Per conoscere Imola, tra Ottocento e Novecento

Nel sito Storia e Memoria di Bologna è disponibile l’approfondimento
Imola tra Otto e Novecento | 1874-1928
Una introduzione al secondo centro urbano della provincia dopo Bologna. Luoghi, eventi, opere, documenti e biografie disponibili cliccando qui
https://www.storiaememoriadibologna.it/imola-615-luogo
“Il Comune viene così viene descritto nel volume “Provincia di Bologna, collana Geografia dell’Italia”, Torino, Unione tipografico editrice, 1900: Il territorio di questo Comune, capoluogo del circondario e del mandamento omonimo, occupa una vasta zona parte in piano e parte in colle, attraversata dalla via Emilia. Il Comune è assai frazionato, essendo tutto il territorio circostante alla città e la collina in particolar modo, sparso di ville, di piccoli paesi, di gruppi di cascinali e fattorie formanti frazioni ben distinte. – Imola, frazione principale e capoluogo del Comune, 33 chilometri a sud-est di Bologna, in pianura e a 47 metri di altezza sul mare, è una città d’oltre 10.000 abitanti, attraversata dalla via Emilia, che la divide in due parti pressochè uguali, formandone anche la maggiore arteria della vita cittadina. Imola ha in pianta figura quadrilunga, divisa da tre strade principali: la via Emilia nel mezzo, del Corso e della Fortezza, quasi rettilinee e parallele, le quali da levante a ponente la dividono per il lungo, ed intersecate da altre strade pressocchè regolari pur queste: la pianta, press’a poco conservata, delle antiche città di costruzione romana. Imola è cinta tutto all’intorno da fossi, da mura e da bastioni, con un pomerio di circa 3 chilometri. Alle quattro porte che s’aprono nelle mura corrispondono altrettanti borghi, detti: il Borgo Sponviglio, quello ad est; d’Ilione, quello ad ovest; di Santa Cristina, a sud; ed il Borgo Appio, a nord.

Le principali vie d’Imola sono in gran parte fiancheggiate da porticati sulla guisa di Bologna. Non mancano anche in Imola edifizi privati, che per pregi architettonici, memorie storiche, buone collezioni di quadri e di oggetti artistici, sono meritevoli di menzione. Tra questi ricordiamo: il palazzo Sforza-Riario, il più bello d’Imola, con facciata a bozze di pietra, ove si osservano ancora le armi degli Sforzeschi; – il palazzo Sersanti, dallo spazioso porticato, buona architettura del Rinascimento; – il palazzo Della Volpe, appartenente anch’esso agli Sforza, che lo destinarono ai pubblici uffici ed alle scuderie; – il palazzo Dal pozzo, ove conservasi, ad ornamento del superbo scalone, una Madonna di squisita fattura, attribuita al Donatello; – i palazzi Sassatello, Codronchi, Torrani e parecchie case di elegante costruzione moderna appartenenti alla borghesia facoltosa. Dopo la soppressione di molte chiese e conventi, avvenuta tra la fine del secolo scorso ed il principio del nostro, oltre della chiesa cattedrale o duomo di San Cassiano, Imola sacra comprende le seguenti parrocchie:……..

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