Palazzo Fontana. Storia di un palazzo e dei suoi proprietari. Alberto Tampellini

** Testo tratto dal libro  Le dimore dei signori, Marefosca edizioni, 2004. Per gentile concessione dell‘autore, Alberto Tampellini, e dell’editore, Floriano Govoni, possiamo conoscere le storie dei proprietari, del palazzo e della tenuta.
– La
Villa o Palazzo Fontana,
nel territorio di
San Matteo della Decima,è uno dei complessi rustico-residenziali più interessanti delle nostre campagne, anche se praticamente sconosciuto e attualmente in avanzato stato di degrado architettonico e strutturale. Contrariamente a quanto credono molti abitanti della zona, il suo nome non deriva dalla famiglia Fontana bensì dalla presenza di una vera e propria fonte d’acqua che sgorgava nei pressi (1). La denominazione “Fontana” indica inoltre anche la vasta tenuta agricola circostante, che si è costituita nel corso di secoli a partire dalle prime acquisizioni di terreni compiute nella zona da Ercole, figlio Leggi Tutto

Ritorna la torre civica in tutto il suo splendore

Un sapiente restauro ha ridato ai persicetani un loro simbolo *(Da archivio notizie ottobre 2003)   Nella nostra pianura nel passato ogni paese aveva la sua torre con funzioni di avvistamento a scopo di difesa e come emblema del luogo e di chi aveva il potere sul territorio.A poco a poco le torri hanno perso nel tempo la loro funzione e sono state trasformate in campanili di chiese costruite vicino o adibite ad abitazioni e poi ultimamente lasciate prive di ogni cura.. Purtroppo la mancanza di una funzione istituzionale le ha danneggiate: deterioramento della struttura architettonica, asportazione, non sempre permessa, di parti decorative o addirittura di materiale murario da adibirsi ad altre strutture.

Per molti paesi della pianura la torre, testimone della storia del paese, è rimasta solo nello stemma comunale.

Ciò non è avvenuto per fortuna a San Giovanni in Persiceto. La torre civica per un po’ di tempo è stata contornata da impalcature e coperta da velari .

Il Comune, che ne è proprietario, con il contributo di Enti pubblici e privati e in base ad un progetto della Sovraintendenza ai beni culturali, ha proceduto al recupero della torre: consolidamento della struttura muraria, rifacimento e recupero della cupola, delle meridiane e tanti altri piccoli, ma importanti, lavori.

Ora il velario è calato e la torre, del XIII secolo, saluta i visitatori in tutta la sua bellezza: merita senz’altro una visita

La Partecipanza di S. Giovanni in Persiceto. Magda Barbieri

Sicuramente non è dovuto al caso il fatto che ben 5 delle 6 Partecipanze emiliane  presenti e attive ancora oggi, si trovino tutte in un’ area a sinistra del Reno, attuale e  “vecchio”, della Samoggia “vecchia” e intorno agli antichi alvei del  Panaro, del suo affluente Muzza e di altri “rii ” e “flumicelli”  ad essi  collegati.
L’origine delle Partecipanze emiliane  non è quindi  tanto  attribuibile (come si continua a raccontare,  per tradizione popolare antica) ai lasciti di terreni della Contessa Matilde di Canossa, defunta nel 1115 (proprietaria per un certo tempo di queste  e di ben altre e più vaste terre, in Emilia e in altre regioni),  quanto piuttosto alle caratteristiche naturali del territorio , alle esigenze della bonificazione e colonizzazione, e alle antiche  consuetudini instaurate, prima ancora della presenza della contessa,  dai Monasteri, in primo luogo quello di
Nonantola, e dai Vescovi e “Signori” proprietari, di dare in affitto a particolari
condizioni  i terreni paludosi , vallivi, boschivi e incolti di queste
zone , agli “huomini”, o capifamiglia,   delle rispettive località,
perchè li rendessero coltivabili e fruttiferi
.

Si trova citazione di un documento del 1017  in cui si legge che il marchese Bonifacio di Toscana (padre di Matilde di Canossa) donò Leggi Tutto

Marefosca. Rivista culturale di S. Matteo della Decima

Marefosca  è¨ una rivista quadrimestrale di an Matteo della Decima, redatta in
collaborazione con la locale Biblioteca R. Pettazzoni
E’ stata fondata nel 1982 e si prefigge di far conoscere la storia passata e recente,
l’arte, il costume, le usanze e le attività culturali del territorio.
La rivista è distribuita gratuitamente ed ha una tiratura di 3.000 copie.
I numeri arretrati e gli allegati si possono ritirare gratuitamente
presso la
Biblioteca R. Pettazzoni di Decima. I libri sono disponibili presso la libreria Logan di Persiceto (Tel. 051 826729)
– Denominazione, sede, recapiti: Marefosca Associazione culturale Via Petrarca 3 – 40017
San Matteo della Decima BO Tel. 051 6824038 marefosca@tin.it
Direttore responsabile: Floriano Govoni
Sul sito www.marefosca.it si possono vedere le copertine di tutti i numeri pubblicati e sono leggibili anche molti articoli di varie annate

Nei 26 anni di attività (novembre 1982 – Aprile 2008) sono usciti 77 numeri di Marefosca per un totale di 4.796 pagine. Gli articoli sono stati
complessivamente 750, illustrati da 3.543 fotografie; hanno riguardato principalmente i seguenti argomenti: attualità , arte, scienze e natura, storia medievale, moderna e contemporanea, toponomastica, usanze e tradizioni, manifestazioni carnevalesche. 
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Raffaele Pettazzoni, storico delle religioni

A lui è intitolata la biblioteca comunale  di S. Matteo della Decima, frazione, ovvero l’altra metà , del Comune di S. Giovanni in Persiceto. Ma fuori dai confini comunali pochi sanno chi era e cosa ha fatto per meritare  questa intitolazione. Lo storico Mario Gandini, persicetano, da anni sta lavorando e raccogliendo documenti per preparare la sua biografia, che non potrà che essere monumentale e fondamentale, a giudicare dai numerosi contributi già pubblicati su “Strada Maestra”,  rivista della biblioteca comunale del capoluogo (intitolata a Giulio Cesare Croce, altro persicetano famoso).
Ma Raffaele Pettazzoni occupa  da tempo un posto di grande rilievo , sia in campo nazionale che internazionale, tra chi si interessa  di antropologia e storia delle religioni.
In questa modesta mini-biografia non potremo che tracciare alcuni cenni  per cominciare intanto a  far conoscere  le note essenziali di questo personaggio di cui l’anno prossimo cadrà il cinquantesimo anniversario della morte. Raffaele Pettazzoni è nato a S. Giovanni in Persiceto nel 1883 ed è morto a Roma nel 1959.
Laureato in lettere nell’Università Leggi Tutto

Strada Maestra. S. Giovanni in Persiceto

Strada maestra  , è il titolo della Rivista culturale  semestrale edita a cura della Biblioteca comunale “Giulio Cesare Croce” di S. Giovanni in Persiceto.
Direttore : Mario Gandini (defunto recentemente ndr.)
Indirizzo e recapiti: Piazza Garibaldi, 7 – 40017 San Giovanni in Persiceto
Telefono: 051 681 29 65 – 681 29 61   Fax: 051 827 017
email : croce@cib.unibo.it
– E’ la rivista culturale più longeva e prestigiosa della pianura bolognese, nata 40 anni fa, esattamente nel 1968,   e stampata allora dall’editore Forni di Bologna.  Si occupa prevalentemente di storia locale e pubblica  studi e ricerche  molto curati e approfonditi, dossier di documenti e foto su fatti  e personaggi della ricca storia persicetana, illustra le opere d’arte  presenti nel comune e segue inoltre le vicende dei persicetani emigrati.
Negli ultimi numeri molto spazio è dedicato alla pubblicazione della poderosa mole di  materiali raccolti e trascritti da Mario Gandini sulla vita e le opere di Raffaele Pettazzoni, lo storico delle religioni e antropologo di fama internazionale nato a S. Giovanni
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