
L’acqua, come ha ricordato in premessa il moderatore dott.Vincenzo Tugnoli (in foto) è un bene ritenuto essenziale non solo dalla liturgia ma per tutta la collettività per gli usi domestici e per i risvolti economici che rappresenta nei settori industria e agricoltura, oltre ai beneficisulla salute (eliminazione delle gastroenteriti); negli ultimi 40 anni il prelievo di acqua è raddoppiato, con un consumo oggi superiore alle disponibilità . E’ quindi un bene limitato da usare con solidarietà e razionalità ; si rammentano i 5,5 miliardi di danni nel 2003 in Italia, per la carenza di piogge. Il problema dell’aumento delle temperature e di una diversa distribuzione pluviometrica è stato affrontato dall’ing Tiziano Draghetti della Regione Emilia R. ed ha evidenziato la necessità di ridurre le emissioni. Dopo l’intervento del Segretario della Chiusa di Casalecchio, dott. Fabio Marchi, sulla storia dei corsi d’acqua che attraversano Bologna, il Segretario dell’Autorità Bacino Reno, dott.Ferruccio Melloni, ha illustrato i programmi in essere e futuri.
L’ing. Marco Morselli, Direttore Agenzia ATO5 ha illustrato i progetti per il, settore civile ed i contenuti della legge 36/94, che affida a Regione e Province i ruoli di indirizzo e controllo attraverso ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), mentre a Comuni e Consorzi la gestione. A questo riguardo l’utilizzo delle acque di superficie è stato dibattuto dal Direttore della Bonifica Renana, dott. Agostino Parigi, mentre il dott. Paolo Mannini, Direttore tecnico del Canale Emiliano Romagnolo, ha affrontato le metodiche per il risparmio idrico in agricoltura ed i progetti di fitodepurazione. L’ing. Giancarlo Leoni, Direttore reti di Hera, ha affrontato le problematiche delle perdite negli acquedotti e illustrato i programmi per il loro contenimento.
Vista la complessità degli argomenti trattati, gli organizzatori hanno ritenuto di aggiornare a lunedì 16 maggio, ore 21 le relazioni del dott. Giuseppe Bortone, esperto della Regione, sul Piano di Tutela delle acque, del dott. Gian Paolo Soverini Direttore Settore Ambiente della Provincia sulle linee di pianificazione provinciale e delle proposte in essere che verranno avanzate dall’ing. Walther Vignoli, del Gruppo Studi, dall’ing. Massimo Pancaldi del Comitato acqua Bacino del Reno e dall’idrogeologo dott. Gianni Viel.
A conclusione di questa prima parte, l’Assessore Provinciale all’Agricoltura, dott.ssa Gabriella Montera, ha incentrato l’intervento sull’uso e consumo in agricoltura e sulle azioni dellaProvincia per salvaguardare una risorsa, compromessa dall’inquinamento, ma che richiede azioni efficaci ed unitarie in cui la cultura dello sviluppo sostenibile deve andare oltre le annunciazioni e diventare pratica attiva. Gli investimenti dovranno essere finalizzati prioritariamente alla conservazione, al risparmio, al riuso e uso corretto della risorsa idrica; il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale già contiene disposizioni per la tutela della risorsa superficiale e sotterranea. Gli obiettivi del Piano di tutela della Regione sono rivolti al riequilibrio fra prelievi e ricariche di falda, per ridurre inoltre il fenomeno della subsidenza. La riduzione del 50% delle somme messe a disposizione di Regione e Provincia impone un rinvio dei progetti, con difficoltà a portare a termine quelli già cantierabili; sarebbe invece opportuno prevedere nuovi meccanismi di finanziamento,anche con risorse proprie di Regioni e Province. L’Assessorato Provinciale Agricoltura intende dare attuazione ad iniziative quali: sostegno finanziario ai Consorzi di Bonifica per opere irrigue con acque di superficie (8 progetti per € 654 mila); co-finanziamento di opere irrigue concordate con Organizzazioni Agricole (€130 mila); divulgazione di tecniche irrigue efficienti (€10 mila);istituzione del Tavolo Tecnico con Associazioni, Servizio Difesa Suolo, Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica; messa in sicurezza del territorio con regimazione idraulico-agraria. Nella definizione del Piano Regionale di Sviluppo Rurale, la Provincia intende porre attenzione sull’innovazione tecnologica e sul tema della”ecocondizionalità “, cioè su pratiche agricole rispettose dell’ambiente per la tutela delle acque da inquinanti. La creazione dell’adduttore nord, che porta acqua dal CER di Bentivoglio fino al depuratore di Bologna e di quello che da Mordano_Bubano arriverà ad Imola, dovranno consentire ad industrie, artigiani ed agricoltori di usare acqua di superficie senza ricorrere più a falde. L’Assessore dott.ssa Montera ha concluso evidenziando che sarà sempre più urgente sensibilizzare il mondo produttivo ad un risparmio di questo bene, soprattutto in un momento in cui l’aumento dei costi diventa elemento dirimente rispetto alla capacità di competere sui mercati sempre più globalizzati.
A cura di Vincenzo Tugnoli