Le piante, amiche della terra e dell’uomo

Conoscere meglio il ruolo delle piante può aiutarci a rispettarle.
– Testo di Vincenzo Tugnoli, Guardia Ecologica Volontaria –
La Terra è un ecosistema sul quale regna il mondo vegetale: costituisce il 99% della biomassa terrestre, relegando gli esseri umani e gli animali a “poche tracce”, ma viene abitualmente (ed erroneamente) considerato come un organismo passivo, privo di sensibilità, in poche parole “un arredo”. Ricerche scientifiche confermano l’origine della Terra a 4,5 miliardi di anni fa in un Universo con 14 miliardi di anni di vita. Le prime cellule viventi in grado di compiere la fotosintesi sono comparse sul Pianeta da oltre 3,5 miliardi di anni, mentre il primo “Homo sapiens” solo da 200 milioni: ultimo arrivato, ma con ambizioni da privilegiato e di supremazia, anche se non supportate dalla storia e dalla scienza.
L’uomo cosiddetto sapiens (ma che forse non lo è!) sta trascurando l’enorme importanza che le specie vegetali rivestono, oltre ad essere alla base della catena alimentare. Molti valenti filosofi e scienziati, a partire dall’antichità (Platone, Democrito, Aristotele, Linneo, Darwin, Fechner,Bose, solo per citare i più noti), per giungere ai giorni nostri (vedi articolo “Il Mondo nascosto dei vegetali”), hanno convenuto che le piante non siano dei semplici arredi, ma siano dotate di abilità molto più raffinate, non sono cioè molto dissimili da noi e dagli animali in generale. Non hanno gli stessi organi ma riescono ugualmente a sviluppare le funzioni vitali. D’altra parte anche nel genere animale esistono differenze, come ad esempio (solo per citarne alcuni) talpe, pipistrelli, pesci, cetacei, uccelli, rettili, che individuano ostacoli senza veri e propri occhi, respirano in acqua, emettono e captano “segnali vocali”, si muovono diversamente.

LE PIANTE IN AIUTO DELLA TERRA

Le alghe furono i primi esseri viventi ed ora ritornano in aiuto della Terra: è stato infatti scoperto che, a causa del riscaldamento, le alghe fioriscono continuamente aumentando la presenza di batteri sulla superficie dell’oceano Artico; batteri che poi risalgono nell’atmosfera assieme a semi e polvere,attorno ai quali si formeranno goccioline che genereranno poi le nuvole apportatrici di piogge rinfrescanti. In natura la vita è il risultato di un equilibrio continuo che va rispettato. Le piante rappresentano il legame che unisce le attività di tutto il mondo vitale con il centro energetico del nostro Sistema: la pianta vive in simbiosi con la rizosfera che la circonda, a vantaggio di tutti, anche dell’uomo. Ne possono essere un esempio i funghi (che cedono sali minerali), i batteri azotofissatori (che trasformano l’azoto gassoso in ammonio facilmente assimilato dalle piante) o gli insetti: a loro la pianta fornisce utile nutrimento ricevendo validi benefici, riuscendo anche a distinguere gli amici dai nemici contro i quali erigere barriere inattaccabili. Studiare meglio queste forme di simbiosi potrebbe aiutare ad aumentare la produttività agricola in maniera sostenibile per l’ambiente, abolendo così le sostanze di sintesi.

L’uomo non si rende conto degli importanti benefici che i vegetali arrecano anche alla propria salute mentale (influiscono positivamente sull’umore, sull’attenzione/concentrazione). Aumentiamo quindi le superfici a verde anche in città (vedi nota nella rubrica “Econotizie“), potremo meglio beneficiare delle loro proprietà. Se fosse stato rispettato l’obbligo,previsto dalla legge nazionale n.113 del 1992 (aggiornata nel 2013) di piantare un albero per ogni nato, oggi ci sarebbero 11 milioni di piante in più. Recenti studi scientifici hanno scoperto nuovi geni che aiutano le piante a rimuovere più CO 2 dall’aria e immagazzinarla nelle radici che dovranno scendere più in profondità nel terreno per evitarne il ritorno in atmosfera.

Un valido aiuto per aumentare il verde può venire dal bambù (phyllostachys edulis) con il quale realizzare boschetti nelle aree naturali o interi boschi. Essendo una graminacea, seppur più alta di grano e mais, può trovare impiego anche in agricoltura: cresce facilmente senza diserbanti o antiparassitari (vuole solo l’irrigazione) e le canne vanno raccolte in inverno. Assorbe molta più CO 2 e decine sono le applicazioni industriali quali (oltre a farmaceutica e cucina vegetariana) edilizia, laminati, biomasse, cellulosa per carta, mobili, pellet ecc. Questa pianta green trova nuova espansione in Europa (un ente britannico sta investendo svariarti milioni di euro su un’area di 20mila ettari in Ashanti per piantagioni di bambù gigante) ed ora anche in Italia (Romagna, Toscana, Piemonte).

PORTARE RISPETTO ALLE PIANTE

Le piante aiutano l’ambiente ma dobbiamo rispettarle. I divieti e le sanzioni contenute nei Regolamenti del verde per danneggiamenti, potature eccessive (tagli di rami con circonferenze superiori ai 30 cm), diserbo chimico di fossi e aree urbane, non hanno uno scopo prettamente “di far cassa”, ma sono legati alla salvaguardia (oltre a quella dei corsi d’acqua superficiali e delle falde) di flora/fauna per evitare di creare squilibri nel loro sviluppo, accorciandone la vita o alterandone la conformazione naturale. In pratica non consentir loro di svolgere tutti gli scopi a loro congeniali e di utilità per l’intero Pianeta, evitandoci una alimentazione composta da insetti, uova senza galline, yogurt senza latte, carne da un “brodo di cellule animali” non prodotte da mucche o polli: soluzioni alternative già realizzatele da una ditta israeliana e pronte in 21 giorni invece di 3 anni. Le piante, come detto, mettono in atto sistemi difensivi non immediati (però in continua evoluzione) e che non possono essere risolutivi, ragion per cui si adottano piani di difesa chimica che aiutino le piante,ma non danneggino loro e tutto il mondo circostante. In questi miglioramenti risiede la molla dell’evoluzione che aumenta le possibilità di sopravvivenza della vita sul Pianeta. Per dirla con le parole del prof. Mancuso: “Le piante sono le mediatrici fra il Sole e il mondo animale, hanno dunque una funzione universale per la vita sul Pianeta. Gli animali no….”. La strada maestra per la sopravvivenza nostra e delle piante passa attraverso la sostituzione della chimica con soluzioni più ecologiche, senza di loro ci estingueremmo in tempi brevi.

I BENEFICI DELLE PIANTE PER L’UOMO E L’AMBIENTE

Producono ossigeno attraverso la fotosintesi,importantissimo processo chimico per mezzo del quale le piante producono sostanze organiche e durante il quale, con la mediazione di clorofilla-luce-acqua, si generano zuccheri per la vita della pianta e si libera nell’atmosfera ossigeno; – forniscono energia,da quella fossile (di origine organica) a quella sostenibile (eolica, solare, idrica,biogas, bioconbustibili, legna ecc.); – sono produttori di materie prime, alcune sostitutive della plastica. – hanno virtù curative, riconosciute fin dalla civiltà sumerica nel 3000 a.C., come la fitoterapia utilizzata con successo nel mondo da milioni di persone quale rimedio contro numerose malattie (stress, depressione, infezioni, reumatismi, digestione, ecc.); – ospitano gli animali fornendo loro riparo; – sintetizzano decine di migliaia di molecole molte delle quali usate nella nostra farmacopea; – disinquinano le risorse idriche e i suoli.

Vincenzo Tugnoli