Da Bologna alla Grande Guerra. Foto di Paolo Senni

DA BOLOGNA ALLA GRANDE GUERRA Paolo Senni fotoreporter
Mostra | 4 – 19 maggio 2019
Nella Manica Lunga di Palazzo d’Accursio è esposta una selezione delle fotografie scattate dal maggiore Paolo Senni (Roma 1872 – Bologna 1949) nei suoi anni di guerra nel 15/18.
La mostra è stata curata da Paolo Senni Guidotti Magnani e Andrea Spicciarelli. L’intero fondo, composto da 504 immagini, è liberamente consultabile nella sezione Collezioni digitali del sito Storia e Memoria di Bologna.
https://www.storiaememoriadibologna.it/prima-guerra-mondiale/collezioni-digitali/fotografie-paolo/
A corredo della presentazione di questo fondo fotografico sono stati allestiti
due eventi teatrali ispirati alle vicende della Grande Guerra:
domenica 5 maggio | ore 17.30 – Li ciorne che abiammo lasciato una Storia. Reading teatrale liberamente tratto da Terra Matta di Vincenzo Rabito (Einaudi 2007) e interpretato da Saverio Senni. Museo civico del Risorgimento, Piazza Carducci 5. Ingresso libero.
mercoledì 15 maggio | ore 20.30 Retrovie. Spettacolo teatrale con Tita Ruggeri e Les Triplettes. Testi di Barberina Guidotti Magnani, Loredana D’Emelio, Gida Rossi e Tita Ruggeri. Oratorio San Filippo Neri, via Manzoni 5. Ingresso libero.
** Il fondo fotografico si compone di 504 scatti effettuati dal capitano, poi maggiore, Paolo Senni (1872-1949). Nativo di Roma, il conte ingegnere Senni sposò nella Capitale la bolognese marchesa Barberina Guidotti Magnani: colà visse i primi anni di matrimonio, prima di trasferirsi con la famiglia a Bologna.
Veterano della Guerra di Libia, fu richiamato nel maggio 1915 in qualità di capitano di complemento ed assegnato alla guida della 21a compagnia di Milizia Territoriale di stanza a Mogliano Veneto. Appassionato di fotografia ed in possesso di una propria macchina, Senni ha lasciato la sua particolare testimonianza della vita nelle retrovie: i principali luoghi immortalati sono infatti la stessa Mogliano Veneto, San Giovanni al Natisone (allora San Giovanni di Manzano) e Udine, ma anche la città di Gorizia appena liberata e le trincee sull’Isonzo, nonché alcuni villaggi friulani colpiti dai bombardamenti austriaci ed una pletora di ufficiali e soldati in cerca di una foto-ricordo.
Un discendente del conte Paolo Senni ha concesso al Museo del Risorgimento l’utilizzo del fondo fotografico nel 2018.
Le didascalie delle 504 immagini sono tratte dalle annotazioni redatte all’epoca da Paolo Senni e dalla moglie Barberina, che lo coadiuvava nella catalogazione delle fotografie. Ulteriori integrazioni, riconoscimenti e correzioni sono state implementate con la collaborazione di: Andrea Spicciarelli, Paolo Varriale.