allagamento di alcune aree  circostanti

AGGIORNAMENTO DEL 14 MAGGIO SERA

Migliora la situazione maltempo in tutta l’Emilia Romagna e anche a Forlì dove le piene dei fiumi, che hanno raggiunto livelli record, sono in calo.

Zona critica al momento rimane quella di Villafranca, tra Forlì e Lugo: la frazione è sott’acqua e la strada Lughese è ancora interrotta a causa dello straripamento del Montone che ieri sera ha rotto gli argini vicino al ponte dell’A14 dove oggi sono state chiuse due corsie per poter calare i massi al fine di chiudere la breccia.

Dopo un primo intervento di chiusura della breccia, nella notte l’argine si è aperto in un altro tratto e ha determinato una nuova fuoriuscita dell’acqua a causa dei livelli del fiume ancora molto alti. In un sottopasso, inagibile, l’acqua è arrivata fino a due metri. Sono circa 600 le abitazioni allagate nel Forlivese nelle frazioni di Villafranca e San Martino in Villafranca. Hanno trovato rifugio “in una casa scout più a monte” gli ospiti della Comunità terapeutica della ‘Papa Giovanni XXIII’ di Villafranca, evacuata a causa dell’esondazione del fiume Montone.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni è previsto un consistente arrivo di volontari per svuotare le case di acqua e fango. Arrivate da tutta la regione 13 squadre con idrovore e attrezzature per la pulizia, pronte ad intervenire appena le acque si abbasseranno.