I profeti che fondarono le religioni

I PROFETI FONDATORI DELLE RELIGIONI
Excursus storico dei prof. Giovanni Pellegrino e  Ermelinda Calabria.
La maggior parte delle religioni esistenti sono nate dalla predicazione di un profeta fondatore (le religioni non hanno un profeta fondatore vengono definite dagli storici delle religioni religioni etniche). Anche la quasi totalità delle nuove religioni sono nate dalla predicazione di quelli che vengono definiti nuovi profeti.
La Bibbia e il Corano contengono il racconto delle gesta di numerosi profeti messaggeri della divinità anche se non fondatori di religioni. La Bibbia inoltre contiene diversi libri scritti dai cosiddetti profeti scrittori che hanno ricevuto da Dio, il compito di assicurare la progressiva rivelazione agli uomini della volontà divina. Nella Bibbia infatti Dio rivela agli uomini la sua volontà in maniera progressiva perché gli uomini non sarebbero in grado di comprendere tale volontà se fosse rivelata in maniera non graduale.
Esistono delle religioni che non hanno un profeta fondatore. Per fare un esempio l’Induismo è una religione dove è impossibile identificare la figura di un profeta fondatore dal momento che la tradizione induista Leggi Tutto

Amedea Zanarini, una donna forte del nostro Novecento

Amedea Zanarini (nata a Bentivoglio (Bologna) il 7 ott. 1924 – morta il 3 nov. 2019)
Premessa: In memoria di questa donna, deceduta nei giorni scorsi a 95 anni, riportiamo qui una sua biografia, tratta dalla “Enciclopedia delle donne”, in quanto figura rappresentativa della storia vissuta nelle nostre terre nell’arco del ‘900, tra guerra e pace difficile.
Amedea nasce in una famiglia di mezzadri della bassa pianura emiliana. Staffetta durante la guerra di liberazione, riceve, con il grado di sottotenente partigiano, la croce al merito di guerra.
«Sono cresciuta in una famiglia numerosa, tra fratelli e cugini maschi. … La vita era fatica e sofferenza, anche se attorno a me sentivo affetto.» Perché, nella famiglia contadina della bassa emiliana, tutti dovevano lavorare e Amedea, appena un po’ cresciuta, ha il compito di portare bevande a chi lavora nel campo in pesanti borracce o bottiglioni. La scuola, scomoda e lontana due chilometri, non va oltre la quarta: «Così, per me, la scuola finì a nove anni e andai nei campi a lavorare» poi, d’inverno, a imparare il mestiere di sarta, situazione che non le dispiace, perché le dà la possibilità di fare amicizia con altre ragazzine.
«Ho iniziato già ad andare a scuola in periodo Leggi Tutto

Opificio Golinelli. Scienze Day e nuovi corsi

Sabato 9 novembre, in occasione del #ScienceDay a Opificio Golinelli, sarà presente Federico Benuzzi con il suo spettacolo di giocoleria scientifica. Lo scienziato guiderà nel complesso mondo della fisica attraverso l’antica e affascinante arte circense, giocando con palline di varie dimensioni, camminando su globi da equilibrismo e facendo roteare diablo da giocoliere.
🖍Info e prenotazioni: www.fondazionegolinelli.it/it/events/75
Al via i cinque #corsionline dedicati alla formazione dei docenti di scuole primarie e secondarie, in programma da novembre 2019 a maggio 2020.
👓 Due i nuovi temi proposti: la bioinformatica e l’epigenetica (con un nuovo approccio allo studio della biologia e delle nuove scoperte dell’epigenetica attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, quali banche dati di DNA e proteine); la valutazione (approfondisce la valutazione diagnostica e formativa, nel rapporto con quella sommativa, per rileggere le proprie progettazioni didattiche). A questi temi si affiancano i corsi sulla matematica con la Khan Academy per scuole primarie e secondarie e il framework progettuale delle tre letture ravvicinate, adatto per docenti di tutte le discipline interessati a progettare attività didattiche più coinvolgenti.
🖍Informazioni e iscrizioni al link: https://tinyurl.com/y2m9rypv

Leggi Tutto

Disboscamento “selettivo” delle golene di Reno al Trebbo

L’area di golena del fiume Reno a Trebbo sarà ripulita dalla vegetazione (notizia pubblicata in data sabato 02 novembre 2019 sul sito del comune di Castel Maggiore)
Intervento della Regione Emilia – Romagna per aumentare la sicurezza dell’abitato
Nel corso di un incontro tenutosi a Trebbo (frazione del Comune di Castel Maggiore, ndr) il 24 ottobre scorso, su iniziativa dell’amministrazione comunale e delle consulte ambiente e territoriale di Trebbo, i tecnici della Regione hanno illustrato la necessità di operare una forte riduzione della vegetazione presente nella golena a Trebbo di Reno: nel corso degli eventi alluvionali del 2 febbraio scorso si è infatti registrato un anormale incremento di livello della piena nella zona di Trebbo di Reno e della prospicente Longara (Sala Bolognese). Secondo i tecnici tale innalzamento dei livelli è imputabile, in prima approssimazione, alla combinazione di una sezione fluviale particolarmente ridotta in presenza di una scabrezza dell’alveo particolarmente elevata per la presenza di una fitta vegetazione.
La fitta vegetazione presente costituisce un ingombro che riduce la capienza dell’alveo e al tempo stesso frena i detriti portati dalle piene, costituendo Leggi Tutto

Il culto imperiale durante l’Impero di Costantino

IL CULTO IMPERIALE DURANTE L’ IMPERO DI COSTANTINO. Studio del Prof. Giovanni Pellegrino e Prof. Ermelinda Calabria
In questo articolo ci interesseremo della forma che assunse durante l’impero di Costantino il culto imperiale. Infatti, non è un problema di facile risoluzione il modo in cui Costantino si pose verso l’organizzazione, la struttura le cerimonie del culto imperiale pagano che neppure solo simbolicamente potevano essere accettate dal cristianesimo. Sebbene il culto imperiale pagano non fosse accettabile al cristianesimo che l’aveva duramente combattuto in passato numerose testimonianze attestano che esso fosse presente anche nell’ impero di Costantino. Tuttavia, se il culto dell’imperatore, restò in vita anche per quel che riguarda la struttura e i sacerdozi esso subì dal punto di vista dei contenuti una radicale riforma: a testimonianza di ciò prenderemo in considerazione un famoso documento giuridico, il rescritto di Costantino ai cittadini umbri di Spello (1) Il rescritto non contiene l’indicazione della data ma sembra certo che esso fu redatto dopo il 326 proprio negli ultimi mesi del regno di Costantino.(2)
In questo documento l’imperatore concedeva agli abitanti di Spello di chiamare la loro città Flavia Costans Leggi Tutto

Vincere…e morire. Una storia del tempo di guerra.

Quel fatidico tema dal titolo: “Vincere! E Vinceremo!”
Storia triste di un giovane anglo-italiano nel tempo di guerra, ricostruita da Dino Chiarini
Due anni fa comprai su eBay una bellissima cartolina illustrata che riproduceva il palazzo municipale di Malalbergo disegnato da Giuseppe Mengoni, il noto architetto di Fontanelice (BO) che successivamente progettò la famosa e bellissima Galleria Vittorio Emanuele II, in Piazza del Duomo a Milano.
Un certo Nino aveva spedito da Malalbergo quella cartolina al “Signorino Herbert Arden abitante a Bologna in Via Vallescura 12”. Il cognome Arden non mi era nuovo: infatti mio nonno materno, nei primi anni della mia adolescenza, in occasione di un mio compleanno, mi regalò un bel pallone di cuoio e mi raccontò un episodio calcistico avvenuto a Malalbergo negli anni Venti del secolo scorso, che mi è sempre rimasto impresso nella memoria.
Mi disse che un giovane anglo-italiano di nome Edward “Eddie” Arden, figlio di un inglese e di una italiana (quest’ultima rimasta vedova, aveva sposato in seconde nozze un impiegato che risiedeva a Malalbergo) regalò ai dirigenti della squadra malalberghese il suo pallone di cuoio proveniente dall’Inghilterra, precisamente da Manchester, dove da parecchi anni il calcio era lo sport più popolare.

Incuriosito dal nome dell’intestatario di questa cartolina e dal racconto che mi aveva fatto il nonno tanti anni fa, cercai di ricostruire un eventuale legame tra Leggi Tutto

Archiginnasio di Bologna , un nuovo sito per conoscerlo

Un sito web tutto nuovo per conoscere il Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna
Nato per ospitare l’Università di Bologna, il palazzo è attualmente sede della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio fondata nel 1801.
Le pareti delle sale, le volte dei loggiati e degli scaloni sono fittamente decorate da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da circa 6.000 stemmi di studenti che lo rendono il maggior complesso araldico murale del mondo. L’edificio cessò la sua funzione universitaria nel 1803 e nel 1835, l’Archiginnasio divenne sede della Biblioteca che da allora prende il suo nome.
Il nuovo sito web, realizzato nel settembre scorso, racconta, con didascalie e bellissime immagini, la storia (e le curiosità) di questo edificio e delle sue sale, dei suoi affreschi, dei protagonisti della cultura bolognese che vi operarono, studiarono, insegnarono, dipinsero, fabbricarono la famosa “teriaca”, vissero. Il sito si apre con i Pannelli della mostra Augustissima Musarum domicilia, realizzata nel 2019 per l’anniversario dell’inaugurazione del Palazzo, 21 ottobre 1563.
Seguono quindi le illustrazioni sugli aspetti e i momenti più significativi Leggi Tutto

Festa della Storia 2019, tante iniziative

Festa Internazionale della Storia, edizione 2019
dal 19 al 27 ottobre, a Bologna Area metropolitana, e oltre.
E’ in corso la XVI edizione di un manifestazione promossa dall’Università di Bologna, che coinvolge tantissime istituzioni, Comuni, Associazioni culturali, musei, scuole, biblioteche, e offre un ricchissimo programma con centinaia di iniziative, mostre, convegni, visite guidate che avranno sede in tanti luoghi di cultura di Bologna e in varie altre località della provincia. Altre iniziative collegate con questa “Festa” si sono svolte nelle scorse settimane, e altre si terranno successivamente. Impossibile qui darne anche solo un cenno. Si rimanda quindi al sito dedicato
https://site.unibo.it/festadellastoria/it , e alla lettura delle 53 pagine del Programma qui allegato che indicano titoli degli argomenti, date e luoghi, giorno per giorno PROGRAMMA Festa storia 2019 FDS 2019 WEB
Lo scopo di questa meritoria iniziativa, intitolata quest’anno “Viva la Storia viva. La Storia è il faro dell’umanità” è spiegato nella presentazione:
LA Leggi Tutto

I maceri , dal passato a un possibile futuro

I maceri, tra funzioni tradizionali e ruolo agro-ambientale: un futuro possibile?
Si terrà giovedì 24 ottobre, dalle ore 9.30 a Budrio , presso le Torri dell’Acqua in via Benni 1, il convegno promosso dal Comune insieme alla Bonifica Renana, alla Regione Emilia Romagna e all’Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani. Chairman, Gualtiero Via, assessore alla Cultura di Budrio, formatore ADI ‐ Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani.
– ore 9.30 Introduzione, Elena Tagliani, assessore Ambiente e sviluppo sostenibile, Relazioni istituzionali e progetti di Budrio
– ore 10.00 Relazioni: Cartografia storica regionale per lo studio degli usi del territorio della pianura bolognese, Maria Luisa Garberi, Archivio Cartografico, Regione Emilia‐Romagna
Maceri e coltura della canapa nell’economia circolare del podere agricolo bolognese, Gian Paolo Borghi, etnografo e coordinatore scientifico del Centro Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
* pausa caffè
Acque di superficie e gestione dei maceri attraverso i documenti d’archivio del Consorzio, Alessandra Furlani, agronomo, responsabile comunicazione Bonifica Renana

Maceri e altri stagni della pianura, una risorsa irrinunciabile, Carla Corazza, biologa, ricercatrice del Museo di Storia Naturale (Ferrara)
Misure agroambientali Leggi Tutto

C’era una volta: “al sulfaner” (fabbricante o venditore di zolfanelli)

Lo zolfanèllo(osolfanèllo -più anticamentesolfinèllo-) è un fiammifero di legno impregnato di zolfo per un tratto della sua parte superiore, al fine di fornire facile presa alla fiamma provocata dallo sfregamento della capocchia fosforica, precipuamente a base di sesquisolfuro di fosforo. Gli zolfanelli quindi sono da considerare i precursori degli attuali fiammiferi; nati probabilmente nel “basso medioevo”, questi bastoncini di legno, lunghi dai dieci ai quindici centimetri, si accendevano se strofinati sulla silice. Permettevano di appiccare il fuoco ai cosiddetti “stecchi” e successivamente alle fascine di legna che costituivano la base per i ceppi depositati sul focolare del camino. Oggi è ormai scomparso, sostituito dai più moderni fiammiferi. Il primo fiammifero nacque agli inizi dell’Ottocento a Parigi, dove venne brevettata un’asticella di legno, con la capocchia formata da una miscela di solfuro di antimonio, clorato di potassio, gomma e amido. Col passare degli anni la produzione di fiammiferi si perfezionò sempre più: dal fosforo bianco si passò al fosforo rosso, fino all’uso del sesquisolfuro di fosforo.

Sempre all’inizio dell’Ottocento, nel bolognese c’erano parecchi fabbricanti ed anche diversi venditori di zolfanelli che venivano chiamati Leggi Tutto