Appunti di storia del Cristianesimo, da Gesù alle Chiese di oggi

Da Gesù alle Chiese di
oggi: un percorso lungo, tormentato e complesso
.
Ricerca a cura di Magda Barbieri
Contrariamente a quanto comunemente
molti pensano, Gesù di Nazaret, il Messia
nato a Betlemme in Palestina circa duemila anni fa, detto anche il
Cristo (o unto, o consacrato da Dio secondo
la tradizione ebraica), non ha fondato personalmente nessuna
religione, nè istituito alcuna Chiesa; non ha dettato o scritto
alcuna regola o dogma, non ha istituito sacramenti, messe o
cerimonie religiose nel corso della sua breve vita terrena (33 anni?)
e del brevissimo periodo di predicazione itinerante (circa 3 anni).
Il complesso sistema religioso, teologico e liturgico,
chiamato Cristianesimo, che a lui si ispira, è stato costruito
nei secoli successivi da suoi discepoli o seguaci, a partire da
qualche decina di anni dopo la sua morte (1).

Stando a quanto emerge dagli stessi
Vangeli e dalle scarne fonti storiche cristiane e non
cristiane, si può solo affermare che Gesù, figlio del falegname
Giuseppe e della sua giovane moglie Maria, abitanti – pare – nel
poverissimo villaggio di Nazareth, dopo circa 30 anni di vita di cui
non si sa quasi nulla, passati probabilmente ad aiutare il padre,
dopo essersi fatto battezzare dal predicatore Giovanni, il
battista,
ne seguì  l’esempio e probabilmente molte sue idee,
e cominciò a viaggiare per la Palestina predicando, praticando
guarigioni miracolose e diffondendo il suo messaggio
con brevi discorsi e parabole morali, accompagnato da
un piccolo gruppo di amici e discepoli che lo consideravano il loro
maestro.
Dopo circa 3 anni di questa vita
pubblica e nomade, passando di villaggio in villaggio, amato e
considerato un Messia da taluni del popolo ebreo, ma
osteggiato e considerato un nemico o un bestemmiatore da altri, in particolare dalle autorità  religiose del tempo, farisei e sadducei, fu
catturato a Gerusalemme, processato sommariamente dalle autorità
ebraiche e romane, e condannato a morte per crocifissione,
pena
applicata dai Romani nel loro Impero a delinquenti comuni e a quanti
si ribellavano all’autorità costituita. Gesù fu considerato
colpevole sostanzialmente di sedizione, per aver sobillato la folla
alla disobbedienza e per aver
bestemmiato
presentandosi come figlio
di Dio.

Stando
al racconto della seguace
Maddalena
(Maria di Magdala
)
e di alcuni discepoli, Gesù sarebbe
risorto
al terzo giorno s
uccessivo,
uscito dalla tomba e salito in cielo, apparendo poi di nuovo in
sembianze umane nei giorni seguenti ad alcuni fedeli per
testimoniare della propria
resurrezione
e per invitare i discepoli a continuare la sua predicazione.
Solo parecchi anni dopo, non sappiamo
quanti, alcuni dei seguaci degli apostoli e il convertito Paolo di
Tarso, vollero dare efficacia alla missione di continuatori
e propagatori del pensiero di Gesù Cristo, e misero per iscritto i
ricordi e i racconti degli apostoli, affinchè restassero vivi nel
tempo come parole del maestro e messia, unico figlio di Dio,
morto e risorto.
La religione ispirata dalla
predicazione di Gesù andò via via arricchendosi di nuovi contenuti
teologici, dogmatici e liturgici, partendo da una prima base di
scritti, detti Vangeli, attribuiti a Matteo, Marco, Luca e
Giovanni, cui si aggiunsero le lettere che Paolo di Tarso scrisse a
varie comunità  cristiane da lui e da altri fondate inizialmente in
Turchia e in Grecia e infine a Roma, tra la seconda metà  e la fine
del I° secolo dopo Cristo.
Altri Vangeli, o
scritti di altri seguaci, veri o presunti, non furono accettati o
riconosciuti dalle autorità religiose prevalenti e furono
considerati apocrifi  o falsi.
Sommariamente, va rilevato che il
cristianesimo ebbe una prima e più ampia diffusione nella parte
orientale dell’Impero romano,
appunto per merito dei viaggi
e delle predicazioni di Paolo e di pochi altri discepoli che
fondarono varie comunità in località  della Turchia e della Grecia.
Solo più tardi, tra il 60 e il 70 dopo Cristo, Paolo e l’apostolo
Pietro (entrambi ebrei) si trasferirono nella grande capitale
dell’Impero, Roma, dove, dopo qualche anno di attività di
proselitismo semiclandestino, trovarono la morte per condanne, di cui
però non si hanno notizie e date certe.

Ma non furono nè romani, nè italiani (nè i 12 apostoli citati dai Vangeli come “investiti dallo Spirito Santo”)
i fondatori del Cristianesimo, della teologia e della Chiesa
istituzionale così come la intendiamo noi oggi.
Erano ebrei gli
evangelisti, gli apostoli, i discepoli e i primi proseliti,

gente del popolo, di modesta condizione sociale; erano
turchi, greci, egiziani, siriani e nordafricani i primi
Padri della Chiesa, i teologi e i filosofi

che, nel corso dei primi tre secoli, cresciuti e istruiti nelle
scuole di Antiochia, Alessandria d’Egitto, Cesarea ed Efeso.
elaborarono la dottrina diventata
ufficiale.

In Oriente, o per l’esattezza in
Turchia, si svolsero i primi 8 Concilii
Ecumenici,
e furono sempre convocati e direttamente o
indirettamente presieduti e orientati dagli Imperatori d’Oriente,
dal 325 all’880 dopo Cristo.
Va rilevato che i Concilii
e i Sinodi vescovili venivano convocati per tentare di
conciliare o dirimere le controversie dottrinarie che continuamente
nascevano tra vescovi, teologi o proseliti, per le loro diverse
interpretazioni sulla natura divina e umana di Gesù
, sulla
maternità  e verginità  di Maria, sulla formulazione di credo
e preghiere, sui doveri di comportamento dei cristiani o su altre
questioni organizzative e liturgiche.

Va ricordato il ruolo fondamentale
dell’imperatore Costantino I
nel mantenere in Oriente il baricentro del Cristianesimo originario,
poichè, dopo aver concesso la libertà  di culto ai cristiani (313
d.C), prima mal visti e perseguitati come setta giudaica,
spostò la capitale presso l’antica Bisanzio (Nuova Roma poi
detta Costantinopoli, 330 circa, e oggi Istanbul
) e pose la basi per la diffusione  del Cristianesimo in tutto l’Impero romano, ma anche  per la
sua divisione, lasciandolo alla mercè dei suoi figli,
rivali in lotta tra loro. Divisione diventata definitiva in due
parti, Oriente e Occidente, dopo la morte dell’imperatore
Teodosio (395 d. C. ) che completò l’opera di Costantino imponendo la
religione cristiana come religione di Stato su
tutto il territorio dell’Impero,
prendendo anche
provvedimenti persecutori nei confronti dei “pagani” o seguaci di
altre religioni.

l’Impero d’Occidente
ben presto si sfasciò per effetto delle invasioni barbariche, e
l’importanza di Roma fu ridotta a ben poca cosa, in posizione
subordinata per secoli (fino al 700-800 e a Carlo Magno), mentre
l’Impero d’Oriente mantenne la sua potenza
ancora per un millennio.

Per i primi 7 secoli dopo Cristo il
Vescovo di Roma, chiamato pontefice
(termine di derivazione romano-pagana) e poi papa
(termine composto dall’unione delle lettere iniziali della
definizione “patres patrorum”, o padre dei padri) dal
IV secolo in poi, ebbe un ruolo marginale, di scarsa efficacia,
quando non di sudditanza nei confronti dell’Impero bizantino.

Poche
le figure di spicco nel mondo cristiano occidentale: i papi
Leone I detto il
Grande (440-461) e
Gregorio II Magno
(570-604), che tentarono di dare maggiore influenza e potere al
papato romano. Va ricordato anche il ruolo del monaco Benedetto
da Norcia
che nel 529 fondò
un ordine monastico che poi ebbe larga diffusione e influenza in
tutto l’Occidente, allargando l’area cristiana, tra 600 e 700, alla
Britannia e all’Irlanda e a tutto il centro-Europa, grazie ai monaci sempre al seguito di eserciti.

L’occupazione dell’Italia da parte dei Longobardi e
dei Franchi
, popoli
nordici convertiti al cristianesimo
, valorizzò di nuovo l’area
italiana e Roma, nel corso del 700, tanto da dar vita, nel 751,
ad un
primo piccolo Stato
della Chiesa
,
con i territori donati al papa dai Longobardi e dai Franchi. Questo
Stato dava al papa di Roma un potere temporale,
da capo di Stato (inimmaginabile e in netta contraddizione rispetto
al messaggio del Gesù evangelico), che si aggiungeva a quello
spirituale.  La
creazione del Sacro Romano Impero
su buona parte dell’Europa, da parte del re dei Franchi, Carlo
Magno
, incoronato dal papa
Adriano I nell’anno 800,
portò allo sviluppo di una nuova area di potere imperiale-
religioso cristiano in Italia, Germania e Francia, che ridava a Roma
il ruolo di centro della cristianità occidentale, anche se l’unitÃ
di quell’Impero fu presto disgregata dopo la morte dell’imperatore
(814) da lotte tra Stati, e tra feudatari, re, principi, duchi e
vassalli.

Ma la
rinascita della cristianità occidentale e del potere papale romano
determinò anche la rivalità e la divisione dalla cristianitÃ
orientale e il grande scisma della Chiesa d’Oriente,
che ebbe i suoi momenti cruciali dapprima nell’ 867 (scisma
di Fozio) e poi,
definitivamente, nel 1054,
con la nascita della Chiesa Ortodossa.

La
serie dei Papi-Re,
nell’Alto come nel Basso Medio Evo, instaurò la pratica del
cesaro-papismo, spesso
contraddistinto da corruzione, nepotismo, commistione economico-
politico-religiosa tra trono e altare,
lotte tra famiglie nobili che si contendevano le cariche di papi e cardinali con i relativi scandalosi privilegi, lotte di rivalità e
supremazia con i regnanti francesi e germanici. Negli
ultimi due secoli del primo millennio, tra 800 e 1000, la Chiesa
romana non brillò certo per grandezza spirituale; e ancora nei due
secoli successivi, all’inizio del secondo millennio, le
lotte per le investiture
 e la
supremazia tra papi e imperatori o re, mantenne in grande travaglio
la cristianità occidentale, spesso coinvolta in guerre fratricide.

Importanti
e significative decisioni, nel bene e nel male, dal 1000 in poi,
vennero comunque prese in Occidente, da papi e Concilii svoltisi in
varie città europee e a Roma; e anche l’elaborazione della teologia
si arricchiva di nuovi contenuti, pur tra contrasti e diverse
interpretazioni che determinavano fratture, tra dogmi ufficialmente
riconosciuti e condanne di eresie .

Nel
1095, al
Concilio di Clermont Ferrand
(Francia) il papa Urbano II bandì la prima di 7 Crociate
(l’ultima fu nel 1270), per
tentare (invano, se non per breve periodo) di cacciare i musulmani e
riportare Gerusalemme
e i Luoghi santi
di Palestina sotto il dominio dei cristiani.
Nel
1123 fu riunito il 1° Concilio Ecumenico d’Occidente, a
Roma, nella Basilica di S. Giovanni in Laterano,
con papa Callisto II. Il 2° Concilio lateranense
si
tenne un secolo dopo, nel 1214. Pochi anni dopo, nel 1225, un altro
importante Concilio per la definizione di dogmi e la condanna di
eresie si svolse a Lione
in Francia, città di grandi fermenti e contrasti religiosi.

Il
1200 fu il
secolo che vide fiorire il forte contributo spirituale di due grandi
personalità, Francesco d’Assisi e Domenico di Guzman,
entrambi fondatori di due Ordini monastici
(Francescani e Domenicani)
che svolsero nei secoli successivi un ruolo determinante per la
diffusione e la caratterizzazione del Cristianesimo, pur su piani
diversi. Fu il secolo che vide anche il prevalere della elaborazione
teologica di Tommaso d’Aquino,
che fu adottata e riconosciuta come fondamentale dalla Chiesa
Cattolica Romana.

Ma fu
anche il secolo che vide accentuarsi le persecuzioni e le stragi di
fedel
i che avevano aderito a movimenti considerati eretici,
come gli albigesi, i catari, i valdesi, i bogomili
e altri gruppi di spirituali
e pauperisti.
Diventarono tristemente e ferocemente operanti per secoli i tribunali
dell’Inquisizione
negli Stati in
cui la religione cattolica era dominante e coincidente o alleata con
l’autorità politica che fungeva da braccio secolare della
Chiesa.

Altre
fasi di sofferenza e contrasti interni al mondo cristiano si
verificarono nel secolo 1300, tanto da causare il trasferimento per
circa 70 anni (1305-1378)
del Papato ad Avignone in Francia.  Papi e antipapi continuarono
a contrapporsi anche nel corso del 1400, soprattutto all’inizio, che
registrò il 1° e il 2° Scisma d’Occidente.

Ancor
più lacerante per la cristianità fu il secolo 1500
che vide la nascita di due nuove Chiese cristiane,
protestanti o riformate
,

in contrapposizione con quella cattolica papalina romana.

Proprio
quando lo Stato Pontificio aveva raggiunto in Italia la sua massima
espansione con le guerre di conquista condotte da papa Alessandro
VI ( della famiglia spagnola dei
Borgia) e di Giulio
II ( della famiglia dei Della
Rovere), e quando si era fissata
in modo duraturo l’autorità dei papi-re nei vasti territori del
Centro-Italia ( autorità che durerà dal 1513 al 1870), la Chiesa
cattolica romana perdeva legioni di fedeli con la Riforma –
Scisma voluta da Martin
Lutero
(1530) in Germania,
seguito da Calvino (1536)
in Svizzera, dai quali nacquero le Chiese Riformate
protestanti (non senza
sanguinose guerre di religione
tra protestanti e cattolici,
Enrico VIII , e
poi teologicamente definita da Elisabetta I,
la Chiesa Anglicana,
presieduta sempre dai re d’Inghilterra dal 1536 e fino ai giorni
nostri.

Il
Concilio di Trento
(
1542-1563)

sancì questa divisione, condannando come eretiche le nuove Chiese
separate e consolidando la propria autorità spirituale e temporale
entro rigidi confini dogmatici e istituzionali, fissati nella
cosiddetta Controriforma.
La
Chiesa Romana non muterà più i suoi contenuti dottrinari e i suoi
indirizzi politico-sociali per 3 secoli e mezzo, nonostante le
ricorrenti guerre in Europa tra Stati cristiani, nonostante le
nuove conquiste della scienza (spesso osteggiate), nonostante il
fiorire di nuove idee filosofiche e politiche, le riforme illuministe
e le rivoluzioni, tutte ugualmente sempre respinte e condannate,
ritenendosi unica depositaria della verità assoluta, in
quanto rivelata da Dio e incarnata, rappresentata e
interpretata dai suoi vicari in terra.

La diffusione del
Cristianesimo, che fino al 1500 era presente e dominante soltanto in
Europa, ebbe una notevole espansione dopo la scoperta dell’America,
in conseguenza delle dominazioni coloniali di francesi e inglesi,
cattolici e protestanti, negli Stati del Nord e in Canada, e degli
spagnoli e portoghesi, cattolici, nel Centro e Sud America. Altri
proseliti furono conquistati in Africa e, in parte minore, in Asia,
dai missionari giunti al seguito di navigatori e colonizzatori europei.

Pur
perdendo il potere temporale nel 1870, dopo la conclusione delle
guerre di Indipendenza dell’Italia e la costituzione del nuovo Regno
sabaudo con capitale Roma, la Chiesa cattolica, con il
Concilio Vaticano I (1869-1870)
e papa Pio IX,
ribadiva sostanzialmente le
posizioni del Concilio di Trento, aggiungendovi il dogma
dell’infallibilità del papa e
la conferma, con il Sillabo,
della condanna degli 80 errori o eresie,
emersi negli ultimi 3 secoli.

Solo
con il Concilio
Vaticano II (1962-1965) e
papa Giovanni XXIII,

la Chiesa cattolica apriva le porte al dialogo con le Chiese separate
e cercava di capire le ragione delle nuove culture e le istanze del
mondo moderno. Ma le resistenze al rinnovamento sembrano ancora
tante.

Va
sottolineato anche che la Chiesa cattolica,
intesa non solo o non più come comunità di fedeli, ma come
organizzazione incentrata su un clero gerarchicamente
ordinato e strutturato per
manifestare pubblicamente e diffondere la dottrina cristiana e tenere
uniti e legati i fedeli, si è costituita nel corso del tempo, mano a
mano che cresceva la sua influenza e il suo potere, passando dai
gruppi spontanei guidati da presbiteri, diaconi o
vescovi di pari dignità e con
comunione di beni, ad una complessa istituzione simile a quella di
uno Stato monarchico con a capo il Papa; istituzione
che sopravvive tuttora e ha larga influenza in Italia e nel mondo,
politica oltre che spirituale, con sede centrale nel piccolo
Stato
del Vaticano
inserito
nella città di
Roma.

Secondo i dati pubblicati nel
sito http://cronologia.leonardo.it/mondo09.htm, n
el mondo il Cristianesimo conta  2.100.000.000 fedeli divisi in 5 correnti: Cattolica 1.100.000.000;
Protestante 480.000.000; Ortodossa 225.000.000Anglicana 73.000.000;
Orientali (Nestoriane e Neofista ecc.)
72.000.000.
Esistono inoltre altre 56 Chiese e 175 Istituzioni cristiane
varie (Geova, Mormoni, ecc.).

Sul numero dei Cristiani ( e Cattolici) le cifre sono però  molto
controverse, anche  perchè sono molto diverse se si confronta il numero dei
neonati battezzati e il numero degli adulti praticanti
realmente e osservanti di rituali, dogmi e catechismo della Chiesa
di appartenenza, con una percentuale che pare si aggiri sul 25%
.dei
battezzati.

Ricerca a cura di Magda Barbieri – 2009

NOTE

(1) cfr.
Augias-Cacitti Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce
una religione. Mpndadori 2008
Corrado Augias e Mauro Pesce, Inchiesta
su Gesù, Mondadori, 2006

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE per approfondimenti, estrapolata  dal sito www.cristianesimo.it

  • Riccardo Calimani, Gesù ebreo,
    Oscar saggi Mondadori, 2001
    – Riccardo Calimani, Paolo. L’ebreo
    che fondò il cristianesimo, Mondadori, 1999
    – Leonhard Goppelt, Teologia del Nuovo
    Testamento, voll. 1-2, Morcelliana, 1983
    – Karlheinz Deschner, La Chiesa che
    mente, Massari Editore
    – Karlheinz Deschner, Il gallo cantò
    ancora, Massari Editore
    – David Donnini, Cristo: dopo 2000
    anni il caso si riapre, Massari Editore
    – David Donnini, Gesù e i manoscritti
    del Mar Morto, Coniglio Editore, 2006
    – Leo Zen, L’invenzione del
    cristianesimo, Editrice Clinamen, 2007
    – Corrado Augias e Mauro Pesce, Inchiesta
    su Gesù, Mondadori, 2006
    – Corrado Augias e Cacitti Remo,
    Inchiesta sul cristianesimo. Come si costruisce una religione,
    Mondadori. 2008

Vedi anche :   http://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9