Giulietta Masina, una grande attrice nata a S. Giorgio di Piano

San Giorgio di Piano è una tipica località della pianura tra Bologna e Ferrara, città equidistanti a circa venti chilometri. Giulietta Masina vi nacque il 22 febbraio 1921, per poi trasferirsi a Roma fin dall’adolescenza.
Figlia del violinista e professore di musica Gaetano Masina e della maestra Angela Flavia Pasqualin, trascorse buona parte della sua adolescenza a Roma presso una zia rimasta vedova. Frequentò il ginnasio e il liceo dalle Suore Orsoline, quindi si laureò in Lettere e Filosofia all’Università “La Sapienza”.
Durante gli studi coltivò la passione per la recitazione: sin dalla stagione 1941-1942 partecipò a numerosi spettacoli di prosa, danza e musica nell’ambito del Teatro Universitario nei locali dello Stadium Urbis, che poi diventerà il Teatro Ateneo. In quella seguente (la 1942-1943) entrò nella Compagnia del Teatro Comico Musicale dove si esibì come ballerina, cantante e attrice in diverse operette e commedie brillanti, e fece il suo ingresso nella radio recitando insieme a Nella Maria Bonora e Franco Becci, all’epoca voci assai popolari.

Si fa subito notare nella trasmissione di successo Terziglio, basato sulle avventure dei fidanzati (e poi novelli sposi) Cico e Pallina, recitati insieme all’annunciatore Angelo Zanobini e scritti da un versatile redattore umorista della rivista satirica Marc’Aurelio, Federico Fellini, Leggi Tutto

Una vittima centese della discriminazione e della “Shoah”: Maurizio Leone Padoa

UN MARTIRE ‘CENTESE’ DELLA SHOAH: IL PROF. MAURIZIO LEONE PADOA Biografia a cura di Adriano Orlandini-
A metà del Settecento la famiglia ebraica dei Padoa gestiva una grande impresa con sedi a Cento, Venezia e Londra. I Padoa esportavano soprattutto canapa prodotta nelle terre tra Ferrara e Bologna: materia prima fondamentale per le costruzioni navali, la canapa serviva a produrre vele, gomene e funi. Nei mari di allora il dominio della flotta inglese si sostituiva ovunque a quello della flotta olandese. Le navi olandesi usavano canapa delle Fiandre, quelle inglesi canapa della pianura padana, la migliore del mondo. All’ascesa della flotta britannica corrispose quindi anche quello della Casa Padoa di Cento, che aveva la sua sede in un palazzo di fronte al Ghetto, nell’attuale via Malagodi. Sulla metà dell’Ottocento Pellegrino Padoa era tra i più importanti contribuenti dello Stato Pontificio. Ma la navigazione a vela aveva ormai i giorni contati ed i bilanci di Casa Padoa improvvisamente si colorarono di rosso, portando nel 1887 al fallimento di quella che era la più antica casa commerciale di Cento. Dopo il fallimento della società, Casa Padoa fu abbandonata e l’area fu acquistata dalla Cassa di Risparmio, che più tardi demolì l’edificio.

Nel frattempo (nel 1870) Felice Padoa, figlio di Pellegrino, aveva lasciato Cento per andare a dirigere la sede bolognese della società. E a Bologna, dal matrimonio di Felice Leggi Tutto

Il Navile verrà riqualificato, fino a Corticella

CANALE NAVILE: l’intervento di riqualificazione arriverà fino a Corticella . Grazie ai risparmi d’asta, si sono resi disponibili fondi per allungare il tratto di Navile oggetto di pulizia e riqualificazione idraulica. Nelle scorse settimane è giunto l’ok della Regione Emilia-Romagna per estendere l’intervento di manutenzione straordinaria fino al secentesco ponte del Vignola, di via Corticella. Un’integrazione corrispondente alla riqualificazione di altri due chilometri della storica via d’acqua bolognese.
Anche in questo nuovo tratto, alla ripulitura e risezionamento dell’alveo, si abbinerà la ricucitura di tratti della muratura storica e la manutenzione straordinaria di un altro manufatto idraulico fondamentale per il Navile: il Sostegno di Corticella, con la sua conca di navigazione, e anch’esso progettato dal Vignola nel 1548.
Quindi, il ribasso d’asta di 219 mila euro ha consentito alla Bonifica Renana la possibilità di rispondere positivamente alle numerose richieste giunte in tal senso dalla cittadinanza e dalle associazioni locali di tutela del canale.
La riqualificazione idraulica Leggi Tutto

Un altro giorno di tragica memoria storica: le foibe

10 Febbraio: Giorno del ricordo delle Foibe e dell’Esodo forzato  Giuliano Dalmata
Lo stato italiano ha ufficialmente riconosciuto il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, teatro dell’eccidio di migliaia di italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia da parte dei comunisti jugoslavi di Tito; cui seguì l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra nella più complessa vicenda del confine orientale. Per troppi decenni questa tragica pagina della Storia è rimasta in ombra, ma sono almeno vent’anni che se ne parla compiutamente, come dimostra una sezione intitolata Arcipelago Foibe, tratta dall’archivio di Rai Teche, dove ci sono testimonianze di sopravvissuti, ricostruzioni storiche, confronti ideologici, pareri e contributi di esperti come Anna Maria Mori, Paolo Mieli, Leggi Tutto

La pasta. la sua storia in una mostra di documenti

Dal 1 Febbraio al 7 Marzo 2021- Dal lunedì al venerdì ore 9 – 19, presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, nuova mostra:
PASTA. Fresca secca colorata e farcita nei documenti dell’Archiginnasio
Dopo avere raccontato e celebrato nel 2020 la storia del pane e dei salumi, la Biblioteca dell’Archiginnasio esplora il mondo di un’altra eccellenza gastronomica del nostro paese e della nostra città. Pasta. Fresca, secca, colorata e farcita nei documenti dell’Archiginnasio è il titolo della mostra curata da Alessandro Molinari Pradelli, con la collaborazione dei bibliotecari Rosa Spina e Michele Righini.
Accesso gratuito.
L’opera di ricerca e di indagine compiuta dai curatori sul patrimonio dell’Archiginnasio ha permesso di valorizzare documenti librari e iconografici che permettono di ricostruire e raccontare la storia della pasta, o meglio delle diverse forme con cui un piatto molto semplice – basta un impasto di acqua e farina – è stato
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Sansone Padoa, un sindaco ebreo per Argile, nell’Ottocento

Tra i sindaci che si sono susseguiti nel Comune di Castello d’Argile dopo l’Unità d’Italia, è da ricordare Sansone Padoa, membro di una famiglia di ebrei di lunga permanenza a Cento  ( presenti fin dal 1400) e diventati molto importanti nel commercio della canapa, prodotta nel bolognese e nel ferrarese, che esportavano anche in mercati esteri.
Nella documentazione del Comune di Castello d’Argile la prima presenza di membri della famiglia Padoa risulta dagli anni tra il 1806 e il 1809, quando i fratelli Sansone e Pellegrino Padoa, figli del fu Moisè di Cento, acquistarono 11 tornature di terreno in Argile dall’Agenzia dei Beni Nazionali, voluta da Napoleone per gestire e vendere tutte le proprietà tolte agli Enti religiosi cattolici soppressi.
Oltre ai Padoa, furono possidenti in Argile, a partire dallo stesso periodo napoleonico e per tutto il secolo ‘800, altre importanti famiglie di ebrei di Cento: i Levi, i Modena e i Carpi (nella seconda metà dell’800), ai quali, come nel resto d’Italia, era stata proibita fino ad allora la proprietà, e poterono quindi acquistare, insieme ad altri privati bolognesi, centesi e pievesi ( già possidenti e confinanti e alcuni nuovi), buona parte dei terreni Leggi Tutto

4 libri per ricordare tempi bui

La Giornata della Memoria è stata istituita in Italia nel 2000 per ricordare le vittime della shoah e le leggi razziali. Si celebra il 27 gennaio perché in quella data del 1945 sono stati abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Abbattere quel cancello ha significato svelare al mondo l’inferno che si nascondeva dietro la scritta «Arbeit macht frei» (Il lavoro rende liberi). Una ricorrenza che serve a far riflettere sulla tragedia e a sottolineare l’importanza del non dimenticare. Anche la lettura di un libro può essere un passo fondamentale. Ecco una selezione di quattro romanzi e testimonianze di contenuto storico relativi al periodo, proposti dalla Minerva Edizioni di Argelato.
– ARPAD WEISZ E IL LITTORALE, di Matteo Matteucci
«Nonostante i suoi 42 anni, Arpad ha già dato molto al calcio italiano. E’ l’allenatore più giovane ad aver vinto lo scudetto; o meglio, ad averne vinti tre: con l’Ambrosiana-Inter nel 1930 e due proprio con il team rossoblù. E’ grazie a lui che la squadra felsinea si trova ai vertici del campionato, contendendosi con Milano, Torino e Genova la migliore piazza calcistica.»

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Reno in piena, controllata, per ora.

PIENA DEL RENO. SITUAZIONE TRANQUILLA. Rassicuranti le informazioni dei sindaci della zona Reno-Galliera. Nonostante un livello vicino alla soglia 3 (più alta), la piena del fiume ha attraversato il nostro territorio senza problemi. Alle ore 18.45 di ieri il sensore di Cento ha raggiunto quota 8.12 m. Aperto  il Cavo Napoleonico, lo scolmatore che costituisce un efficace strumento di alleggerimento della portata d’acqua del Reno quando è in piena, per dirottarla verso il Po. Permane, comunque, l’allerta arancione anche per la giornata del 24 gennaio. Poi si vedrà l’andamento delle piogge e lo scioglimento delle nevi cadute sull’Appennino nel bacino di confluenza del fiume… e la tenuta degli argini ( lo scorso anno il 4 febbraio 2019 cedettero gli argini del Reno appena rialzati a Trebbo di Castel Maggiore, con allagamento anche in parte di Argelato, e il 17 novembre successivo cedettero gli argini dell’Idice a Budrio).
Sempre attivo il servizio di sorveglianza prestato dalle donne ed dagli uomini della Polizia Locale Reno Galliera, della sezione dell‘Associazione Nazionale Alpini, e di tutte le associazioni di Protezione Civile impegnate nei vari Comuni del territorio.

L’Osservatorio del Paesaggio dell’Unione Reno Galliera prende forma

OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO UNIONE RENO GALLIERA
REPORT dell’ INCONTRO DEL 18/1/21
La registrazione online dell’incontro e delle presentazioni è disponibile al seguente link:
https://drive.google.com/drive/folders/12nar9rPI-48xYCJeJmzA1hpvRObt3wzl?usp=sharing
 La giornata è stata aperta con la presentazione di buone pratiche di Osservatorio del Paesaggio da parte delle referenti della Regione Emilia Romagna
– Presentazione del progetto “Paesaggio e rischio” realizzato nel 2019 da parte dell’Osservatorio Regionale, contesto territoriale: Fiume Reno – Anna Mele
– Esperienze nazionali di Osservatori del Paesaggio – Laura Punzo
– Esperienze internazionali di Osservatoti del Paesaggio – Daniela Cardinali
 In seguito Elena Lazzari dell’Unione ha presentato la proposta di organizzazione dei ruoli/cariche per costituire l’Osservatorio del Paesaggio:
Presidente/Direttore: figura sia di rappresentanza e funzionale a prendere contatti con enti e istituzioni, che di direzione tecnica (operativo), ricercatore degli investimenti; l’associazione/società da cui proviene potrebbe svolgere l’attività di segreteria (ad es. per convocazioni, stesura verbali, ecc.). Diversamente, questa attività potrebbe essere svolta da qualcuno del Consiglio

– Consiglio Direttivo: elabora, assieme al Presidente e sentito il parere dell’Assemblea, il programma delle attività e per ciascuna Leggi Tutto

I Vichinghi, tra storia, leggenda e uso politico

L’uso politico del Medioevo nordico. Articolo di Roberto Luigi Pagani . 7 gennaio 2021(*)
I fatti avvenuti negli Stati Uniti il sei gennaio 2021, con il risvolto raccapricciante dei morti, sono rimbalzati su tutti i giornali del mondo. Ha avuto molto risalto la fotografia di un uomo, il cui nome è Jake Angeli, che è comparso in modo preponderante nelle immagini dei vari reportage per via del suo look eccentrico. Senza entrare nel merito politico della questione americana, vorrei usare questa opportunità per parlare di un’altra questione, piuttosto seria e complessa, che interseca gli studi sul medioevo nordico, la ricezione attuale di quel mondo, e gli usi politici che se ne fanno.

Da studiosi del Medioevo nordico, dobbiamo tutti confrontarci con il fatto che la nostra disciplina ha derivato un considerevole impeto, ai suoi albori, da un fondamento teorico e da motivazioni non esattamente innocenti, e che il retaggio di quel periodo è ancora estremamente vivo nella cultura e nell’immaginario popolare.

Mi riferisco alla tematica del suprematismo nordico: gli studi storici e filologici germanici, iniziati nel corso dell’Ottocento, sono stati in larga misura motivati da una spinta ideologica in senso razziale. I nazisti, a differenza di quello che crediamo spesso, non consideravano i tedeschi come una “razza superiore”, anzi ammettevano di essere il risultato di un notevole miscuglio di popoli. Ciò nondimeno, identificavano la Leggi Tutto