Giornata europea della cultura ebraica a Cento
Domenica 3 settembre: visite guidate gratuite per i luoghi ebraici di Cento.
ore 16 : visita guidata al Ghetto ebraico
ore 17: visita guidata al Cimitero ebraico
La presenza ebraica a Cento affonda le proprie radici sul tardo '300
grazie alla comparsa sulla scena locale dell'ebreo romano Manuele di
Gaudio. Attualmente, pur non essendoci a Cento una Comunità ebraica
organizzata, rimangono il Ghetto ed il Cimitero (in via Israeliti 5) , quali significative ed
emblematiche testimonianze urbanistiche.
La superficie coperta che costituisce l'insediamento del Ghetto è pari circa a 1.800 mq, mentre la superficie utile (cioè quella che si dispiega ai vari livelli) è pari a circa 3.300 mq..
L'area risulta a tutt'oggi ben delimitata, a seguito anche delle norme
seicentesche emanate per regolamentare la presenza ebraica all'interno
delle città: "avendo noi ordinato al Governatore di Cento che assegni
agli ebrei, abitanti nella medesima città luogo proporzionale ... nel
quale in avvenire debbano abitare in forma di ghetto ... ordinando al
Governatore che debba far serrare con muro tutte le porte ... lasciando
solamente aperti due portoni, uno dei quali dovrà rispondere nella via
Grande e l'altro nel Borgo detto di Domani".
Fino agli anni '30 del secolo scorso era funzionante in loco la Sinagoga ove esercitarono la loro attività illustri Rabbini.
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Inserito da redazione il Mer, 2006-08-30 05:00Il fascismo e le canzoni...censurate. Luigi Arbizzani
Articolo di Luigi Arbizzani estratto da "Fascismo, guerra, riconquistata libertà nei "Fogli volanti" popolari (1920-1946) , a cura di Gian Paolo Borghi.
"Alla fine degli anni Sessanta, Gianni Bosio mi inviò un pacchetto di carte originali- sottratte certamente negli anni della "repubblichina di Salò" da una stazione di Reali Carabinieri della bassa bolognese- relative ad alcuni anni del ventennio fascista, perchè curassi la produzione di uno dei volumi pubblicati a ciclostile dalle Edizioni il Gallo, nella collana "Strumenti di lavoro/Archivi del movimento operaio".
Il volume venne annunciato (con raccolta di documenti relativi al 1929, l'anno del plebiscito fascista) ma non fu mai definitivamente predisposto.
Ho riguardato quei documenti per una ricerca che avevo in corso relativa al 1° Maggio, ricordando delle circolari che proibivano dischi contenenti inni sovversivi fra i quali "Il primo Maggio". I documenti relativi si canti sovversivi che ho tratto da quel piccolo fondo di carte sono in effetti sei, e ritengo siano documenti da segnalare per il tragico e il buffo che da essi si evince.
Quattro documenti impartiscono ordini per il controllo ed il sequestro di una serie particolare di dischi contenenti canti famosi dell'innodia del movimento dei lavoratori di parte socialista perchè - secondo le Prefetture di Palermo, Pescara e di Napoli - lederebbero l'ordine nazionale,canti dialettali (dal contenuto popolaresco, che sarebbe utile verificare se non anche politico e antifascista), che, sempre secondo le stesse autorità, lederebbero la dignità ed il prestigio del fascismo, nonchè la moralità. e di
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Inserito da redazione il Ven, 2006-07-21 06:112 giugno 1946: nasce la Repubblica italiana
Il 2 giugno 1946 è una data importante , decisiva per l'Italia , di quelle che segnano una svolta fondamentale per la storia di una Nazione. Quel giorno, infatti , 28 milioni di italiani furono chiamati alle urne, per un voto finalmente democratico e "universale", per scegliere tra Repubblica e Monarchia e per eleggere i 556 deputati dell'Assemblea Costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione.
Gli italiani, a maggioranza, scelsero la Repubblica , con 12.717.928 voti a favore (54,3%), contro i 10.769.284 che avevano espresso preferenza per la Monarchia (vigente dal 1860, con la dinastia dei Savoia). Voti nulli: 1.498.138
Per la prima volta ebbero diritto al voto anche le donne, grazie al Decreto legislativo luogotenenziale n. 23 dell'1 febbraio 1945 , quando l'Italia era ancora in parte occupata e in guerra, e la parte libera si era data un Governo provvisorio costituito dai partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Un decreto successivo, del 10 marzo 1946, in un'Italia già libera, concedeva alle donne anche la possibilità di essere elette, nell'Assemblea Costituente e nelle altre istituzioni. In quel primo importante Organo furono 21 le donne elette.Il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica non fu indolore. Al 2 giugno seguirono alcuni giorni frenetici di polemiche , tensioni tra Viminale (Ministero dell'Interno) e Quirinale (sede del Re "di maggio", Umberto II), ricorsi e contestazioni di voti, e anche dimostrazioni popolari, a Napoli in particolare, con morti e feriti. Ma la Cassazione , dopo un primo rinvio della proclamazione dei risultati e l'esame di voti e ricorsi, , il 10 giugno confermò l'esito del voto e il 12 giugno , dichiarata decaduta la Monarchia, affidò a De Gasperi le funzioni di Capo provvisorio dello Stato.
Il 13 giugno l'ex re Umberto di Savoia partì per l'esilio (andò a Lisbona). Il 9 maggio il padre Vittorio Emanuele III, sul trono dal 1900, aveva abdicato in favore del figlio, partendo per l'esilio (andò in Egitto), sperando così di salvare la Monarchia, troppo compromessa per il suo ventennale appoggio al fascismo e alle sue guerre.
Il 25 giugno si insediò l'Assemblea Costituente, con i deputati eletti il 2 giugno. Presidente dell'Assemblea fu eletto Giuseppe Saragat.
Il 28 giugno 1946 la Costituente elesse Enrico De Nicola Capo provvisorio dello Stato , con 396 voti.
Il 12 luglio fu costituito un nuovo Governo, con a capo Alcide De Gasperi. Per tutto il restante periodo del 1946 e per l'anno successivo 1947, i deputati della Costituente lavorarono alacremente per elaborare il testo della Costituzione . Erano di varia estrazione ideologica e culturale, così ripartiti : 207 DC (Democrazia Cristiana), 104 PCI (Partito Comunista), 115 PSIUP (Partito Socialista di Unità Proletaria), 41 Unione Democratica Nazionale (liberali), 30 "Fronte dell'Uomo Qualunque", 23 Partito Repubblicano, 16 Blocco Nazionale Libertà (monarchici), 7 Partito d'Azione e 13 di altri movimenti.
La nuova Costituzione fu approvata il 22 dicembre 1947, con 453 voti a favore e 62 contrari. Promulgata il 27 dicembre, entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
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Inserito da redazione il Ven, 2006-06-16 15:23Un Premio Strega speciale per la Costituzione
Nel
sessantesimo anniversario della Repubblica Italiana e a sessanta anni
dall’inizio dei lavori dell’Assemblea Costituente, il Premio
Strega, che festeggia la sua sessantesima edizione, rende onore alla
nostra Carta costituzionale con un Premio Strega speciale
che intende essere un omaggio e una testimonianza di
adesione ai principi fondamentali enunciati dalla Costituzione,
oltre che un riconoscimento alle qualità espressive di un
testo capace, come una grande opera letteraria, di parlare “per
tutte e a tutte le coscienze”.
Alla
vigilia di una importante consultazione referendaria, il Premio
Strega intende favorire la diffusione e la conoscenza della
Costituzione Italiana celebrando la nitidezza e l’attualità
dei principi che essa enuncia. Il Premio speciale viene consegnato in
Piazza del Campidoglio, mercoledì 21 giugno, ad uno dei
“padri costituenti”, il Presidente Emerito Oscar Luigi
Scalfaro.
Alla
cerimonia di premiazione si affianca una lettura da parte degli Amici
della Domenica, il corpo elettorale del Premio Strega, di alcuni
articoli della Costituzione tra i più rappresentativi, per
evocare la forza al tempo stesso solenne e limpida di un linguaggio
capace di commuovere gli animi.
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Inserito da redazione il Ven, 2006-06-16 05:04La Partecipanza di S. Giovanni in Persiceto. Magda Barbieri
Sicuramente non è dovuto al caso il fatto che ben 5 delle 6 Partecipanze emiliane presenti e attive ancora oggi, si trovino tutte in un' area a sinistra del Reno, attuale e "vecchio", della Samoggia "vecchia" e intorno agli antichi alvei del Panaro, del suo affluente Muzza e di altri "rii " e "flumicelli" ad essi collegati.
L'origine delle Partecipanze emiliane non è quindi tanto attribuibile (come si continua a raccontare, per tradizione popolare antica) ai lasciti di terreni della Contessa Matilde di Canossa, defunta nel 1115 (proprietaria per un certo tempo di queste e di ben altre e più vaste terre, in Emilia e in altre regioni), quanto piuttosto alle caratteristiche naturali del territorio , alle esigenze della bonificazione e colonizzazione, e alle antiche consuetudini instaurate, prima ancora della presenza della contessa, dai Monasteri, in primo luogo quello di
Nonantola, e dai Vescovi e "Signori" proprietari, di dare in affitto a particolari
condizioni i terreni paludosi , vallivi, boschivi e incolti di queste
zone , agli "huomini", o capifamiglia, delle rispettive località,
perchè li rendessero coltivabili e fruttiferi.
Scritto in S. Giovanni in Persiceto | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 13991 volte
Inserito da redazione il Dom, 2006-05-14 06:15Medaglia d'oro al Valor Civile alla Provincia di Bologna
La presidente della Provincia Beatrice Draghetti dal presidente della Repubblica Ciampi con 40 “rappresentanti” del territorio. Il 25 aprile 2006
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
conferirà la Medaglia d’oro al merito civile alla Provincia di Bologna
in occasione delle celebrazioni del 25 aprile al Quirinale. Scritto in Area Metropolitana - ex Provincia | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 2489 volte Inserito da redazione il Dom, 2006-04-23 05:51Il sentiero della libertà. Memorie di protagonistiCARLO
AZEGLIO CIAMPI Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 2535 volte Inserito da redazione il Dom, 2006-04-23 03:52Visita a Redipuglia e ai luoghi della 1° Guerra mondiale. Programma
Scritto in Baricella | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 4600 volte Inserito da redazione il Ven, 2006-03-24 13:33"Caserme rosse". Il lager di Bologna. Armando Sarti
Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 24012 volte Inserito da redazione il Gio, 2006-03-09 06:51"Guerre inutili". Relazione di Paolo Antolini nel Giorno della Memoria a Baricella
Scritto in Baricella | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 4432 volte Inserito da redazione il Sab, 2006-01-28 16:56Baricella, vita di paese durante la Grande Guerra. Ricerca storica di Paolo Antolini
"1915-1918. Baricella , vita di paese durante la Grande guerra. Le classi di leva, nomi, mestieri, fatti di guerra. Gli eroi, i disertori e i renitenti." Trattandosi di testo di una certa lunghezza, è leggibile come documento allegato . Fare clic su Allegato Scritto in Baricella | Storia. Locale e generaleletto 1863 volte Inserito da redazione il Sab, 2006-01-21 16:10I Caduti di Baricella nella "Grande Guerra" 1915-1918. Paolo Antolini
Trattandosi di opera complessa con parti fotografiche non trasferibili sul sito, abbiamo inserito qui i capitoli, con tutte le informazioni e dati sui prigionieri di guerra e su tutti gli uomuni di Baricella richiamati , distinti per classi di leva e con indicazioni sulla loro destinazione e sorte. Scritto in Baricella | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 2687 volte Inserito da redazione il Sab, 2006-01-21 15:25Il rancio nella Grande Guerra. Paolo Antolini
Avevano ragione tutti e due. Il giudizio dei soldati sulla quantità del rancio risulta, nelle lettere alle famiglie o nei diari scritti, quasi sempre positivo. La razione giornaliera era studiata per apportare mediamente circa 4000 calorie, salvo che nel corso del 1917 quando scese a poco più di 3000 calorie per mancanza di scorte alimentari; in ogni caso, una dieta sicuramente più ricca di quella cui erano abituati da civili la maggior parte dei militari di estrazione popolare, non esclusi i veneti, cresciuti in un ambiente nel quale la pellagra - malattia da sottoalimentazione - non era stata ancora del tutto debellata alla vigilia del conflitto. Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 15668 volte Inserito da redazione il Sab, 2005-11-26 15:51L'Archivio storico della Regione Emilia Romagna a S. Giorgio di Piano
Scritto in S. Giorgio di Piano | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 5467 volte Inserito da redazione il Mer, 2005-04-27 05:41Matrimoni civili e matrimoni cattolici a S. Giorgio di Piano. Anna Fini - Angela Bonora
Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 4748 volte Inserito da redazione il Gio, 2005-02-24 08:16Incolato e Partecipanze Agrarie. Brevi note. Magda Barbieri.
Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 3615 volte Inserito da redazione il Mer, 2005-02-09 09:24Note di toponomastica di Molinella. Tullio Calori Fu la Rivoluzione Francese a diffondere la moda di intitolare vie e piazze a personaggi o avvenimenti che travalicavano l’ambito paesano, e così nell’odonomastica ( che è una sezione della toponomastica dal greco odos= strada) le testimonianze epigrafiche ed onomastiche del passato divennero una sorta di sacrario o di elenchi celebrativi di patrioti, di glorie, nazionali o internazionali, nelle attività umane. Anche in Italia leggiamo nomi legati soprattutto alla storia, dall’Unità in poi e ad avvenimenti degli ultimi decenni.. Tutto bene quando si rimane entro certi limiti ma molti luoghi si sono trasformati in un gigantesco pantheon o musei a cielo aperto. Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 2107 volte Inserito da redazione il Sab, 2004-10-23 08:08Dalla toponomastica popolare alla toponomastica "ufficiale". Magda BarbieriNei documenti pubblici o atti notarili dove fosse necessario indicare una abitazione o un podere oggetto di compravendita, si usava scrivere il nome del proprietario dell'edificio o del terreno venduto e i nomi dei proprietari dei terreni confinanti, "a levante", "a ponente" , "a mezzogiorno" e "a tramontana"; se c'era, si citava la presenza di un fossato, o di un fiume confinante, o di uno " stradello pubblico" o di una "via che va a...", seguita dal nome della località verso cui la strada era diretta. Scritto in Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 3706 volte Inserito da redazione il Ven, 2004-07-02 08:00Un ricordo di Luigi Arbizzani . Angela BonoraMi lessi tutto lo scritto, ammirai le immagini, mi ritrovai portata per mano dall’Autore dentro un mondo e ai suoi prima, gli anti, i diversi ricercati da un giovane che era stato stimolato alla ricerca dalla storia perduta dall’esigenza di partecipare, dall’esigenza di entrare nei momenti storici del paese, per viverlo intenderlo tangibilmente come problema reale, umano.
Scritto in S. Giorgio di Piano | Storia. Locale e generaleleggi tutto | letto 2892 volte Inserito da redazione il Sab, 2004-04-10 15:06 |