Migranti,
oltre 84 mila i regolari nel territorio metropolitano
Marocco,
Pakistan e Albania i paesi più rappresentati. In aumento famiglie e
bambini
Con
84.586 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti (il 2,3%
del totale nazionale), Bologna è la sesta città metropolitana in
Italia per numero di migranti regolari.
E'
quanto emerge dal nuovo report
"La presenza dei migranti nelle aree metropolitane"
della Direzione
generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
presentato nei giorni scorsi e disponibile online.
L'analisi dei
dati al 1° gennaio 2017 mette in luce i principali aspetti
dell'inclusione sociale e lavorativa dei migranti sui territori,
all'interno di uno scenario caratterizzato da differenze
significative in termini geografici e di densità della
popolazione.
I paesi più rappresentati sono
Marocco (16,3%), Pakistan (8,8%) e Albania (8,7%).
L'incidenza dei residenti extra Ue sul totale dei residenti è
leggermente superiore alla media nazionale: 8,5% contro 5,6%. È
quanto risulta dal report "La presenza dei migranti nelle aree
metropolitane" della direzione generale dell'immigrazione e
delle politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle
politiche sociali, i cui dati "restituiscono il quadro di un
processo di stabilizzazione dei migranti nella città metropolitana
di Bologna piuttosto maturo".
Dal report emerge, infatti,
che sono sempre più le famiglie e i minori: la maggior parte dei
regolarmente presenti
(6 su 10) è titolare di un permesso di soggiorno Ue di lungo
periodo,
tanto che "Bologna
risulta terza tra le città metropolitane per incidenza dei
lungosoggiornanti".
Tra
i permessi soggetti a rinnovo prevalgono i motivi familiari (48%
contro il 42,1% a livello nazionale), mentre i motivi di lavoro
riguardano il 31,9% contro il 37,6% a livello nazionale. I minori
sono il 22,4% del totale: gli alunni con cittadinanza extraUe
nell'anno scolastico 2016-2017 sono 17.358 (pari al 2,7% degli alunni
non comunitari presenti in Italia). I
cittadini non comunitari soggiornanti nella città metropolitana di
Bologna per asilo o richiesta di asilo o protezione umanitaria sono
4.269 (il 2,2% del totale).
Come si legge nel report, tra il 2016 e il 2017 il numero di
soggiornanti per una forma di protezione internazionale presenti in
Italia e' aumentato del 27%, a
Bologna l'aumento e' stato del 43,4%.
- LAVORO
I
cittadini provenienti da Paesi terzi sono il 9,8% degli occupati
nell'area metropolitana di Bologna. "Un'analisi
dei principali indicatori del mercato del lavoro restituisce un
quadro abbastanza positivo",
si legge nel report. Il tasso di occupazione della popolazione non
comunitaria (62,4%) risulta superiore a quello rilevato a livello
nazionale (57,8%), ma inferiore a quello rilevato a livello locale
sulla sola popolazione di cittadinanza italiana (72,8%).
Analogamente il tasso di disoccupazione (12%) risulta superiore a
quello relativo a lavoratori italiani nella stessa area (4%) ma
inferiore a quanto rilevato su scala nazionale per i cittadini
provenienti da Paesi terzi (16%). Il terziario e' il settore di
impiego prevalente per gli occupati provenienti da Paesi terzi: con
un'incidenza lievemente inferiore a quella registrata
complessivamente in Italia (65,7% contro 67,9%). "Un
approfondimento sulle caratteristiche del lavoro svolto dai cittadini
non comunitari mette in luce che la popolazione proveniente da Paesi
terzi risponde a una domanda di lavoro relativa a mansioni non
qualificate e scarsamente retribuite- si legge nel report- Circa il
40% dei cittadini extraeuropei occupati nella città metropolitana di
Bologna svolge, infatti, un lavoro manuale non qualificato, in linea
con quanto rilevato a livello nazionale, mentre per quanto riguarda
le retribuzioni il 43,3% degli occupati dipendenti non comunitari
percepisce tra gli 800 e i 1.200 euro mensili a fronte del 35,7%
nazionale". La classifica delle qualifiche che hanno una
maggiore incidenza tra le assunzioni di cittadini non comunitari
nell'area di Bologna (25.144 nel 2016) vede al primo posto addetti
all'assistenza personale (11,4%), seguiti da braccianti agricoli
(9,9%), facchini e addetti allo spostamento merci (8,1%).
LE IMPRESE STRANIERE
L'area metropolitana risulta quinta tra le città metropolitane per incidenza di imprese a titolarità non comunitaria: i 6.249 titolari individuali con cittadinanza non comunitaria, operanti principalmente nel commercio (32,6%) e nell'edilizia (25,3%), rappresentano il 13% del totale degli imprenditori individuati nell'area bolognese.
Rimesse. Bologna e' sesta tra le città metropolitane per denaro inviato all'estero con 106,7 milioni di euro (pari al 2,6% del totale nazionale). Gli invii sono diretti principalmente in Bangladesh (18,6%), Pakistan (16,2%) e Filippine (9,5%). "Benchè le rimesse inviate complessivamente dall'Italia abbiano conosciuto una riduzione nell'ultimo anno, la città metropolitana di Bologna ha visto incrementare i flussi di denaro in uscita del 6 per cento".
Data di pubblicazione: 28 maggio 2018. Data ultimo aggiornamento: 01-06-2018
*A cura di Ufficio stampa
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Inserito da redazione il Lun, 2018-06-04 07:46