- Mercoledì 29 aprile alle ore 16 presso il salone
d’Onore del Palazzo dell’Arcivescovado in corso Duomo 34, a
Modena, si svolge la conferenza a cura di Claudio
Azzara dal titolo L’onore dei Longobardi. Ingiurie infamanti
e pene d’infamia nell’etica di una società militare.
Iniziativa nell'ambito della rassegna Bizantini e Longobardi
culture e territori in una secolare tradizione
.
Inoltre, in occasione della apertura straordinaria degli archivi
ubicati in sedi monumentali
- Giovedì 30 aprile, alle ore
10, 30, presso l'Archivio di Stato di Modena in corso Cavour 21,
si inaugura la mostra
Segni sulle terre.
Confini di pianura tra Modena e Bologna.
L'evento
vedrà la partecipazione del gruppo storico rievocativo
“Bandum Freae” e di Lina Velardi che
daranno vita a rappresentazioni di scene di vita quotidiana
longobarde e letture dalla ”Origo
Gentis Langobardorum” (fine secoloVII).
- Venerdì
1 maggio dalle ore 10 alle ore 18 sarà
possibile visitare la mostra, aperta poi fino al 18 dicembre.
La
mostra documentaria, a cura di Mauro Calzolari,
Franco Cazzola, Patrizia Cremonini, Paola Foschi, Carlo Giovannini,
Pierangelo Pancaldi, Michele Simoni, Alberto Tampellini e Annarosa
Venturi,
espone una serie di mappe dei secoli XV - XIX,
provenienti dai fondi cartografici dell'Archivio
di Stato di Modena,
che illustrano l'evoluzione nel corso dei secoli della fascia
territoriale segnata dal corso della Muzza e dall'omonima via Muzza,
che oggi separano i Comuni modenesi di Nonantola e Ravarino, a Ovest,
dalle municipalità bolognesi di Sant'Agata e Crevalcore a Est.
Presso tale linea di confine storici e geomorfologi hanno individuato
antichi corsi dello Scoltenna, l'ant ico Panaro.
Proprio lungo l'area d'interesse dello Scoltenna per un ampio
periodo, tra i secoli VI e VIII, si fissò il confine tra il
Regno Longobardo e l'Esarcato di Ravenna, quest'ultimo difeso
ad ovest da un lungo cordone di fortezze poste tra Pavullo e
Persiceto.
Questa fascia confinaria altomedioevale ha condizionato l'assetto del
territorio, favorendo lo sviluppo di culture e tradizioni diverse sui
due versanti, a Est il Bolognese in area di tradizione
bizantina, a Ovest il Modenese in zone di longobarde.
La piccola, odierna Muzza si può ritenere l' “erede confinario”
di quell'antico, possente, scomparso fiume Scoltenna-Panaro.
Le mappe, spesso orientate da sud a nord, secondo il fluire dei
corsi, permettono di apprezzare l'importanza del flusso delle acque,
con i connessi vantaggi che ne derivavano per attività di molitura e
navigazione, ma anche i pericoli e danni per le esondazioni, e gli
impegni per le comunità nel fissare e rispettare accordi per
l'utilizzo delle acque. Altro a spetto fondamentale che emerge dalla
cartografia storica è il tema delle reti viarie.
** Ingresso libero.
Scritto in Modena | Storia. Locale e generaleinvia ad un amico | letto 1143 volte
Inserito da redazione il Mar, 2015-04-28 08:29