NB Rinviato a data da destinarsi, per problemi viabilità, il convegno previsto per Sabato 7 febbraio 2015,
a Ferrara presso
la sala conferenze del Museo di Storia Naturale, via F. De Pisis 24; convegno-tavola rotonda dal titolo
"Maceri e altri stagni della
pianura: stato dell'arte e prospettive future",
organizzato dal Museo,
dall'Università
di Ferrara e dall' Associazione Naturalisti Ferraresi
con la collaborazione del laboratorio
ENEA-Lecop di Bologna e dell'Università di Parma.
Il
programma è riportato alla pagina web
http://storianaturale.comune.fe.it/index.php?id=725
.
In particolare si segnala
- 9.30: Apertura dei lavori da parte del Direttore del
Museo, Stefano Mazzotti
- 9.40: I maceri del Ferrarese, la fauna e gli
effetti dei parametri ambientali. C arla C orazza, Museo
di Storia Naturale
- 10.00: I Coleotteri acquatici. Roberto
Fabbri e Fernando Pederzani, Società per gli Studi
Naturalistici della Romagna
- 10.20: Maceri: caratteristiche morfologiche
e biogeochimica delle acque. Marco Bartoli,
Università di Parma, Simone Busi ed Enrico Tesini,
ENEA-Laboratorio LEC OP di Bologna.
-
10.40: La cultura della canapa. Gian Paolo Borghi, C
onsulente del C entro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese,
S. Bartolomeo, FE. e presidente del Gruppo di Studi pianura del
Reno
- 11.00: Un progetto per la riqualificazione
del laghetto del Parco Urbano Bassani Giuseppe
Castaldelli, Università di Ferrara.
- 11.30:
Tavola rotonda: Quale futuro per gli stagni di pianura? Con
intervento di numerosi e qualificati relatori
13.00:
Chiusura lavori
Evento
organizzato in occasione della Giornata Mondiale delle Zone
Umide
* Note esplicative:
Nella Pianura
Padana orientale sono presenti migliaia di maceri, gli antichi bacini
artificiali un tempo utilizzati per la lavorazione della canapa
tessile, e un certo numero di stagni con origine differente. Il Museo di
Storia Naturale di Ferrara si occupa dello studio dei maceri ormai da
dieci anni.
Le informazioni
ecologiche raccolte nel corso degli studi sono molte e alcune sono
già state presentate al pubblico attraverso libri e mostre. Esistono
però ricerche più recenti i cui risultati, in parte già
condivisi in ambito scientifico, non sono ancora stati presentati al
grande pubblico. Adesso, i
ricercatori che studiano i maceri del Ferrarese sono numerosi: oltre
a quelli del Museo ci sono i ricercatori dell'Università di Ferrara,
dell'ENEA di Bologna e dell'Università di Parma.
Abbiamo
studiato il modo in cui la fauna si distribuisce nei vari bacini in
rapporto alle caratteristiche ambientali che, di fatto, rendono
ognuno di questi ecosistemi unico nel suo genere, e abbiamo
studiato la capacità di questi piccoli stagni di intervenire sul
carico di fertilizzanti che confluiscono dai campi coltivati nel
sistema idrico superficiale.
Grazie anche
alla collaborazione con imprenditori privati, abbiamo iniziato dei
piccoli esperimenti di risanamento e abbiamo immaginato grandi
trasformazioni di stagni un po' più ampi e ben conosciuti dai
Ferraresi come i laghetti del Parco Urbano Bassani.
Non siamo stati
gli unici, però, ad interessarci ai maceri: altri censimenti sono
stati condotti in altre province emiliane e le informazioni sul loro
numero e collocazione sono confluite, di solito, nei Piani
Territoriali Provinciali e nei Piani Strutturali C omunali.
C osì, abbiamo
iniziato a pensare ad un futuro in cui questi piccoli bacini,
presenti a migliaia nella Pianura Padana orientale, possano essere
messi a sistema e resi capaci di svolgere in modo efficace e
sostenibile funzioni ecosistemiche fondamentali, per il
miglioramento della qualità delle acque e per la tutela della
biodiversità nel fronteggiare i cambiamenti climatici in atto.
Di tutto questo fervore di idee, il Museo ha deciso di informare agricoltori, cittadini, appassionati ed amministratori, organizzando il convegno in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell'Università di Ferrara, l'Associazione Naturalisti Ferraresi, l'ENEA-Lecop di Bologna e l'Università di Parma, in modo da rendere più concrete le basi per una futura progettazione.
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Inserito da redazione il Mar, 2015-02-03 10:37