Lavoro, chimica e rischi per la salute … già nel 1600 ne parlò Ramazzini

Mentre Taranto vive il dramma della difficile convivenza tra i pericoli per la salute pubblica e la presenza di una grande fabbrica altamente inquinante, si può ricordare quando e chi cominciò a mettere in guardia
“Un elogio al lavoro dei chimici con gli avvertimenti per i danni alla salute da parte di Bernardino Ramazzini (1633-1714)
A Finale una fabbrica per produrre sublimato nel 600 (Stralcio da un articolo di Galileo Dallolio publicato su “La Fuglara” rivista del CARC Centro di attività Ricreative Culturali di Finale Emilia in settembre 2019)
“… L’articolo odierno riprende le ragioni per cui a Finale fu attiva una fabbrica di un prodotto probabilmente ricavato dal mercurio e si conclude con un elogio alla chimica e ai lavoratori della chimica da parte di Bernardino Ramazzini, il fondatore della medicina del lavoro, lo scienziato che ha introdotto il concetto della prevenzione e che vede il suo nome sempre presente in Istituti, Scuole di specializzazione , ricerche e dove si agisca per la tutela della salute. Le sue parole contengono un’idea forte: le fabbriche , quando si scopre che inquinano, non vanno chiuse ma devono essere messe in condizione di lavorare in sicurezza sia per i lavoratori che per l’ambiente fisico e sociale. Ramazzini non si esprime in questo modo, ai suoi tempi la questione del lavoro e della produzione rischiosa non era d’attualità, ma avendo lui per primo studiato i rischi dei lavoratori e cercato di dare suggerimenti pratici su come ridurli, mi pare di capire che in nessun modo abbia accusato il lavoro in sé e questo, a mio avviso, merita di essere sottolineato…”
* Il testo completo dell’articolo nel documento allegato: Dallolio Un elogio al lavoro dei chimici da Bernardino Ramazzini

**Vedi anche gli articoli pubblicati in precedenza, con Biografia di Bernardino Ramazzini, su:

https://www.pianurareno.org/?q=node/5451

https://www.pianurareno.org/?q=node/5450

Pubblicato il 21 novembre 2019