-“Donne giovani,
avvenenti, e gioviali” (Raccolta
di citazioni storiche di Galileo Dallolio
1-“Borso
d’Este , avendo ricevuto dall’imperatore Federico 3° d’Asburgo
il titolo di Duca nel 1452, ..incamminato egli a compiacenza de’
sudditi, a visitare ogni parte del suo Dominio, giunse acclamatissimo
a Finale, e vi fu di ritorno dopo il lieto suo giro. Molti furono i
segni di giubilo, con cui nell’andare, e nel ritornare fu egli qui
accompagnato secondo la costumanza di que’ tempi. Ed una in
particolare quella essendo di aversi una certa professione di Donne
giovani, avvenenti, e gioviali, che nella pubbliche, e private
allegrezze, e ne’ più lieti accompagnamenti, danzando, cantassero
con cembali alla mano graziose cantilene; così da buon numero di
queste , che dicevansi Raine venne sempre ne’ viaggi trattenuto;
come lo fu anche per quanto si scorge, indi l’anno 1469”.
(pag.46 Memorie del Finale di
Lombardi di Cesare
Frassoni , in seguito, a pag.51 Frassoni
scrive che le indicate Donne cantanti lo scortano fino alla
Mirandola)
2- Ci si può
fermare all’ informazione, insolita e curiosa, che a Finale,
nel 15° secolo, esistesse una professione fondata sul cantare ,
suonare e danzare in pubblico. Attraverso il libro ‘La
musica a Ferrara nel Rinascimento’ di L.Lockwood, Il
Mulino 1987 e mi sono venute in mente alcune idee.
Guardiamo le date: dal
1393 al 1505 a Ferrara governano Niccolò 3°, Leonello, Borso ed
Ercole 1°.
E’ un periodo che vede
nascere la bellezza e la ricchezza della Ferrara rinascimentale.
Sono diversi i fatti importanti : la nascita dello Studio (nel
1391), la presenza di Leon Battista Alberti , Pisanello, Piero della
Francesca, Mantegna, Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de'
Roberti, Lorenzo Costa di Guarino Veronese che insegnò a
Ferrara dal 1430 al 1460, il Concilio di Ferrara (per
un anno) del 1438 (‘la sera del 16 gennaio 1439 accompagnato dal
Marchese, e da diversi Cardinali, il Pontefice Eugenio 4° che per
oggetto di peste, e di altra prudente riflessione, levò da Ferrara
il trasportatovi Concilio’ alloggiò nella Rocca di
Finale, Frassoni pag.44 Memorie del Finale) ,
l’addizione erculea di Biagio Rossetti del 1492
(Palazzo dei Diamanti ecc.) e infine nel 1505 : Ludovico
Ariosto aveva 31 anni, Dosso Dossi 19 e il
Garofalo 24.
Si ha un’idea di tutto
questo visitando Ferrara o leggendo libri quali ‘Saper
vedere l’urbanistica. Ferrara di Biagio Rossetti, la prima città
moderna europea’ di Bruno Zevi, Einaudi 1960
e Officina Ferrarese, Sansoni ed. 1955 di Roberto
Longhi .
3- Finale in
quell’epoca è governata da Podestà di nomina estense e in
quei 112 anni di splendore ferrarese ben 74 sono i nobili ferraresi
che assumono tale incarico . Tornando al libro di Lockwood (
che all’epoca era presidente dell’American Musicological
Society) ecco altri spunti relativi alla musica :
“si scoprono i’
timidi esordi con Niccolò 3° alla prima cappella internazionale di
cantori creata da Lionello, al rilievo dato al cantare e al sonare ex
tempore ‘cortese’ sotto Borso e all’assimilazione delle
tradizioni musicali sotto Ercole 1°”;
“nella cultura del
15° secolo un piccolo stato italiano spicca come esempio di
incomparabile indipendenza, microcosmo tipico e suggestivo di
attività culturali e strategie politiche che segneranno il corso
delle epoche successive: Ferrara nel quattrocento vive un momento
estremamente rappresentativo del Rinascimento, grazie alla politica
estense di reclutamento dei musicisti presso la cappella papale e
presso le maggiori corti straniere…”;
“….Borso nel 1450
ha 37 anni, possiede un aspetto attraente nel pieno della maturità
ed è benvoluto dal popolo…non ha famiglia propria, non prenderà
mai moglie, niente figlioli legittimi o illegittimi..come mecenate
della arti riesce a promuovere e a condurre in porto due imprese
divenute classiche non solo a Ferrara ma all’intero Rinascimento :
nel campo della pittura (gli affreschi
della Sala dei Mesi di Palazzo Schifanoia)*
e nella produzione libraria la magnifica
Bibbia’di Borso d’Este’ miniata
(alluminata, ora a Modena alla Biblioteca
Estense)
“..al
tempo di Borso la predilezione è chiaramente per l’aspetto
improvvisato e la corte apre le braccia in particolare a canterini in
visita o improvvisatori…”
In conclusione , mi
pare ragionevole che a Finale, comunità ben inserita nella storia e
nella vita civile di Ferrara, esistessero nel 15° secolo
professioni fondate sulla musica.
Del resto ancora nel
1578 ‘non restò intermesso l’antico uso del Pubblico di spesare
suonatori. Che dì e notte suonassero negli ultimi tre giorni del
Carnovale per le pubbliche Danze … (pag. 108, Frassoni ,
Memorie del Finale)
*In foto in alto : Gli affreschi del salone di rappresentanza di palazzo Schifanoia furono eseguiti per volontà di Borso d'Este (1413 – 20 agosto 1471).p.
** Ritratto di Borso d'Este
Galileo Dallolio galileo.dallolio@gmail.com ‘ Fluttuanti-Finale Emilia- 2012, Gruppo Studi’
Scritto in Finale Emilia (MO) | Storia. Locale e generaleinvia ad un amico | letto 1471 volte
Inserito da redazione il Lun, 2014-09-22 08:25