Agricoltura ieri e oggi
"Salviamo
la filiera dello zucchero italiano" la Città metropolitana
sostiene l'appello
La Città
metropolitana di Bologna sostiene e promuove la sottoscrizione
della petizione a favore del "Patto per lo zucchero
italiano".
"Nell'ambito
del nostro ruolo di promozione e coordinamento dello sviluppo e
dell'attrattività del territorio - afferma il Consigliere
delegato allo sviluppo economico Massimo Gnudi - oltre che di
incremento di efficacia delle politiche regionali, coerentemente con
quanto definito nel Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo
economico e sociale e con le linee di indirizzo del Piano Strategico
Metropolitano 2.0, intendiamo aderire alle azioni di sostegno e
valorizzazione del comparto agroindustriale di produzione dello
zucchero proveniente da coltivazioni dell'unica filiera bieticola
italiana".
"Nella
filiera - si legge nel testo dell'appello - lavorano 7000
aziende agricole, 500 collaboratori e 1500 imprese dell'indotto".
L’appello è
promosso da CoProB (Cooperativa Produttori Bieticoli), nata
nel 1962, oggi unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano.
L’azienda opera
con 2 stabilimenti (Minerbio-BO e Pontelongo-PD), e 270
dipendenti fissi (di cui 150 circa nello stabilimento di Minerbio),
300 avventizi sull'intero bacino bieticolo di riferimento situato
nelle due regioni, che nel solo territorio bolognese vale 8.000
ettari.
Rifornisce 800
clienti tra industria e GDO, detiene il 23% di quota del mercato
nazionale, 280 milioni di euro il fatturato consolidato del Gruppo.
Il Gruppo ha
effettuato investimenti importanti in innovazione di prodotto,
tracciabilità, sostenibilità ambientale, sviluppo della produzione
biologica. A gennaio 2019 entrerà in funzione il primo impianto
europeo di produzione dello zucchero grezzo da bietola italiana.
Questo il link per
firmare l'appello: http://www.coprob.com/petizione
Info : A cura di
Ufficio stampa
https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Engine/RAServePG.php/P/2607910010100/T/Salviamo-la-filiera-dello-zucchero-italiano-la-Citta-metropolitana-sostiene-lappello-
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Area Metropolitana - ex Provincia | Minerbioleggi tutto | letto 344 volte
Inserito da redazione il Ven, 2018-07-06 14:41
Si
è svolto nei scorsi (13-15
giugno)
presso l’Università di Bologna, Dipartimento
di Scienze Agrarie e Alimentari
un importante convegno internazionale intitolato
1 °
Conferenza internazionale di grano locale per sistemi alimentari
sani,
con
la partecipazione, tra
gli altri, dei
professori Salvatore Ceccarelli ,Francesco Sofi, Kimberly Bell,
Martin Wolfe,
massimi
esperti di questa specialità, in Italia e all’estero.
La
1a Conferenza internazionale del grano di Landraces for Healthy Food
Systems
riunisce scienziati affini per discutere i temi
delle varietà locali,
tra cui popolazioni moderne, grano antico
e patrimonio culturale con particolare attenzione alla salute e alla
nutrizione, nonché aromi e sapori naturali.
Questi
scienziati hanno riconosciuto i numerosi problemi che molte varietà
di grano moderne stanno causando e hanno studiato alternative a
questo tipo di grano moderno così come gli attuali sistemi di
agricoltura industrializzata e modelli di elaborazione alimentare ad
alta velocità e ad alto volume.
Nel contesto e a conclusione della conferenza si è svolta il 15 la
visita alla fattoria presso l'azienda agricola "Podere
Santa Croce" ( Argelato, BO) che ha
collaborato all’iniziativa, mettendo a disposizione i propri campi
per la semina sperimentale di 170 varietà di grano diverse.
**Visita in
fattoria e visita dei lotti dimostrativi
Il gruppo di ricerca
del Prof. Dinelli (Dipartimento di Scienze Agrarie e
Alimentari) ha una collezione di landraces
di grano di circa 170 accessioni provenienti da diverse parti
del mondo e coltivati presso il Podere Santa Croce:
- 44 accessioni di
grano duro antico (T. turgidum spp. Durum);
- 13 accessioni di
grano duro moderno (T. turgidum spp. Durum);
- 44 accessioni di
grano tenero antico (T. aestivum ssp. Aestivum);
- 10 accessioni di
grano tenero moderno (T. aestivum ssp. Aestivum);
- 5 accessioni di
monococco (T. monococcum spp. Monococcum)
- 19 accessioni di
grano tetraploide (6 accessioni di T. turgidum spp. Turanicum;
4 accessioni di T. turgidum spp. Paleocolchicum; 1 accessione
di T. timopheevii spp. Timopheevii; 5 accessioni di T.
turgidum spp. Dicoccum; 1 accessione di T . turgidum spp.
carthlicum; 2 accessions of T. turgidum spp. polonicum; 2
accessions of T. turgidum spp. turgidum)
- 8 popolazioni
evolutive;
- 11 accessioni di
grano esaploide (1 accessione di T. aestivum ssp. Macha;
3 accessioni di T. aestivum ssp. Spelta; 1 accessione di T.
vavilovi; 7 accessioni di T. zhukovskyi)
- 7 adesioni di
grano dal Giappone;
- 8 accessioni di
diversa origine.
Oltre a questa
collezione di landraces di grano, l'anno scorso diversi
partecipanti alla conferenza hanno inviato 61 campioni di
frumento provenienti da 8 paesi diversi (Italia, Regno
Unito, Svizzera, Georgia, India, Germania, Montana (USA), Danimarca):
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Argelatoleggi tutto | letto 366 volte
Inserito da redazione il Dom, 2018-06-17 09:21
Dopo una prima presentazione avvenuta a Galliera , aono state in mostra al MAF, Centro di documentazione del Mondo agricolo ferrarese di S. Bartolomeo in bosco, le foto delle case rurali scattate dal nostro socio Franco
Ardizzoni nell’arco di 15-20 anni
(infatti alcune di esse non sono più esistenti poiché nel frattempo
sono state demolite). Il materiale, già predisposto, è disponibile gratuitamente per altre esposizioni, su richiesta.
Le case fotografate sono (o erano) ubicate nei territori
dei comuni di Galliera, San Pietro in
Casale, Argelato, Castello d’Argile, Pieve di Cento, San Giorgio di
Piano, Sala Bolognese (vedi alcuni esempi nella "Galleria fotografica" in due album dedicati alle "Case rurali" (barra verde sotto il banner del sito)
Lo scopo delle foto e
della mostra "Case rurali bolognesi. Secoli di vita tra questi muri" è quello di conservare la memoria di un patrimonio
architettonico e culturale che si riferisce a secoli di vita e di
storia rurale che sta inevitabilmente scomparendo, soppiantato da
una nuova realtà.
Le case rurali erano
ideate per rendere le famiglie contadine mezzadrili autosufficienti,
sia per le esigenze del lavoro che per quelle essenziali di vita.
Anche se di tipologie non
sempre identiche le case erano quasi sempre costruite con la facciata
rivolta a sud. Avevano un ingresso a loggia
da cui, da un lato, si accedeva ad un locale adibito a cucina,
dove si trovava un camino
per il fuoco che scaldava la casa d'inverno, e per cuocere i cibi.
Dall’altro lato, o in fondo, si entrava in un locale simile al
primo che serviva come magazzino
e dove poteva esserci un altro camino per scaldare l’acqua per il
bucato, o più spesso un telaio per
tessere la tela di canapa. In fondo alla loggia, sul lato nord, più
fresco, era collocata la cantina
per la conservazione del vino e delle carni stagionate, in genere col
pavimento di nuda terra. Dalla cucina o dalla loggia si accedeva, con
scala in pietra o in legno, al piano superiore, dove erano ricavate
le camere da letto.
La "corte bolognese" di ieri
Fino
a circa la metà del 1900, l'edilizia rurale bolognese appariva
abbastanza uniforme nelle sue tipologie e con caratteristiche
proprie, simili ma non uguali a quelle di altre zone. Si notano
infatti alcune differenze estetiche e funzionali tra il tipo di
“corte bolognese” e quello
modenese, tra il reggiano e il ferrarese.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 5181 volte
Inserito da redazione il Mar, 2010-08-03 16:40
L’assessorato all’agricoltura della
Regione Emilia Romagna partecipa al Sana con un ricco programma di
appuntamenti. All’interno del padiglione dedicato al tema
“Agricoltura futura e umana. Da Bertoldo di Giulio Cesare
Croce alla sostenibilità planetaria” sono tre le aree
visitabili tutti i giorni fino a domenica. L’area ristorante,
quella eventi e l’area pista.
Ecco
il programma di domenica 13 settembre nelle tre aree del padiglione:
ristorante, eventi e pista.
- Dalle
10.00 alle 18.00 nell’area pista sarà possibile tornare bambini e
cimentarsi nel gioco delle biglie. L’estate infatti continua con il
Giro del Gusto. Dopo il successo del primo torneo internazionale di
Biglie, svoltosi sulla Riviera Adriatica, nei 110 chilometri di
costa, ecco tornare nuove sfide. Dentro alle biglie di plastica non
si trovano i big delle due ruote, bensì le Dop e le Igp della
Regione Emilia Romagna. Si tratta dei 26 prodotti certificati.
Nell’area
ristorante sarà la volta di un evento speciale, l’anteprima di
Enologica, il salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia
Romagna che si svolgerà a Faenza nel mese di novembre. Con “Viaggio
in 7 tappe nell’Emilia frizzante. Matrimoni e tradimenti” si
potrà giocare col cibo andando a scoprire “matrimoni” celebri
fra vini e pietanze, ma anche “tradimenti” storici. A raccontare
questi matrimoni e tradimenti sarà Giorgio Melandri, giornalista,
degustatore, collaboratore Gambero Rosso e curatore di Enologica.
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Bolognaleggi tutto | letto 2461 volte
Inserito da redazione il Gio, 2009-09-10 18:53
L'assessore regionale all'Agricoltura
Tiberio Rabboni lancia un concorso per giovani
cineasti. L'idea è stata presentata a Carlin
Petrini ed Ermanno Olmi, ospiti dell’edizione 2009 dello Slow
Food On Film, in corso a Bologna
«La
nostra è un’agricoltura di valori, nel senso che si fonda su
valori della tradizione, della tipicità, del rispetto ambientale e
della biodiversità. Il cibo per noi riflette il territorio, ed è
elemento identitario. Per questo siamo molto contenti che Bologna
ospiti lo Slow Food On Film, il festival internazionale di Cinema e
Cibo». Parola di Tiberio Rabboni. Ancora una
volta l’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna
sarà infatti al fianco di Slow Food e della Cineteca di
Bologna nell’organizzazione di questo evento, in svolgimento a
Bologna fino al 10 maggio.
L’Emilia Romagna vanta molti primati,
fra cui il numero di prodotti certificati, Dop e Igp, 26, 20
zone DOC e DOCG in tutto, ma non solo. «Con 15 strade dei
vini e dei sapori, 15 presidi Slow Food, più di 200 prodotti
tradizionali iscritti nell’Atlante ministeriale, siamo una delle
regioni che più e meglio ha esaltato la propria biodiversità«.
«La Regione lo fa ogni anno lavorando sui prodotti, parlando con
i produttori (custodi della memoria)».
E’ di questi giorni la notizia del
recupero di un vitigno che sembrava essere scomparso, quello dell’uva
Fogarina (proprio quella della canzone), ma anche con progetti ed
eventi, come il concorso per gli studenti delle scuole
superiori, a cui, assieme ad Efsa, è stato chiesto di
produrre filmati che raccontino la realtà enogastronomica
regionale e che verranno proiettati durante la rassegna.
Nel medesimo contesto verrà
presentato al pubblico “Il Gusto del Delitto”, una
raccolta di quindici racconti scritti dai più famosi giallisti
regionali i quali narrano di intrighi e delitti consumati in
fattorie, acetaie o nei caseifici.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 2142 volte
Inserito da redazione il Ven, 2009-05-08 16:31
Perché
nelle nostre campagne si trovano ancora tanti maceri, apparentemente
inutilizzati o inutili? Perché
il nostro Gruppo di Studi della Pianura del Reno ha deciso di dedicar
loro una serie di foto da conservare e mettere in mostra?
Perché i maceri sono un elemento caratteristico del paesaggio rurale
della pianura emiliana, bolognese e ferrarese in particolare, che ha
avuto una grandissima importanza nella storia della coltivazione
della canapa per secoli e fino alla metà del 1900; e perché ancora
oggi, se ben conservati, possono svolgere una funzione di
riequilibrio ecologico , favorendo la conservazione di habitat
naturali e di specie di flora e fauna selvatica tipici e originari
della nostra pianura e delle zone umide.
Storia e natura si sposano quindi in questi piccoli laghetti
artificiali sparsi e nascosti in mezzo ai campi, piccole oasi
spesso circondate da vegetazione spontanea, che spezzano
l'uniformità di un paesaggio rurale ormai prevalentemente piatto e
assoggettato alle esigenze di una agricoltura che richiede la massima
produttività e l'utilizzo di ogni metro di terra.
Per incentivare i proprietari e i conduttori dei fondi rustici al
restauro e al mantenimento dei maceri ancora esistenti nei loro
terreni, sono state emanate disposizioni e contributi economici
nell'ambito della Legge Regionale n. 8 del 1994 (con modifiche del
2000), che a sua volta recepiva le indicazione di un regolamento CEE
del 1992 per la salvaguardia di habitat naturali .
Ma, al di là degli aspetti normativi, soffermarsi a guardare i
nostri maceri è un piccolo omaggio alla memoria del lavoro e delle
fatiche dei nostri padri e nonni, e ci offre l'occasione per
l'osservazione e la riflessione davanti ad uno spazio naturale che si
restringe sempre più.
Le
foto sono state scattate dal socio consigliere Franco
Ardizzoni ,
che ha svolto nei mesi scorsi un paziente lavoro di ricerca e
individuazione dei maceri tuttora presenti in vari comuni del
bolognese, da Galliera ad Argelato, S. Giorgio di Piano, Castello d'Argile e altri comuni limitrofi che presentano le stesse caratteristiche ambientali e si portano dietro la stessa storia.
P.S. La mostra, già allestita a Galliera in agosto e poi a Baricella dal 19 al 26 ottobre 2008, é ora al MAF di S. Bartolomeo in Bosco (FE) . E' disponibile gratuitamente per altre sedi di Comuni e associazioni che la richiedano.
* Seguono note di Franco Ardizzoni a corredo della mostra:
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | MAF. Centro documentazione Mondo Agricolo Ferrareseleggi tutto | letto 5576 volte
Inserito da redazione il Lun, 2008-10-13 07:35
Giovedì 27 marzo 2008 a Bologna, presso la Sala ex Consiglio regionale in viale Silvani 6, Forum sul tema
"Vendita diretta e mercati contadini"
Il Forum vuole essere un momento di confronto sulle problematiche amministrative, igienico-sanitarie e fiscali riguardanti la vendita diretta dei prodotti agricoli ed un'occasione per identificare tutte le forme di sostegno disponibili per questa nuova attività.
L'iniziativa è promossa dal GAL dell'Appennino bolognese, il cui presidente, Remo Rocca, aprirà i lavori alle ore 10. Seguiranno interventi programmati dei dirigenti di numerosi Enti interessati all'argomento (
Consorzio Agrituristico Mantovano, Coldiretti, CIA e Confagricoltura di Bologna, PRO.BER, Associazione Campi Aperti, ANCI Emilia Romagna, Comunità Montana Valle Samoggia) e un esperto in Agronomia. Moderatore il giornalista Fabrizio Binacchi
Conclusione dei lavori dell'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Bologna, Gabriella Montera.
Al termine, degustazione di prodotti tipici locali gestita da imprese agricole che effettuano vendita diretta.
Il forum rientra nelle attività del "Progetto Farmer's market: verso l'applicazione della disciplina della vendita diretta dei prodotti agricoli"
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Bolognaletto 4116 volte
Inserito da redazione il Mer, 2008-03-26 05:38
Si svolgerà a Loiano, presso Palazzo Loup, mercoledì 13 febbraio 2008, a partire dalle ore 9, un convegno intitolato "La programmazione dello sviluppo rurale e le prospettive di intervento nella Comunità montana Cinque Valli bolognesi per il periodo 2007-2013".
Il programma della giornata prevede l'intervento di numerosi e qualificati relatori (v. elenco completo in depliant sottostante), tra cui gli Assessori regionale e provinciale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni e Gabriella Montera, tecnici ed esperti del settore.
Verranno illustrate le linee generali del Programma di Sviluppo Rurale che si articolerà in 4 "Assi", rivolti rispettivamente al miglioramento della competitività del settore agricolo-forestale (A 1), al miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale (A2), alla qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale (A3) , e infine ai "Leader".
Tale articolazione è stata impostata sulla base delle indicazioni del Consiglio dell'Unione Europea con decisione del 20 febbraio 2006 (2006/144/CE) , per il periodo 2007-2013, che poi la Regione Emilia Romagna ha recepito nella sua programmazione. Per il ruolo che svolgono le Comunità montane, a questa pianificazione è particolarmente interessata la Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi, che ha promosso l'incontro in collaborazione con Regione , Provincia di Bologna e Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, nella consapevolezza che il territorio contiene in sè aspetti della vecchia e della nuova realtà agricola europea, con prodotti di eccellenza accanto a situazioni di marginalità e sottoutilizzazione dei terreni.
Segreteria organizzativa: tel 051 4690090- 4690094
uffucio.agricolturapianoro@provincia.bologna.it
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Area Metropolitana - ex Provincialeggi tutto | letto 2632 volte
Inserito da redazione il Gio, 2008-02-07 08:08
L'ultimo numero de "Il Divulgatore" del dicembre 2006 è interamente dedicato alla informazione sul tema della energia da biomasse vegetali, e presenta una serie di esperienze di successo in Europa.
Il fascicolo si apre con l'editoriale dell'Assessore all'agricoltura , Tiberio Rabboni, che spiega, in sintesi, intenti, Pianificazione e stanziamenti varati dalla Regione Emilia-Romagna , con il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, recentemente approvato. Programma che comprende il sostegno a diverse iniziative di ricerca e sperimentazione per individuare le tecniche agronomiche e le modalità di utilizzo più efficienti per la produzione di energia da biomasse agricole.
I testi della monografia sono tratti dalla ricerca "Study on Implementing the Energy Crops CAP Measures and BioEnergy Market" condotta dal Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie dell'Università di Bologna, con la collaborazione di Aretè srl, su finanziamento della Commissione Europea, DG AGRI.
Il primo capitolo è dedicato ad un quadro generale della situazione nei vari paesi d'Europa ( a 15 membri e a 25), con dati e tabelle indicativi. Seguono poi capitoli specifici che presentano: le esperienze di produzione di bioetanolo dalla barbabietola condotte in Francia nella regione di Champagne-Ardenne, le tre differenti filiere bioenergetiche in Bassa Sassonia (Germania) che producono energia liquida, solida e gassosa, il biogas prodotto in Carinzia (Austria) da mais insilato, e infine il caso della Danimarca che vanta numerosi impianti di riscaldamento alimentati da paglia e trucioli di legno.
Per maggiori informazioni e lettura dei testi in archivio :
www.ildivulgatore.it
http://ec.europa.eu/agriculture/eval/reports/bio_energy/index_en.htm
Scritto in Agricoltura ieri e oggiletto 3290 volte
Inserito da redazione il Mar, 2007-03-13 07:48
Da martedì 14 novembre
il Comune di Persiceto, in collaborazione con l'I.s.i.s. "Archimede" e
l'Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, organizzano una
serie di incontri aperti al pubblico per confrontarsi sui temi
dell'agricoltura per l'energia, l'effetto serra e le fonti di energia
rinnovabili, nell'ambito del progetto MicroKioto. Interverranno esperti
del settore, professori dell'Università di Bologna-Facoltà di
Ingegneria, studenti della sezione di elettrotecnica dell'Istituto
Archimede di Persiceto e tecnici del Comune.
Primo appuntamento:
* Martedì 14 novembre alle ore 20.30 nella sala consiliare in Municipio sul tema:
"Protocollo di Kyoto-CO2 Energia".
Seguiranno altri incontri:
* Martedì 21 novembre 2006 ore 20,30 all' I.S.I.S Archimede, via Cento 38a
sul tema
"Energie rinnovabili: cosa sono?"
** Sabato 2 dicembre 2006 ore16,30 all' I.S.I.S Archimede, via Cento 38a
sul tema
"Agricoltura ed energie alternative"
*** Martedì 5 dicembre ore 20,30 Sala del Consiglio, Municipio
sul tema
"La migliore fonte alternativa? Il risparmio!"
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | S. Giovanni in Persicetoletto 2867 volte
Inserito da redazione il Lun, 2006-11-13 05:14
La
necessità di salvare l’agricoltura in generale e in
particolare una coltura così importante come la barbabietola
da zucchero, impone un miglioramento delle attuali rese; l’obiettivo
minimo è rappresentato dalle 10 t/ha di saccarosio. Quali
colture inserire nella rotazione assume rilevante importanza. Gli
effetti dell’avvicendamento si ripercuotono su sanità,
fertilità e lavorazioni. La coltura in precessione prediletta
in bieticoltura è il cereale.
Le
produzioni italiane sono nettamente inferiori a quelle degli altri
Paesi della UE. L’Italia si posiziona agli ultimi posti, con
differenze del 20% in tutti i parametri (peso, polarizzazione e
zucchero): le zone a minor produzione di saccarosio sono quelle del
Centro (5,5 t/ha) in particolare nelle Marche, e al Sud (6 t/ha) con
specifico riferimento a aree bieticole della Campania e del Molise,
mentre al Nord si riscontrano valori più elevati (7
tonnellate) ma pur sempre lontani dai risultati conseguiti negli altri
Paesi Nord-europei (10-11 e anche oltre t/ha).
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 5796 volte
Inserito da redazione il Ven, 2006-10-27 14:20
Giovedì 7 settembre 2006 alle ore 10
presso l’Azienda agricola “La rurale” a Sant’Agata Bolognese,
visita dimostrativa di “Coltivazione e raccolta di colture agro-energetiche: sorgo da fibra e zuccherino”.
Nell’ambito di un progetto volto a favorire la diffusione di corrette tecniche agricole per la produzione di colture agro-energetiche nel comprensorio dell’Associazione intercomunale “Terred’acqua” (progetto finanziato dalla Provincia e dalla CCIAA di Bologna), giovedì 7 settembre è stata organizzata una visita guidata dai tecnici del Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” di Crevalcore riguardante le tecniche di coltivazione e di raccolta del sorgo da fibra e zuccherino per uso energetico.
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | S. Giovanni in Persicetoleggi tutto | letto 2711 volte
Inserito da redazione il Mar, 2006-09-05 14:08
Atti del Convegno "Dall'agricoltura l'energia rinnovabile". Biodiesel e biocarburanti: progetti ed esperienze.
S. Marino di Bentivoglio Villa Smeraldi 27/01/2006
Relazione del dott. Marco Caliceti
Dipartimento di Economia ed Ingegneria Agrarie Università di Bologna
Dalla relazione su "Le fonti di energia rinnovabile in agricoltura" e "Filiera biodiesel"
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Convegnileggi tutto | letto 4274 volte
Inserito da redazione il Mer, 2006-03-01 20:27
Atti del Convegno "Dall'agricoltura l'energia rinnovabile". Biodiesel e biocarburanti: progetti ed esperienze.
S. Marino di Bentivoglio Villa Smeraldi 27/01/2006.
Relazione del dott. Sergio Bertuzzi .
Socio del Gruppo Studi- Dirigente tecnico-chimico Co.Pro.B
Per vedere le diapositive che spiegano il progetto di riconversione di un impianto saccarifero, clic su Allegato
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Convegniletto 3839 volte
Inserito da redazione il Mer, 2006-03-01 19:51
E' stata un'ottima occasione per saperne di più sul tema delle bioenergie , prodotte da colture agricole o da biomasse; tema al centro del Convegno "Dall'agricoltura l'energia rinnovabile" che si è tenuto l'altra sera a Villa Smeraldi-Museo della civiltà contadina di S. Marino di Bentivoglio, davanti ad un pubblico numeroso, attento e partecipe.
Convegno organizzato dal nostro Gruppo di Studi pianura del Reno e dall'Istituzione Villa Smeraldi, sulla spinta del comune desiderio, espresso in apertura dai rispettivi presidenti Magda Barbieri e Valerio Gualandi , di trovare nuove strade e nuove prospettive per dare un futuro ad una "civiltà contadina" che in questa sede conserva le memorie del suo passato, e che ora deve saper superare, ancora una volta, un momento di crisi e rispondere alle esigenze del proprio tempo.
E mai come in questi giorni è apparsa chiara e forte l'esigenza di trovare proprio nel mondo agricolo le risposte alla necessità impellente di produrre fonti di energia rinnovabile , per contribuire a fronteggiare la debolezza del nostro attuale sistema di approvvigionamento energetico.
Tutti i relatori, pur non nascondendo le difficoltà tecniche ed economiche che ancora gravano sui progetti e le esperienze in atto in Italia e all'estero, hanno concluso i loro interventi con un messaggio incoraggiante: le potenzialità e le possibilità ci sono, ma bisogna che le Istituzioni pubbliche e il mondo agricolo uniscano e coordinino i loro interventi per passare alla fattibilità, puntando sulle colture più adatte al nostro clima e ai terreni, alle tecnologie di trasformazione più aggiornate ed economicamente sostenibili, e con minori effetti collaterali sull'impatto ambientale e sul paesaggio.
Scritto in Agricoltura ieri e oggi | Convegni | Museo della Civiltà contadina S. Marino di Bentivoglioleggi tutto | letto 4723 volte
Inserito da redazione il Mer, 2006-03-01 16:53
E' uscito nei giorni scorsi l'ultimo numero dell'annata 2005 de "Il divulgatore" (n. 12/dicembre 2005), interamente dedicato al tema "Energia dal biogas. Soluzioni possibili per l'azienda zootecnica".
il nuovo fascicolo si apre con l'editoriale "Prove di fattibilità", firmato dall'Assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni , e con un intervento di presentazione del vicepresidente della Camera di Commercio di Bologna, Marco Pancaldi, intitolato significativamente "Un passo dopo l'altro".
La pubblicazione accoglie i risultati delle indagini condotte dal Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia e dalle esperienze in atto in Italia e all'estero. La prima parte , sotto il titolo "Buone prospettive ma ad alcune condizioni", spiega i vantaggi derivanti dallo sfruttamento del biogas: recupero di energia rinnovabile, controllo di emissioni maleodoranti, stabilizzazione delle biomasse. Ma - è scritto- occorrono però agevolazioni normative, incentivi e azioni tecniche di sostegno.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 3463 volte
Inserito da redazione il Mer, 2006-02-08 07:14

Alleghiamo di seguito un interessante e completo studio sulla canapa scritto da Diego Guidi, studente dell'Università Bocconi di Milano. (2004)
Per leggere il testo, clic su Allegato
Scritto in Agricoltura ieri e oggiletto 4936 volte
Inserito da redazione il Sab, 2005-11-26 15:36
Se parlare di maceri (come tutto ciò che riguarda la gente che in passato lavorava la terra) per coloro che parlano e/o scrivono sull’argomento, attingendo a fonti bibliografiche o comunque al di fuori del che cosa è lo specifico, in certi casi emergono chiari il pressappochismo, la scarsa conoscenza, in qualche caso la mistificazione; per chi ne parla avendo vissuto quella realtà dall’interno non corre il rischio suddetto o delle imprecisioni o delle superficialità circolanti in materia sotto l’aspetto tecnico, ma quello di considerare ovvio o dare per scontati determinati fatti, conoscenze, azioni o altro che, per chi non ne è addentro, può essere utile o importante almeno come chiarimento.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 4895 volte
Inserito da redazione il Gio, 2004-03-25 09:15
Dopo due anni di sperimentazione le tecniche agricole adatte ai nostri ambienti, appaiono più chiare; problema principale il controllo delle malerbe. Ancora da valutare i processi di trasformazione in zucchero biologico.
Coltivazione biologica; terminologia che ricorre con sempre maggior frequenza in questi ultimi anni, in particolare in Italia, Paese in cui la tecnica biologica è in continuo aumento. Nella nostra Penisola le colture agricole condotte con le tecniche previste dal Regolamento UE 2092 emanato nel 1991 vengono stimate in oltre un milione di ettari (7% della superficie coltivata, con un forte boom dal 1998), superfici di gran lunga superiori a quelle di altri Partner Europei; fanno la parte del leone Sardegna e Sicilia, seguite da Puglia, Emilia R., Calabria e via via Toscana, Lazio, Marche e Piemonte.
Non si registrano però coltivazioni di barbabietola atte a produrre zucchero biologico.
In Europa questo tipo di tecnica è già in fase di avvio nel settore bieticole, con alcune migliaia di ettari in: Svezia (600), Inghilterra (350) Danimarca (100) ed ora anche in Germania e Svizzera.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 5478 volte
Inserito da redazione il Sab, 2004-02-07 09:01
Nella prima metà del ‘300 nella valle Padana erano diffuse due coltivazioni erbacee: il lino e la canapa.
Il lino importato dall’Egitto e dall’Asia Minore veniva coltivato nelle nostre zone temperate e umide per ricavarne la fibra tessile. Venivano utilizzati anche i semi per ricavarne farine ad uso terapeutico, come impiastri essudativi.
La canapa, anch’essa importata dall’Asia centrale, veniva coltivata per ricavarne fibra, semi e oli utilizzati nella preparazione di saponi e vernici
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 9447 volte
Inserito da redazione il Mer, 2003-12-31 08:19
L’importanza agronomica di questa coltivazione richiede particolare attenzione nell’applicazione delle pratiche di campo, soprattutto nella pianura, dove predominano suoli ad elevato tenore di argilla.
La barbabietola da zucchero appare, sulla base della esperienze fino ad ora acquisite ed in particolare in questi ultimi anni, come una coltivazione di difficile gestione, fortemente soggetta ai condizionamenti del clima e di errate applicazioni delle tecniche colturali. Negli ultimi 40 anni la resa in saccarosio ha subito flessioni annuali anche superiori al 20%; a partire dall’’80 si registra una parità rispetto ad ora, quasi a segnalare che innovazione tecnologica non abbia prodotto vantaggi.
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 5894 volte
Inserito da redazione il Mer, 2003-12-24 08:39
Un importante filato veniva prodotto nelle nostre campagne: la seta.
La produzione della sete va di pari passo con la coltivazione del gelso.
L'importanza del gelso non è fine a se stessa ma strettamente legata ad un bruco che vive sul gelso, infatti viene chiamato bombice del gelso (bombyx mori), la cui larva comunemente chiamata baco da seta si nutre delle foglie del gelso.
Il bombyx mori sarebbe l’effetto della domesticazione della Theophilia mandarina, lepidottero assai comune in Asia. Si hanno notizie di allevamenti di bachi da seta a scopo economico in Cina presso il popolo dei Seri[i] a partire dal 27° secolo a.C..
Scritto in Agricoltura ieri e oggileggi tutto | letto 11840 volte
Inserito da redazione il Sab, 2003-12-13 07:53