Lo “strichetto bolognese” non è una “farfalla” qualsiasi

Lo strichetto bolognese diventa piatto tipico: storia e ricetta
È la 31esima ricetta depositata dall’Accademia Italiana alla Camera di Commercio di Bologna (con sede a Palazzo della Mercanzia): lo strichetto bolognese.
Dopo un’attenta ricerca di documenti e testimonianze storiche, finalmente questo tipo di pasta è stato riconosciuto come piatto tradizionale della cucina povera e contadina e la sua ricetta sarà da adesso tutelata nel tempo.
Gli strichetti nascono dalla necessità di recuperare i ritagli delle sfoglie di tortellini e tortelloni, che poi le massaie conservavano in un vaso di vetro con il tappo di sughero nelle vetrinette delle cucine bolognesi. Si tratta di un antenato delle farfalle, molto popolari oggi. Questa tipologia di pasta viene realizzata anche utilizzando direttamente la sfoglia tagliata in quadrati di 4‐4.5 cm per lato. Basta una semplice pressione con indice e pollice nel centro della sfoglia e poi frastagliarne i lembi con la spronella, la rotella tagliapasta.
Per condire gli strichetti bolognesi si usava, e si usa,
il normale ragù bolognese od un sugo fatto con l’asparagina sia bianco che con l’aggiunta di conserva di pomodoro (ma  si usava molto anche cuocerli in brodo, ndr). Altro condimento tradizionale è quello con piselli, pancetta, panna e parmigiano. La ricetta si trova anche ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi (* vedi sotto).

Ingredienti per 5 persone:
2 uova

farina
40 gr parmigiano
noce moscata
Brodo vegetale

Intridete la farina con due uova, grammi 40 di parmigiano grattato fine e l’odore della noce moscata.
Tiratene una sfoglia non tanto sottile e tagliatela con la rotella smerlata in tante striscie larghe un dito e mezzo.
Poi, con la stessa rotella, tagliate queste striscie in isbieco e alla medesima distanza di un dito e mezzo per farne tanti pezzetti in forma di mandorla. Prendeteli uno alla volta e stringete con le dita le quattro punte, due al disopra e due al disotto per formarne come due anellini attaccati insieme. Cuoceteli nel brodo con poca cottura.

Tempo di preparazione: circa 40 minuti

Fonte:

http://tuttoabologna.it/index.php/2019/09/08/lo-strichetto-bolognese-diventa-piatto-tipico-storia-e-ricetta/?fbclid=IwAR0y5I6hWmOhI1XxDc0ON5kw7DKSNOm8S-iIsEx9lx6EaJQjjKwBYgBS1BA

settembre 8, 2019  Anna Colombocultura
Immagine: Master Cucina

Vedi anche : https://www.facebook.com/watch/?v=2152012171757583

e
https://www.ricettadicucina.com/it/ricette/stricchetti-alla-bolognese-ricetta-artusi/

Altro metodo di formazione dello strichetto, arrotolato intorno all’indice.

** Ma nelle campagne bolognesi si usava anche un’altra variante, stringendo al centro una o due  punte opposte del quadratino di pasta. E la pasta sfoglia  era fatta solo di farina e uova. Il parmigiano (o la “forma”), ricco e costoso, lo si usava solo per il ripieno di tortellini e tortelloni; e poi lo si  grattugiava sul piatto di pasta fumante  appena scodellata.