Gli dèi della mitologia greca e i “misteri”, prima del Cristianesimo

— Premessa Per inaugurare con nuovi contenuti la sezione di Storia delle religioni nel nuovo sito, riceviamo e pubblichiamo questo articolo del prof. Giovanni Pellegrino, assistente di Storia delle religioni dell’Università di Salerno —
La concezione degli dei nei poemi omerici
In questo articolo cercheremo di chiarire qual è la concezione degli dei riscontrabile nei due poemi omerici. In estrema sintesi possiamo dire che il concetto degli dei presente nell’Iliade e nell’Odissea coincide con la concezione degli dei presente nella religione olimpica (dobbiamo tenere presente che nell’universo religioso greco non esisteva solo la religione olimpica ma anche le religioni ctonie-misteriche delle quali parleremo più avanti).
Prima di descrivere la condizione degli dei presente nei poemi omerici riteniamo opportuno fare alcune considerazioni di carattere generale sui poemi omerici. Per prima cosa dobbiamo tenere presente che i poemi di Omero insieme a quelli di Esiodo costituivano il testo base per l’apprendimento della lingua ed erano anche il fondamento principale di ogni forma di educazione. Attraverso di essi l’uomo greco apprendeva i valori generali e le norme etiche a cui fare riferimento e imparava altresì a conoscere il complicato universo religioso esistente nel mondo greco.

L’Iliade e l’Odissea risalgono con tutta probabilità al IX secolo a.C.: il mondo che essi descrivono è la civiltà minoico-micenea Leggi Tutto

Alla scoperta delle antiche paludi bolognesi, in bicicletta

Il percorso delle “Antiche Paludi Bolognesi” è un tracciato percorribile in bicicletta che nel suo insieme collegherà la città di Bologna al parco del Delta del Po nel ferrarese. Il percorso attraversa un territorio ricco di luoghi di interesse, sia storico-artistici che naturalistici. Il progetto è a cura dei Comuni di Budrio e Castenaso, di Destinazione Turistica Bologna Metropolitana e della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab).
A settembre 2019 il percorso verrà inaugurato ufficialmente con due eventi in bicicletta che accompagneranno alla scoperta delle eccellenze di due dei territori attraversati, Budrio e Castenaso.
Domenica 22 Settembre
”Sulle tracce dei Villanoviani” un percorso in bicicletta da Castenaso a Budrio. Dopo aver visitato il Museo della Civiltà Villanoviana (in foto), si farà un percorso in bicicletta fino a Budrio per immergersi in una campagna ricca di storia e in un ambiente naturale ancora integro dove l’agricoltura si integra con il paesaggio grazie ad un’antropizzazione consapevole. Si arriverà quindi a Budrio Leggi Tutto

I portici di Bologna pronti per l’UNESCO

Portici Patrimonio Umanità Unesco: Bologna è pronta
Ora è ufficiale: il Comune di Bologna ha spedito la candidatura dei portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Destinatari del plico,  il Ministero per i beni e le attività culturali a Roma e il Centro del Patrimonio Mondiale Unesco a Parigi.
Dodici i tratti candidati e uno studio dettagliato, con mappatura, di tutti i portici della città. Sono 62 km in tutto, di cui 40 nel centro storico.
Spedito il plico da 400 pagine al ministero dei Beni culturali, c’è solo da aspettare l’incontro con il ministro Dario Franceschini per sollecitare l’appoggio del nuovo Governo ed entro Natale la prima valutazione da Parigi sulla base della quale ritoccare eventualmente la versione definitiva del dossier, da presentare entro febbraio 2019, finanziato con 100mila euro dalla fondazione Carisbo .Dopo la presentazione ufficiale della candidatura, il calendario prevede a settembre 2020 la visita ispettiva (in incognito) dell’Unesco e afebbraio 2021 il verdetto.
Nella lista: portico del Pavaglione e piazza Maggiore, via Santa Caterina, via Santo Stefano e piazza della Mercanzia, via Galliera e via Manzoni, strada Maggiore, Baraccano, portico della Certosa, piazza Cavour e via Farini, Forno del pane, treno della Barca

** Con tre appuntamenti a loro dedicati, i portici sono protagonisti anche alla Settimana europea della mobilità in programma Leggi Tutto

Canali di Bologna, da visitare

Un mercoledì ai Paraporti di Casalecchio: 18 settembre alle ore 18:00. I Paraporti Scaletta, San Luca e Verocchio sono parte del sistema di opere idrauliche collegate alla monumentale Chiusa di Casalecchio e sono meccanismi necessari per la regolazione idraulica e la pulizia del canale di Reno. Un camminamento unisce il Paraporto Scaletta ai due paraporti successivi, San Luca e Verocchio. Durante la visita, sarà possibile percorrerlo tutto, sospesi tra il canale e il fiume, vedere gli antichi meccanismi idraulici custoditi nei Paraporti…e godere di un’insolito tramonto!
Posti limitati, prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a prenotazioni@canalidibologna.it (indicando nome, cognome, n° di persone, recapito telefonico) o chiamando al numero 389/5950213 (lun-gio, ore 8.30-12.00, ven ore 8.30-12.30).
– Alla scoperta della Chiusa di San Ruffillo Sabato 21 settembre ore 15. La Chiusa di San Ruffillo (in foto) ed il derivato canale di Savena rappresentano, insieme alla Chiusa di Casalecchio e al canale di Reno, le due principali infrastrutture per lo sfruttamento della energia idraulica che consentirono alla città d Bologna di essere una fra le città più ricche dell’Europa del Medioevo.

Realizzata alla fine del XIII sec., si ha notizia di diversi restauri al manufatto nel 1306 e nel 1445. Minata durante la Seconda Guerra Mondiale, fu restaurata nel 1945-48 e dotata di uno scivolo con profilo curvilineo.
La Leggi Tutto

Progetto Life AgriCOlture

Venerdì 20 settembre 2019 ore 9.00
Sala Consigliare dell’Unione Comuni del Frignano Pavullo nel Frignano (Modena)
PROGETTO LIFE agriCOlture
L’allevamento a contrasto dei problemi, connessi al cambiamento climatico, posti dal degrado del suolo nell’Appennino Emiliano
Evento aperto a tutti, a partecipazione libera. Presentano i beneficiari del progetto LIFE:
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (coordinatore), Consorzio della Bonifica Burana, Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
Dopo i qualificati interventi di apertura e saluto:

– 10.05 Presentazione del Progetto Dott. Aronne Ruffini Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – Project Manager LIFE agriCOlture
– 10.30 Inquadramento territoriale dell’ambito Appenninici di progetto Dott.ssa Carla Zampighi Consorzio della Bonifica Burana
– 10.50 Nuove prospettive della foraggicoltura di montagna Dott.ssa Maria Teresa Pacchioli Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA
– 11.10 Il ruolo del  pascolamento nella conservazione degli agroecosistemi Dott. Willi Reggioni Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
– Seguirà dibattito e conclusione della Dott.ssa Simona Caselli Assessore Regionale Agricoltura Caccia e Pesca
– 13.00 Buffet e ore 14.30 Nomina ufficiale del Gruppo tecnico di lavoro e discussione del Piano di Gestione e lavoro

Fonte e maggiori informazioni:

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Lo “strichetto bolognese” non è una “farfalla” qualsiasi

Lo strichetto bolognese diventa piatto tipico: storia e ricetta
È la 31esima ricetta depositata dall’Accademia Italiana alla Camera di Commercio di Bologna (con sede a Palazzo della Mercanzia): lo strichetto bolognese.
Dopo un’attenta ricerca di documenti e testimonianze storiche, finalmente questo tipo di pasta è stato riconosciuto come piatto tradizionale della cucina povera e contadina e la sua ricetta sarà da adesso tutelata nel tempo.
Gli strichetti nascono dalla necessità di recuperare i ritagli delle sfoglie di tortellini e tortelloni, che poi le massaie conservavano in un vaso di vetro con il tappo di sughero nelle vetrinette delle cucine bolognesi. Si tratta di un antenato delle farfalle, molto popolari oggi. Questa tipologia di pasta viene realizzata anche utilizzando direttamente la sfoglia tagliata in quadrati di 4‐4.5 cm per lato. Basta una semplice pressione con indice e pollice nel centro della sfoglia e poi frastagliarne i lembi con la spronella, la rotella tagliapasta.
Per condire gli strichetti bolognesi si usava, e si usa,
il normale ragù bolognese od un sugo fatto con l’asparagina sia bianco che con l’aggiunta di conserva di pomodoro (ma  si usava molto anche cuocerli in brodo, ndr). Altro condimento tradizionale è quello con piselli, pancetta, panna e parmigiano. La ricetta si trova anche ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi (* vedi sotto).

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8 settembre 1943 e il Proclama Badoglio. Cenni di storia

Premessa: quanti , specie tra i giovani, sanno il significato di questa data così importante per la storia italiana? Forse pochi.  Vale la pena quindi  riportare qui  alcuni cenni storici di sintesi, ripresi da alcune fonti su internet.
“Il proclama di Badoglio dell’8 settembre 1943 è l’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile firmato dal governo Badoglio I del Regno d’Italia con gli Alleati della seconda guerra mondiale.
Il messaggio, letto dal maresciallo Pietro Badoglio (capo del governo e maresciallo d’Italia) alle 19:42 al microfono dell’EIAR, annunciò alla popolazione italiana l’entrata in vigore dell‘armistizio di Cassibile, firmato con gli anglo-americani il giorno 3 dello stesso mese.

Dopo la sigla dellarmistizio di Cassibile, Badoglio riunì il governo solo per annunciare che le trattative per la resa erano “iniziate”. Gli Alleati, da parte loro, fecero pressioni sullo stesso Badoglio affinché rendesse pubblico il passaggio di campo dell’Italia, ma il maresciallo tergiversò. La risposta degli anglo-americani fu drammatica: gli aerei alleati scaricarono bombe sulle città della penisola. Nei giorni dal 5 al 7 settembre i bombardamenti furono intensi: oltre 130 aerei B-17 attaccarono Civitavecchia e Viterbo. Il 6 fu la volta di Napoli. Leggi Tutto

Collezioni comunali d’Arte a Bologna

Collezioni Comunali d’Arte: un ricco patrimonio in Palazzo d’Accursio
Il secondo piano del Palazzo Comunale di Bologna ospita, all’interno delle sale che un tempo erano adibite a residenza dei Cardinali Legati, rappresentanti del potere pontificio, le Collezioni Comunali d’Arte.
Il museo fu fondato nel 1936, a conclusione di un sistematico piano di riorganizzazione e valorizzazione delle raccolte civiche, intrapreso dall’amministrazione comunale subito dopo l’Unità d’Italia.
Le opere disposte negli ambienti storici derivano dal sedimentarsi di un variegato patrimonio, proveniente da donazioni di dipinti, mobili, arredi e suppellettili pervenute al Comune di Bologna nel corso dell’Ottocento e nel primo Novecento, che andò ad arricchire l’antica raccolta di testimonianze appartenute alle magistrature cittadine. In particolare si segnalano le opere provenienti da due importanti collezioni d’artista,
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Mostra a itinerario diffuso per Alessandro Guardassoni

Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra romanticismo e devozione
Mostra a itinerario diffuso a Bologna
Dal 14 Settembre 2019 al 19 Gennaio 2020
Info: Collezioni Comunali d’Arte Piazza Maggiore 6 tel. 051 2193998
Inaugurazione venerdì 13 settembre, ore 17.00
In occasione del bicentenario della nascita del pittore bolognese Alessandro Guardassoni (1819-1888), l’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, l’Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, la Fondazione Gualandi a favore dei sordi e la Diocesi di Bologna hanno realizzato un itinerario diffuso nella città metropolitana per valorizzare l’attività dell’artista: dal naturalismo storico-romantico alla svolta purista sino allo sviluppo di un linguaggio devozionale, che fece di lui il più importante pittore ecclesiastico di Bologna nel XIX secolo.
Dopo una prima formazione in città, egli fece esperienze di studio e di viaggio all’estero e dal 1856 iniziò a partecipare con successo non solo alle mostre accademiche, ma anche a quelle di rilevanza internazionale, proponendo quadri di soggetto storico-romantico, biblico-sacro e ispirati alla letteratura, divenendo in particolare famoso per l’episodio del La conversione dell’Innominato tratto da I promessi sposi di Alessandro Manzoni.

Parallelamente, dal 1859 iniziò a studiare ottica Leggi Tutto

Alba in valle, dal vivo o davanti alla Tv

Alba in valle, a catturare emozioni, due opzioni: una per  sportivi e una per sedentari.
– Sabato 7 settembre 2019,
sarà il fotografo naturalista Sergio Stignani ad accompagnare i partecipanti in questa esperienza inedita per cogliere colori e presenze tipiche dell’habitat faunistico delle valli di Argenta, principale nodo idraulico della Bonifica Renana e VI stazione del Parco del Delta del Po’.
L’appuntamento è alle 6 del mattino, presso la sede del Museo delle Valli – via Cardinala, 1/C – 44011 Campotto di Argenta (FE) – ed è obbligatorio prenotarsi per partecipare (0532808058 – info@vallidiargenta.org.). Il costo a persona dell’escursione è 10 euro.
Anche chi non è mattiniero può conoscere la stupefacente ricchezza paesaggistica delle valli della Bonifica Renana, tra le zone d’acqua dolce più vaste dell’Italia settentrionale: basterà seguire lo speciale dedicato GEO, su Rai3, il 13 settembre prossimo…, stando sul divano di casa propria. Il naturalista ed inviato speciale di G Leggi Tutto