2 giugno Festa della Repubblica. Cenni di storia

Perchè il 2 giugno è Festa nazionale? Perchè è la data di nascita della Repubblica italiana, istituita nel 1946, dopo l’esito del Referendum popolare del 2 giugno, che aveva portato gli italiani a scegliere tra Repubblica e Monarchia. I voti per la Repubblica furono 12.672.767 (54,3%), per la Monarchia 10.688.905.
La Costituzione, approvata nel 1948, all’art. 1°, sancisce che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. L’art. 139 stabilisce che “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”.
In precedenza, lo Stato italiano, dall’unificazione del 1861 al 1946, era stata governata da una Monarchia Costituzionale, la cui dinastia regnante eraquella dei Savoia, che avevano favorito l’unificazione dei vari staterelli preesistenti ponendosi alla guida delle Guerre di Indipendenza.
I re d’Italia sono stati 4 nell’arco di 85 anni: Vittorio Emanuele II (1861-1878), Umberto I (1878-1900), Vittorio Emanuele III (luglio 1900-aprile 1946), Umberto II (1 maggio -2 giugno 1946; già “luogotenente” dal giugno 1944). Dall’ottobre 1922 al luglio 1943, la monarchia pur formalmente in vigore, fu di fatto esautorata dal regime fascista, una dittatura personale e di partito instaurata da Benito Mussolini.

La forma di governo repubblicana si basa su organi elettivi, rinnovabili entro un certo numero di anni, con poteri distinti e bilanciati tra un Organo e l’altro (Parlamento formato da Camera e Senato, Governo, Magistratura, Presidente della Repubblica). Anche se è considerata la forma istituzionale più moderna e democratica, la “repubblica” ha radici molto antiche, che risalgono alle città-Stato dell’antica Grecia, con regole importate e adottate poi anche dagli antichi Romani. Il nome stesso deriva dal latino “res publica” che significa letteralmente “cosa pubblica”.

I Romani mantennero questa forma di governo elettiva, sia pur in forme aristocratiche che restringevano il ceto governante alle classi più elevate socialmente (patrizi e condottieri militari), per circa 5 secoli, prima di accettare la forma più autoritaria dell’ Impero, da Ottaviano Augusto (27 a. C.) in poi (fino al 476 d. C.).
Quindi, per quasi 2 millenni l’Italia non ha più avuto un ordinamento repubblicano, a parte le eccezioni di alcune città e per periodi brevi: ad esempio le “Repubbliche marinare” e i “Liberi comuni”, tra il 1200 e il 1300. Solo la Repubblica di Venezia sopravvisse per secoli, fino all’arrivo di Napoleone (1796): e si trattava di un ordinamento caratterizzato da regole autoritarie, con poteri forti delle famiglie senatorie e dei “Dogi”. Da ricordare sono anche le brevissime esperienze delle Repubbliche “Cisalpina”, “Cispadana” e “Italiana”, tra il 1797 e il 1805, di fatto però imposte e subordinate ai francesi e a Napoleone.

Nel 1849 ci fu il primo vero tentativo nazionale della “Repubblica Romana”, istituita da Giuseppe Mazzini e altri, che indisse le prime elezioni con suffragio universale. Ma durò pochi mesi e non fece nemmeno in tempo ad insediare gli eletti, perché dovette soccombere all’intervento delle truppe francesi che riportarono il papa sul trono dello Stato Pontificio.

Infine, è parte della nostra storia, un’altra infelice esperienza di Repubblica, autoproclamata da Mussolini e da alcuni gerarchi fascisti, senza nessun mandato elettorale, nata nel novembre 1943 a Salò per rifondare  un loro Stato nel Nord Italia, dopo  la decadenza sancita dallo stesso Gran Consiglio fascista e culminata con  l’arresto di Mussolini su ordine del re; denominata “Repubblica Sociale Italiana” era  di fatto  sottoposta all’occupazione dell’esercito tedesco nazista, e fu infine travolta dalla guerra di Liberazione  degli eserciti Alleati e dalla Resistenza, nell’aprile 1945.

** I presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi sono stati i seguenti: Enrico De Nicola (1° gennaio – 12 maggio 1948 – PLI ), Luigi Einaudi (12 maggio 1948 – 1 maggio 1955 – PLI ), Giovanni Gronchi (11 maggio 1955 – 11 maggio 1962 – DC ), Antonio Segni (11 maggio 1962 – 6 dicembre 1964 – DC ), Giuseppe Saragat (29 dicembre 1964 – 29 dicembre 1971 – PSDI), Giovanni Leone (29 dicembre 1971 – 15 giugno 1978 – DC ), Alessandro Pertini (9 luglio 1978 – 29 giugno 1985 – PSI), Francesco Cossiga (3 luglio 1985 – 28 aprile 1992 – DC), Oscar Luigi Scalfaro (28 maggio 1992 – 15 maggio 1999 – DC), Carlo Azeglio Ciampi (18 maggio 1999 – 10 maggio 2006 – Indipendente), Giorgio Napolitano (10 maggio 2006- 14 gennaio 2015 – PCI/PDS), Sergio Mattarella (31 gennaio 2015 -DC/PPI/PD, in carica).

Magda Barbieri