Una breve poesia e un ricordo di
Tonino Guerra
L'aria
L’aria l’e cla roba lizira
che sta dalonda la tu testa
e la dventa piò céra quand che
t’roid.
“””””””
L’aria è quella
cosa leggera,
che sta intorno
alla tua testa
e diventa più
chiara quando ridi.
“”””””””””””””””””
E’ morto, recentemente a 92 anni a
Sant’Arcangelo di Romagna, città in cui era nato, Tonino Guerra,
poeta, in primis, grande e di grande levitas, dialettale ed in lingua
italiana, e poi pittore, artista, sceneggiatore, tra gli altri, per
il nostro Michelangelo Antonioni e Federico Fellini. Assieme al primo
aveva dato vita al cinema dell’Incomunicabilità - molti a lui,
addirittura, gliene attribuivano l’intera ‘responsabilità’ -
ed un capolavoro unico nel suo genere come Blow up, il manifesto
della swinging London. Con l'autore romagnolo aveva lavorato ad
Amarcord, Oscar nel 1975.
Ottimista per natura –
«l’ottimismo è il profumo della vita», diceva in una delle
pubblicità cui di recente aveva fatto da testimonial in TV - aveva
asserito, una volta: “A 91 anni guardo ancora avanti”.
A lui si deve “Mi fanno male i
capelli”, la mitica battuta di Monica Vitti in Deserto rosso (1964)
che rimase nella memoria comune per almeno un ventennio, proprio
quando Michelangelo Antonioni era diventato l’aedo del disagio
esistenziale dell’Italia del boom. E dietro lui, ideale ma non
troppo ghost writer, sempre la discreta e fedele presenza di Tonino
Guerra.
La Notte Rosa della riviera
romagnola 2012 sarà dedicata alla luna ed a Tonino Guerra.
Gli sarà riservato un tributo
particolare, in ispecie, alla realizzazione di uno dei più
suggestivi dei suoi Progetti sospesi, quello che lega assieme gli
elementi della luna, del mare, della musica, Le Zattere di
Mezzanotte.
“La nostra ricchezza è il mare –
scriveva Tonino– e da alcuni anni penso che dovremmo rallegrare i
nostri clienti con proposte di grande sapore poetico. Vorrei dare
alla notte che riempie di rumori assordanti gli orecchi dei
villeggianti, un nutrimento più magico, un conforto diverso”.
Un progetto sospeso per il mare
dunque, per godere coralmente della poesia e del sogno dell’ultimo
dei grandi autentici Eclettici, Tonino Guerra, che ha scelto, per
andarsene il 21 di marzo, il primo giorno di primavera, il Giorno
della Poesia per eccellenza, il giorno della nascita di un’altra
grande poetessa da poco scomparsa, Alda Merini.
Maria Cristina Nascosi Sandri
Scritto in Linguistica e dialettiinvia ad un amico | letto 1504 volte
Inserito da redazione il Mar, 2012-04-24 06:02