Riflessioni di Tullio Calori
, medico, ex sindaco e studioso di storia locale, all'incontro tra associazioni su “La cultura locale in
una società sempre più multietnica e globale”,
tenuto il 10 maggio 2008 presso Villa Smeraldi- Museo della civiltà
contadina.
"Oggi, anche nel microcosmo molinellese
si vive il fenomeno dell'immigrazione, che influisce sulla serenità
sociale e sulle culture locali. Si sa che i comportamenti collettivi
che si evolvono riflettono le varie popolazioni che a loro volta
vengono influenzate non solo da modifiche climatiche, idrogeologiche
e ambientali, ma anche dai confronti attraverso i secoli fra
popolazioni confinanti, o, al contrario , dall'isolamento.
Ebbene, il modo di vivere dei
molinellesi in un ambiente irripetibile a contatto con l'acqua, la
continua lotta per contenerla negli alvei, la pesca, i traffici quasi
esclusivamente fluviali, è stato condizionato dagli scarsi
rapporti con il mondo circostante ed ha plasmato una popolazione
tipica, dai connotati psicologici particolari. E così, sorta
in solitudine fra acquitrini, Molinella ha reagito talora in modo
anomalo al sopravvenire di gente estranea.
L'eterna lotta fra Bologna e gli Estensi
fin di primo del Quattrocento costrinse i molinellesi a rimanere per
oltre tre secoli divisi in una Molinella bolognese e una ferrarese,
con relativi contrasti interni che alimentarono insofferenza anche
nei riguardi dei rari estranei. Attraverso i tempi furono numerose le
lotte e le incomprensioni con i poco numerosi vicini, per cui il
moderno fenomeno dell'immigrazione nella nostra zona ha creato
allarme negli amministratori pubblici.
Ci si è resi conto tuttavia con piacevole sorpresa che, al di là di una certa freddezza iniziale, da qualche tempo ha preso forma la disponibilità e la comprensione verso gli stranieri da parte di tanti molinellesi, così come l'attenuazione di certi pregiudizi. Si sa che l'abitante di un luogo percepisce un senso di superiorità sui nuovi arrivati, in ispecie dopo aver ascoltato concetti anacronistici recepiti talvolta con spirito acritico , anche nei casi in cui si tratta solamente di diversità culturali.
E' comprensibile un certo amor propro locale quando uno straniero viene ad occupare posti di lavoro da noi e occupare i nostri spazi di influenza; la storia è piena di queste lotte. Ma nell'ultimo decennio si sta prendendo atto che molte attività passano agli immigrati in quante rifiutate dai nativi, perchè faticose o non appaganti: ciò peraltro può essere un segno di benessere.
Ma è sorto un certo allarme in questi ultimi tempi negli abitanti per una crescente collocazione di persone di colore in impieghi che sarebbero stati ambiti anche dai giovani del luogo. Quindi il clima è in evoluzione.
Sono giunti da noi albanesi, marocchini, gradualmente i pachistani, i filippini ed altri asiatici, le ucraine, le moldave e altre di varie nazionalità che assistono anziani e handicappati, o sono impegnate negli asili infantili; molte hanno frequentato corsi infermieristici e stanno annullando la grave carenza di infermieri negli ospedali e nelle case di riposo. Parecchie godono della riconoscenza dei pazienti assistiti, anche se non manca qualche controversia tra anziani e badanti.
Insomma, costumi e tradizioni non sono più esclusivi del luogo, e si sta inserendo una società multietnica ( e in parte multimediale); nonostante una discriminazione talora ingiusta e illegittima verso i nuovi arrivati si realizzano pure progetti per disciplinare le loro esigenze. D'altro canto è inevitabile l'insorgere di tensioni, perchè la popolazione ospite si trova a convivere con individui di cui conosce poco abitudini e costumi, e per nulla la lingua, per cui spesso ci si capisce solo a gesti.
Norberto Bobbio ha posto l'attenzione sull'art. 3 della Costituzione italiana dove si dice che gli uomini sono uguali e devono essere trattati come uguali, poi che la persona superiore non isoli l'inferiore, ma deve soccorrerla, aiutarla, insegnare per raggiungere un miglior livello di vita, pur rispettando le tradizioni; intenzioni giuste ma non facili da mettere in pratica! Aggiunge che dobbiamo sempre ricordare i sacrifici e i problemi che in tempi passati hanno affrontato migliaia di italiani che emigrarono in tanti stati vicini e lontani, con diverse situazioni ambientali.
Il fenomeno dell'immigrazione recente è iniziato a Molinella verso il 1990 e sta creando qualche difficoltà. Poiché nel tema della nostra conversazione si propongono “esperienze a confronto”, citerò alcune attività che a Molinella sono in atto, anche se non dovrebbero differire molto dagli altri luoghi.
Si promuove la reciproca conoscenza con riunioni di vario tipo (in ambiente di parrocchia o di altri) con temi semplici per non creare imbarazzi, come l'educazione stradale per grandi e piccini, note sul nostro clima, sulle diverse abitudini e così via. Sono stati organizzati corsi di lingua per adulti, con disegni, favole illustrate a seconda dell'età. Si svolgono corsi per conoscenza ed uso del computer con esercitazioni in biblioteca comunale, con possibilità di inviare e-mail per i più esperti; naturalmente viene esercitato il prestito di libri, la consultazione e richiesta dei libri in dotazione della biblioteca, con possibilità di prenotazione via internet senza recarsi in biblioteca.
Attenzione si pone alle graduatorie cui
tutti possono accedere, per gli asili e scuole di ogni ordine, come
anche per le abitazioni in affitto a canone calmierato. L'esperienza
come amministratori consiglia ad essere chiari, per non essere
sospettati di favoritismi da parte di quei molinellesi che sono
gelosi o timorosi di essere trascurati, o viceversa da parte degli
immigrati ( talora troppo insistenti nelle pretese....)
Il Circolo Amici dell'Arte di Molinella, che qui rappresento e che in questi mesi sta realizzando modifiche operative, organizza di frequente conversazioni sull'attualità, mostre di vario genere, fa teatro aperto a tutti, sempre per facilitare i contatti reciproci.
Già vi sono casi di convivenza e di matrimonio; il tutto è facilitato quando gli sposi seguono la medesima religione. Alcune giovani molinellesi sono già state addirittura nell'Africa del Nord in visita ai famigliari del marito o compagno. Sono invece delicati i casi , anche dal punto di vista legale, quando nella coppia le religioni sono diverse.
E' attivo un Servizio di Orientamento al lavoro, tutela individuale e informazioni sui contratti attraverso uffici ad hoc, in collaborazione con l'Ufficio Immigrati regionale.
Un mezzo utile da perseguire , ma con cautela, sarà la concessione del voto, come sta avvenendo in altri Stati.
Pur tenendo presenti certe variabilità locali abbiamo l'esempio americano dove un'integrazione composita, multirazziale e multicolore, procede bene, anche se non mancano ancora sacche xenofobe. Il caso Obama insegna. Ma l'alternanza delle varie civiltà nei secoli ci insegna ad avere rispetto di tutti gli appartenenti al genere umano..
Ho cercato di descrivere clima ed atmosfere a Molinella in questo delicato periodo di evoluzione della società moderna, nella convinzione che siano utili questi scambi di conoscenze ed esperienze fra i comuni per la tutela di tutti; perciò è doveroso ringraziare con calore i promotori di tale iniziativa.
Tullio Calori
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Inserito da redazione il Ven, 2008-07-11 15:00